Manchester Utd-Roma 7-1 (Conclusa)
ultimo aggiornamento: 22:40 del 10/04/2007
di Jacopo Manfredi *
48’Fine partita - La Roma perde 7-1 ed esce dalla Champions League
47’Totti prova il destro su punizione da 28 mt: palla respinta dalla barriera.
47’Totti al limite si gira e prova il destro: conclusione centrale, bloccata da van der Sar.
46’Ronaldo va via sulla destra e poi prova il diagonale rasoterra: Doni ci arriva con la punta delle dita e salva.....
Manchester-Roma: gli scontri. Foto
* la Repubblica, 10.04.2007
La squadra inglese travolge i giallorossi, costretti a rinunciare anche a Taddei Spalletti punta su Vucinic, ma per quanto obbligata si rivela una mossa fallimentare
Sbagli, infortuni, assenze e sfortuna
per la Roma Manchester da incubo
Alle sette splendide reti dei Reds ha risposto solo l’orgoglio di De Rossi. Con Totti acciaccato i romani sono andati subito sotto di tre gol senza mai entrare in partita *
MANCHESTER - La Roma credeva di aver mezza qualificazione in tasca e in questi giorni l’ambiente si era esaltato troppo, dopo la bella partita d’andata. Invece la squadra di Spalletti ha preso una batosta di quelle destinata a lasciare il segno. Si parlerà di incapacità del tecnico di affrontare grandi avversari, dimenticando la vittoria giallorossa dell’Olimpico.
Tre gol in otto minuti di Carrick, Smith e Rooney hanno schiantato la Roma che poi ha preso altri gol dal dilagante Cristiano Ronaldo, da Carrick con una bomba e persino dall’ex marsalese Evra. Spalletti, che aveva perso Taddei nel riscaldamento, lo ha sostituito con Vucinic, che ha dovuto giocare però in un ruolo non suo e questo ha pregiudicato partita e risultato.
Forse il tecnico giallorosso non ha avuto il tempo di riorganizzare la tattica, certo è che la Roma è rimasta in balia dei bravissimi inglesi che hanno dominato quasi costantemente, terminando con un bottino che ha umiliato i giallorossi anche se nella ripresa hanno giocato un po’ meglio, creando qualche pericolo per la difesa dei Red Devils, prima di venir definitivamente sotterrati di gol.
La bella girata di De Rossi su invito di Totti ha un po’ addolcito l’amarissima pillola ai romanisti. Ma ci sarebbe voluto ben altro. Le squalifiche avevano messo fuori causa Scholes del Manchester e Perrotta, sostituito dal rientrante Pizarro nella Roma. Inglesi senza gli infortunati Neville, Silvestre e Vidic; Ferguson aveva scelto Smith per l’attacco, opzione rivelatasi vincente.
In realtà la perdita di Taddei è stata veramente decisiva per la Roma: già priva di Perrotta, la squadra di Spalletti ha smarrito personalità e modo di giocare. Dopo un promettente avvio dei giallorossi, con un tiro di Totti da 25 metri di poco fuori, la Roma è letteralmente crollata. Il centrocampo non è riuscito a contenere le travolgenti volate di C. Ronaldo che, partendo la lontano, ha messo in difficoltà la squadra di Spalletti. Carrick e Fletcher hanno impedito ai giallorossi di ragionare e il mobilissimo Giggs si è presentato pericolosamente sulla sinistra e sulla destra, facendo saltare gli schemi giallorossi.
Così è cominciato a grandinare: all’11 Ronaldo ha dato da destra a Carrick che ha messo la palla nell’angolo alto alla sinistra dell’immobile Doni. Il gol ha tagliato le gambe ai giallorossi che al 16’ hanno subito il secondo gol: Giggs ha dato a Smith, solo al centro grazie a un buco di Chivu.
L’attaccante non ha fallito il tiro del raddoppio. Al 19’ la palla è andata da destra a Rooney, solo al centro, e tocco che ha carambolato sul palo e s’è insaccato. La Roma ha tentato una reazione con un colpo di testa di De Rossi, O’Shea ha spintonato in area lo stesso De Rossi senza che l’arbitro Michels (che ha diretto all’inglese) intervenisse, Doni ha salvato poi miracolosamente su un tiro di Carrick da pochi metri. E in fine di primo tempo, al 44’, Ronaldo è partito da destra e poi ha tirato fra palo e portiere sulla sinistra di Doni.
E a nulla è valso il tentativo di Totti al 46’, respinto da Van der Sar. Dopo un primo tempo così, alla Roma non è rimasto altro che cercare di lasciare l’Old Trafford con l’onore delle armi. Ma, prima che un colpo di testa di Totti venisse salvato sulla linea da O’Shea, Giggs al 4’ da sinistra ha dato a Ronaldo la palla del quinto gol. E al 15’ è stato Carrick ha insaccare con un bel tiro dopo un’azione Ronaldo-Heinze. Infine De Rossi ha messo in rete al 24’ con una bella girata di destro su passaggio di Totti: magra consolazione. Tanto più che al 36’ ha segnato anche Evra, con un tiro rasoterra a fil di palo. Punteggio umiliante, serataccia giallorossa e trionfo per il Manchester, che ha giocato gli ultimi minuti in dieci per l’infortunio di Richardson.
