L’azione militare accompagnata dalle ruspe militari e dal fuoco degli elicotteri. Convocato a Tel Aviv vertice di emergenza
TANK ISRAELIANI ENTRANO A GAZA DOPO UN ATTACCO ALLA FRONTIERA
Olmert: "Israele considera l’Autorità guidata da Abu Mazen e il governo palestinese responsabili per questo incidente"
GAZA - Tutto nel giro di poche ore. La tensione nella striscia di Gaza è a livelli altissimi. All’alba è stata attaccata una postazione di confine controllata dagli israeliani: un’azione che secondo le prime notizie ha provocato la morte di almeno due soldati israeliani (tra due e quattro, il numero non è chiaro); poi, col sole ormai alto, i carri armati di Israele sono entrati nella striscia, protetti da elicotteri Apache.
L’attacco alle postazioni israeliane presso il valico di Kerem Shalom (a sud della striscia di Gaza) è stato rivendicato congiuntamente dal braccio armato di Hamas, dai Comitati di resistenza popolare e da un finora sconosciuto Esercito dell’Islam. E’ quanto ha riferito la radio militare israeliana secondo cui la rivendicazione da parte di Hamas è considerata in Israele "di estrema gravità ".
Nel giro di poche ore cinque carri armati israeliani sono penetrati nel sud della striscia di Gaza, sono avanzati finora di alcune centinaia di metri, in direzione dell’aeroporto di Dahanye (Rafah). La loro avanzata è protetta dal fuoco di elicotteri Apache. I palestinesi riferiscono di due morti nell’operazione di questa mattina: Mohammed Sheikh Wana, del misterioso ’Esercito dell’Islam’, e Hammed Rantisi, dei Comitati di resistenza popolare. Un terzo militante palestinese è dato in questa fase per disperso. Secondo fonti stampa palestinesi, il numero dei militari israeliani uccisi potrebbe essere di quattro. Fonti stampa palestinesi ritengono possibile che uno dei cadaveri dei militari israeliani sia stato portato all’interno della striscia di Gaza.
Il primo ministro israeliano, Ehud Olmert, ha addossato la responsabilità politica delle violenze al presidente palestinese, il moderato Abu Mazen, e al governo radicale di Hamas. Allo stesso tempo un esponente dell’esecutivo israeliano ha affermato che i militari sono determinati a catturare i palestinesi coinvolti negli attacchi. "Israele considera l’Autorità nazionale, guidata dal presidente Abu Mazen, e il governo palestinese responsabili per questo incidente", ha detto Olmert questa mattina nel corso della riunione settimanale del governo.
(www.repubblica.it, 25 giugno 2006)
Contro la barbarie la nonviolenza
di Giovanni Sarubbi
Sugli attacchi israeliani alla striscia di Gaza *
L’attacco di Israele contro la striscia di Gaza è l’ennesima barbarie di una guerra che dura da 60anni. Sessant’anni sono per qualsiasi uomo un tempo enorme, quasi un’intera vita. Rimanere in guerra per così lungo tempo stravolge completamente la vita, fa perdere qualsiasi umanità, distrugge qualsiasi possibilità di ritornare ad una vita pacifica in tempi ragionevoli. Troppi lutti e dolori ci sono stati per pensare che essi non abbiano strascichi duraturi. Ogni guerra getta le basi per quella successiva, per le vendette e le contro vendette in una spirale senza fine. E’ ora di dire basta, di fermare tutti gli eserciti, di deporre le armi, di cercare l’incontro con l’altro popolo.
Non è umano chi bombarda indiscriminatamente le città. Al momento in cui scriviamo le agenzie parlano di oltre 200 morti e quasi mille feriti gravi. E fra queste vittime innocenti centinaia sono i bambini. Che umanità è quella che distrugge i bambini? Può dirsi civile e democratico un paese che fa strage di bambini?
Ci chiediamo come sia possibile continuare in questo modo. Come sia possibile pensare, con i moderni mezzi di distruzione di massa, di condurre una guerra e vincerla, visto che questi mezzi di distruzione inquinano irrimediabilmente il terreno, l’aria, le acque che vengono colpite. Le guerre sono tutte assassine, ma distruggere e rendere inutilizzabile per le generazioni future persino quello che potrebbe essere il bottino della guerra non è solo una cosa criminale, ma è anche una grande stupidità. E’ noto, infatti, che Israele ha usato e continua ad usare nuove e sofisticate armi che inquinano e distruggono in modo mai visto finora. Qual è l’obiettivo, quello di desertificare la striscia di Gaza, distruggere i suoi abitanti e renderla inabitabile per i prossimi mille anni? E a che cosa serve una simile mostruosità?
