Neve, parola soffice e lieve,
tu, che rendi tutto candido,
tu, che nascondi pregi e difetti.
Noi, non ti lodiamo,
noi, ti invochiamo affinché
tu non copra di bianco le nostre strade,
tu, portatore di tanto benessere,
riempitrice di casse d’alberghi,
divertentissimo gioco, stella effimera,
imperioso, tenero e crudele cemento bianco.
Come tutte le disgrazie,
sopraggiungi sempre di domenica mattina,
quando noi tutti, stracolmi di sonno
al risveglio ti adoriamo ma,
basta poco a prendere coscienza
che sei caduta per rompere i coglioni.
L’Asministrazione Pubblica