* la Repubblica, 10.04.2007 (ripresa parziale)
I rossoneri vincono 2-0 dopo il 2-2 di S. Siro e volano in semifinale. Segna Seederf, raddoppia Inzaghi. Tutto in 45’. Poi difesa inappuntabile Milan d’altri tempi, impresa a Monaco Travolto il Bayern, ora il Manchester
L’altra semifinale tra il Liverpool (1-0 al Psv) e il Chelsea *
MONACO DI BAVIERA (Germania) - Il Milan è una squadra di marpioni che conoscono bene la Champions League, la sua atmosfera, i suoi segreti. Soprattutto gli avversari. Doveva vincere all’Allianz Arena e lo ha fatto meritatamente: adesso è in semifinale e affronterà il Manchester United. La squadra di Ancelotti è stata quasi perfetta nel primo tempo, ha sofferto nella ripresa. Ha saputo fermar bene il Bayern all’inizio e lo ha colpito poi al momento opportuno con un gran gol di Seedorf e con Inzaghi che ha fatto (in offside) ai tedeschi il sesto gol personale. Per ironia della sorte il baldanzoso Kahn alla vigilia aveva detto che Inzaghi è uno come tanti.
Comunque i rossoneri sono apparsi, nei 180’, meritevoli della qualificazione. Il Bayern ha chiaramente deluso: a San Siro è stato salvato dalle prodezze di Van Buyten. Hitzfeld, che aveva dovuto rinunciare a Sagnol, Demichelis e Scholl, all’ultimo momento ha perso anche Schweinsteiger, evidentemente molto importante per il gioco bavarese. Così ha mandato Lell in campo. Recuperati invece Kahn (maluccio) e Van Bommel (bene). Ancelotti, oltre allo squalificato Gilardino e all’ineleggibile Ronaldo, ha dovuto fare a meno di Brocchi. Così è stato Inzaghi (affiancato da Kakà) l’unico vero attaccante rossonero.
Anche se nelle ultime ore aveva avuto dei problemi muscolari, bisogna dire che Superpippo e Seedorf hanno demolito la lenta e malmessa coppia centrale bavarese Lucio e Van Buyten, presi spesso d’infilata. Dopo una continua e pericolosa offensiva iniziale del Bayern (all’ 8’ Oddo ha salvato a porta vuota su tocco di Lell; al 12’ Podolski solo sulla sinistra ha tirato su Dida), il Milan ha cominciato ad attaccare.
Dopo una girata di testa (maldestra) di Inzaghi su traversone da sinistra di Jankulovski, il gol che ha gelato l’Allianz Arena. Lo ha segnato Seedorf (in gran serata), raccogliendo un suggerimento di Kakà. L’olandese ha ricevuto, si è girato, si è allargato sulla destra e di destro ha trafitto Kahn in diagonale. Un gol che ha messo in crisi il Bayern. Inzaghi ha messo alto di testa su traversone di Oddo e poi ha firmato il raddoppio: Gattuso di prima-Seedorf di tacco-Inzaghi (in offside) solo al centro: due passi e palla sotto la traversa.
A questo punto sullo stadio bavarese è calato il silenzio: Podolski al 41’ non è riuscito a tirare da due passi, il Milan ha trovato praterie in contropiede, ma non ne ha approfittato. Così Hitzfeld nella ripresa ha inserito Santa Cruz, avanzando Salihamidzic e arretrando Lell nel tentativo di dare spessore alla manovra d’attacco. Il Milan ha aspettato il Bayern che ha premuto pesantemente creando qualche situazione difficile per i rossoneri: al 12’ Van Bommel ha sparato a fil di palo e poi al 18’ ha impegnato Dida in una bella parata.
Con Pizarro al posto dell’evanescente Makaay, il Bayern ha cercato di diventare sempre più offensivo. Poi il neo-juventino Salihamidzic ha fatto un fallo da espulsione su Nesta: solo ammonito. Mejuto Gonzalez non ha avuto coraggio. Una occasione mancata da Kakà al 20’, una da Salihamidzic. Visto il Milan sotto pressione, Ancelotti ha inserito Serginho ed escluso Inzaghi.
Successivamente Gourcuff ha rimpiazzato Seedorf. C’è stato un colpo di testa di Pizarro parato, un bel selvaggio di Nesta su rasoterra di Van Bommel, un salvataggio di piede di Dida su tiro di Van Buyten e una forte pressione del Bayern. Ma la cittadella rossonera ha resistito e il Milan ha raggiunto esausto (ma felice) il traguardo. Da adesso in avanti, solo inglesi.
* la Repubblica, 11.11.2007, ripresa parziale.