Lo Stato di Israele è nato 60 anni fa per dare una patria agli ebrei perseguitati dall’occidente cristiano. A distanza di 60 anni si può ben dire che quel progetto non solo era una follia per come è stato realizzato e per l’ideologia che lo ha ispirato, ma esso è completamente fallito e la strage odierna ne è l’ennesima conferma. Che Stato è quello che è costretto ad essere perennemente in guerra con i suoi vicini o con una parte consistente dei suoi abitanti? Quale pace e quale sicurezza può garantire un simile stato ai propri cittadini che vengono per di più da una storia bi millenaria di persecuzioni? Nessuna!
Non ci vuole una grande intelligenza per capire che perseguendo su una strada sbagliata non possono esserci che errori su errori. E la strada della violenza e delle guerre preventive non porta da nessuna parte.
Chiediamo quindi a gran voce la cessazione di qualsiasi azione militare, il ritiro di tutte le truppe e il loro disarmo e l’apertura immediata di negoziati di pace. Chiediamo anche che la popolazione della striscia di Gaza venga aiutata ad uscire dalla situazione drammatica nella quale si trova.
Ma un’altra cosa crediamo sia necessario fare. Fino a quando si risponderà alla guerra con la guerra questa non avrà mai fine. C’è bisogno di dare una risposta nonviolenta alla guerra. E la risposta nonviolenta la possono dare solo i popoli in prima persona quando si muovono tutt’insieme per incontrare gli altri popoli con i quali si sta combattendo, per mettere i propri occhi negli occhi del “nemico” che è l’unico modo per scoprire in loro il volto del proprio fratello.
Ma altrettanto importante è una corretta informazione di quanto avviene in quelle terre ben sapendo che ogni falsità conduce solo a nuove violenze e a nuove guerre. Solo la nonviolenza potrà salvare il Medio Oriente e l’umanità.
Gaza, nuovi raid israeliani in corso
Hamas: "Almeno 400 le vittime"
Barak: "Possibile operazione terrestre"
Il dato sui morti fornito da un portavoce del movimento islamico: i feriti sarebbero un migliaio. Lancio di razzi contro diverse località del Sud di Israele. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu chiede il cessate fuoco. Abu Mazen accusa: "Il massacro si poteva evitare"
17:56 Meshal, alt a massacri e aprire valichi L’alt ai "massacri" nella Striscia di Gaza e l’apertura dei valichi per "salvare i bambini palestinesi" sono stati sollecitati dal capo di Hamas in esilio a Damasco, Khaled Meshal, durante una conversazione telefonica con il leader libico Muammar Gheddafi. Lo ha comunicato lo stesso Meshal all’agenzia di stampa libica Jana
17:45 Palestinesi ammassati a confine Egitto C’è grande confusione al valico tra la Striscia di Gaza e l’Egitto, dove si stanno ammassando gruppi di palestinesi. Secondo fonti sulla parte egiziana del confine, alcune centinaia di palestinesi hanno superato le barriere di separazione tra la Striscia di Gaza e l’Egitto e sono penetrate nell’ex corridoio Filadelfi, arrivando a tre chilometri dal valico di Rafah. Qui sono stati subito circondati da forze di sicurezza egiziane, mentre blindati e autoambulanze li stanno raggiungendo per soccorrere feriti che provengono dalle aree attaccate ieri e stamane dai caccia israeliani. In altri punti del confine ci sono stati anche scambi di colpi di arma da fuoco con gli agenti egiziani
17:11 Obama al telefono con Rice su Gaza Il presidente americano eletto Barack Obama ha telefonato oggi al segretario di Stato Condoleezza Rice per aver informazioni sugli sviluppi nella Striscia di Gaza dopo l’inizio dell’operazione militare israeliana. Lo hanno riferito alla Cnn due esponenti della squadra di transizione. "Il presidente eletto ha apprezzato la conversazione con il segretario Rice, continuerà a seguire da vicino questo e altri eventi", ha detto una delle fonti, aggiungendo che la chiamata è partita da Obama ed è durata otto minuti
17:05 "Piombo fuso", codice ispirato da filastrocca ebraica E’ stato ispirato da una celebre filastrocca ebraica per bambini il codice militare ’Piombo Fuso’ (in ebraico: Oferet Yezukà) utilizzato ieri in occasione della grande offensiva aerea israeliana contro le strutture di Hamas a Gaza. Lo nota il quotidiano Israel ha-Yom. La filastrocca fu scritta dal poeta nazionale israeliano Haim Nahman Bialik in occasione della ricorrenza ebraica di Hanukà (festa delle luci), che è stata celebrata questa settimana e che si conclude oggi
16:30 Palestinesi hanno sfondato confine con Egitto Sono ormai centinaia i palestinesi che sono riusciti a passare dalla striscia di Gaza nel territorio egiziano. Lo riferiscono fonti locali. La radio militare israeliana aggiunge che i palestinesi sono riusciti ad aprire una breccia nel muro di frontiera. Secondo la emittente non si tratta tuttavia di persone in fuga, ma di palestinesi che cercano di raggiungere il settore egiziano della città di Rafah per compiere acquisti
16:26 Londra, nessuna irruzione in ambasciata Il ministero degli esteri di Israele ha smentito le voci diffuse sui media secondo cui manifestanti pro-Gaza avevano fatto irruzione nell’ambasciata israeliana a Londra. La polizia ha fermato tre persone all’esterno dell’ambasciata dove stavano manifestando contro i raid sulla Striscia di Gaza. E’ stata chiusa al traffico la zona nei dintorni della sede diplomatica, situata nel distretto di Kensington, dove è in corso da alcune ore la protesta cui stanno partecipando circa 700 persone
16:20 Arrivano medicinali a Gaza Dodici camion carichi di medicinali sono entrati a Gaza dal valico di Rafah. Lo ha detto la tv satellitare araba Al Jazeera.
16:19 Beirut: "Violato il nostro spazio aereo" L’esercito libanese ha detto che quattro jet israeliani hanno violato lo spazio aereo del Libano, sorvolando per oltre un’ora il paese dei Cedri. Secondo un comunicato dell’esercito, due jet hanno sorvolato l’area contesa delle fattorie di Shebaa, in prossimità delle alture del Golan.
16:13 Palestinesi in fuga verso l’Egitto I palestinesi in fuga dalla striscia di Gaza sono riusciti nella zona di Rafah a superare il muro di confine e a passare nel Sinai, malgrado la attiva opposizione di guardie di frontiera egiziane.
16:06 Giordania, bruciata bandiera israeliana Un gruppo di deputati giordani hanno dato fuoco alla bandiera israeliana con la stella di David durante la seduta odierna del parlamento giordano.
16:05 Proteste pro Gaza a Londra Manifestanti pro Gaza che assediavano la sede diplomatica dello stato di Israele a Londra sarebbero riusciti a fare irruzione all’interno del perimetro della sede diplomatica.
15:37 Jet israeliani bombardano tunnel Bombardieri israeliani hanno colpito una serie di tunnel usati per contrabbandare beni e armi tra la Striscia di Gaza e l’Egitto. Fonti palestinesi aggiungono che una folla di palestinesi si è intanto avvicinata al confine con l’Egitto nel tentativo di superarlo per raggiungere il Sinai. Le guardie di frontiera dell’Egitto hanno sparato in aria per allontanare la folla, aggiungono le fonti
15:31 Raid israeliano contro versante palestinese valico Rafah
Secondo la tv satellitare araba al Jazeera, "velivoli militari israeliani hanno colpito con missili il versante palestinese del valico di Rafah" sul confine della striscia di gaza con l’Egitto. Secondo l’inviato della tv araba "uno dei missili è esploso sul territorio egiziano" dove ci sarebbe un ferito che sarebbe stato soccorso da un’auto ambulanza.
15:24 Anp: "Hamas poteva evitare la strage" Hamas avrebbe potuto scongiurare gli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza. A puntare il dito contro il movimento fondamentalista che da un anno e mezzo controlla il territorio palestinese è il presidente dell’Anp Abu Mazen il cui movimento, Fatah, governa la Ciosgiordania.
15:23 Beirut, assediata ambasciata egiziana Ci sarebbero dei feriti provocati da scontri tra manifestanti pro-Gaza e le forze dell’ordine libanesi che è intervenuta per disperdere la folla di fronte alla sede diplomatica dell’Egitto a Beirut.
15:21 "Colpiti 30 obiettivi di Hamas" L’aviazione israeliana ha colpito oggi a Gaza una trentina di obiettivi di Hamas, fra cui comandi militari, depositi di armi e postazioni per il lancio di razzi. Lo riferisce la radio militare secondo cui dall’ inizio della operazione ’Piombo fuso’ - avviata ieri - l’aviazione ha colpito 240 obiettivi diversi.
15:11 Erdogan: "Crimine contro l’umanità" L’offensiva israeliana a Gaza è "un crimine contro l’umanità". Lo ha detto il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan chiedendo allo stato ebraico di fermare immediatamente i raid nel territorio palestinese.
15:02 Cisgiordania, muore un palestinese Un palestinese è stato ucciso oggi dai soldati israeliani nel corso di una manifestazione di solidarietà con Gaza, a Nilin, nel nord della Cisgiordania. Nel corso della manifestazione sono scoppiati scontri tra giovani palestinesi che lanciavano pietre e agenti di frontiera israeliani, che hanno risposto con i gas lacrimogeni e con proiettili per disperderli. La vittima aveva 20 anni. Un altro giovane è rimasto gravemente ferito.
14:58 Mosca chiede a Israele "cessazione urgente" delle operazioni Il capo della diplomazia russa, Sergei Lavrov, ha chiesto oggi alla sua omologa israeliana Tzipi Livni "la cessazione urgente" delle operazione militari nella Striscia di Gaza. Lo riferisce un comunicato del ministero degli Esteri di Mosca.
14:44 Siria annuncia fine dei negoziati indiretti con Israele La Siria ha informato la Turchia di aver interrotto tutti i negoziati indiretti con Israele a seguito dell’offensiva lanciata ieri dalle forze di difesa israeliane contro le installazioni di Hamas nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Jerusalem Post, che cita l’agenzia di stampa siriana Sham Press. I colloqui di pace indiretti tra la Siria e Israele erano ripresi lo scorso maggio, dopo una sospensione di otto anni, grazie alla mediazione di Ankara.
14:42 Palestinese ucciso in disordini in Cisgiordania Un palestinese ucciso e sei feriti: questo, secondo la agenzia di stampa palestinese Maan, il bilancio di disordini divampati oggi nel villaggio cisgiordano di Nìlin (Ramallah) fra dimostranti locali che protestavano per i bombardamenti su Gaza e reparti dell’esercito israeliano. La notizia non ha ancora conferma da parte israeliana.
14:39 Hamas annuncia inizio "operazioni di martirio" "Ai nostri fratelli delle brigate Al Qassam diciamo che è giunta l’ora di dare il via ad operazioni decisive e forti nella profondità israeliana per colpire anche con le operazioni di martirio". E’ la nuova minaccia pronunciata da Hamas attraverso un comunicato letto in diretta tv dal suo portavoce Fawzi Barhoum, che ha accusato l’occidente di rimanere inerme di fronte "all’olocausto".
14:29 Ministro arabo-israeliano boicotta seduta del governo Ha destato scalpore in Israele la decisione del ministro dello sport e della cultura, l’arabo-israeliano Ghaleb Majadla, di boicottare l’odierna seduta del governo israeliano in un gesto di protesta per il bombardamento di Gaza che ha provocato quasi 300 morti. Alcuni esponenti di destra hanno chiesto al premier Ehud Olmert di destituire Majadla: cosa che probabilmente non è possibile in quanto il governo è dimissionario e quindi non sono possibili né licenziamenti né nuove nomine.
* la Repubblica, 28.12.2008 - ripresa parziale, per aggiornamenti cliccare sul rosso.
L’attacco dopo i ripetuti lanci di razzi dei giorni scorsi
Offensiva israeliana su Gaza
«140 morti e 200 feriti»
Missili contro i posti di polizia di Hamas. La reazione: «Risponderemo in tutti i modi»
GAZA - La durissima offensiva israeliana contro Gaza è arrivata dal cielo: una serie di raid aerei lanciati in mattinata hanno colpito il porto e quasi tutti i posti di polizia della principale città del territorio controllato da Hamas. Obiettivi distrutti, ma il bilancio delle vittime è gravissimo: fonti mediche parlano di 120 morti e 200 feriti tra i palestinesi solo a Gaza. Tra le vittime anche il capo della polizia, Tawfiq Jabber. A Khan Younis e Rafah, invece, avrebbero perso la vita altre 23 persone. L’ondata di attacchi israeliani è infatti proseguita anche in altre zone della Striscia.
L’ESERCITO - Le forze armate dello stato ebraico hanno fatto sapere di aver colpito per «fermare gli attacchi terroristici» su Israele, ma di essere preparate ad «andare avanti». «La nostra aviazione - ha detto un portavoce - è intervenuta in modo massiccio contro infrastrutture di Hamas nella Striscia di Gaza per fermare gli attacchi terroristici delle ultime settimane contro edifici civili israeliani. Abbiamo avvertito la popolazione civile della Striscia di Gaza che avremmo attaccato e Hamas, che si nasconde tra la popolazione civile, è l’unica responsabile di questa situazione. Le nostre operazioni andranno avanti e, se necessario, saranno allargate». Anzi, secondo il portavoce dell’esercito israeliano, Avi Benyahou, l’offensiva è «appena all’inizio».
LE IMMAGINI - La tv satellitare Al Jazeera ha mostrato le immagini di decine di miliziani palestinesi riversi sul terreno. Uno dei corrispondenti, commentando gli eventi, ha parlato di «una situazione terrificante» causata da «raid che avvengono in sintonia in più luoghi e in contemporanea» nei cieli della Striscia. Secondo quanto riferisce l’inviato della tv ’al-Arabiya’, i raid aerei israeliani compiuti sulla striscia di Gaza hanno causato il ferimento anche di diversi bambini colpiti mentre si trovavano all’interno della loro scuole o nei dintorni.
STATO DI ALLERTA - Nel frattempo, nel sud di Israele è stato dichiarato lo stato di allerta in previsione di un intenso bombardamento con razzi e mortai da parte di gruppi armati palestinesi. La popolazione è stata invitata a non uscire in strada e a restare in aree protette o vicino a rifugi.
LA REAZIONE DI HAMAS - Hamas ha infatti «ordinato alle Brigate Ezzedine al Qassam di rispondere all’aggressione degli occupanti in tutti i modi». «Il mondo rimarrà sorpreso della nostra risposta all’aggressione degli occupanti» ha detto Fawzi Barhoum, esponente del movimento estremista islamico. «Ora le Brigate Ezzedine al Qassam - ha aggiunto - hanno le mani libere per rispondere con tutti mezzi di cui possiede, inclusi i missili a lunga gettata e le azioni di martirio. Abbiamo la forza per controbilanciare questo terrorismo». Un appello simile è stato lanciato dalla Jihad islamica: «Tutti i combattenti hanno ricevuto l’ordine di rispondere al massacro perpetrato da Israele».
AIUTI DALL’IRAN - Subito dopo l’attacco, l’Iran ha confermato che manderà la sua prima nave di aiuti destinati alla Striscia di Gaza malgrado il blocco navale israeliano. Lo ha detto la Tv di stato iraniana. Israele pattuglia le acque costiere intorno a Gaza e accusa l’Iran, che rifiuta di riconoscere l’esistenza di Israele, di rifornire Hamas con armi. Teheran smentisce, affermando di voler provvedere esclusivamente al supporto morale di Hamas. «A dispetto del blocco del regime sionista...la nave di aiuti iraniani partirà oggi e arriverà in 12 giorni in Palestina», ha detto la televisione, aggiungendo che saranno a bordo 12 dottori iraniani e uomini addestrati per il soccorso, e che il cargo conterrà «più di 2000 tonnellate di cibo, medicine e apparecchiature».
LA CONDANNA DELL’EGITTO - Arriva anche la condanna dell’Egitto: «Condanniamo la strage senza precedenti che sta avvenendo a Gaza» ha detto ad al Jazeera, Mustafa al Faqqi, presidente della commissione Esteri del parlamento egiziano. «Il mondo non può stare a guardare quello che sta avvenendo nella Striscia».
LANCI DI RAZZI - Da giorni le autorità dello stato ebraico avevano anticipato l’intenzione di colpire dopo i ripetuti lanci di razzi in territorio israeliano. In mattinata tre palestinesi erano rimasti feriti da un proiettile di artiglieria sparato dalle truppe israeliane. Gruppi armati palestinesi avevano invece lanciato altri razzi Qassam contro il sud di Israele, colpendo un edificio nel kibbutz Shaar Hanegev, senza fare vittime. Lo riporta il Jerusalem Post.
* Corriere della Sera, 27 dicembre 2008