Musica

Successo e bellezza per "Jazz sotto le stelle 2", a San Giovanni in Fiore - di Luca Colesanti

mercoledì 17 agosto 2005.
 

S’è chiusa con grandi emozioni, a San Giovanni in Fiore, il 16 agosto, la seconda edizione dell’evento Jazz sotto le stelle, palcoscenico dedicato al genere, con l’obiettivo di sostenere soggetti che operano nel sociale e in ambito umanitario. Stavolta, nel corso della serata, è stata presentata e supportata l’associazione cosentina Gianmarco De Maria, che si occupa di assistere i bambini ammalati di tumore nel reparto di pediatria dell’Annunziata di Cosenza, con una serie di progetti che mirano a rendere più umana e sostenibile la degenza ospedaliera ma anche a sensibilizzare alla solidarietà e a creare strutture educative e informative. La prima di Jazz sotto le stelle, nel 2002, fu sorprendente quanto particolare e pose le basi, nella città più bella dell’altopiano silano, per un lavoro organizzativo, via via più ricercato, sulla musica di qualità. Ideato da Ippolito De Paola, col contributo di alcuni commercianti di via Roma, l’appuntamento partì con un ospite d’eccezione, il sassofonista Stefano Cocco Cantini, lo stesso che ha timonato magistralmente, la sera del 16 agosto, il trio di Il circo, pregevole lavoro discografico presentato di recente a Umbria jazz da Cantini, Pareti e Salis, sostituito, si fa per dire, a San Giovanni in Fiore, dall’eccellente pianista Mauro Grossi, tra i migliori in assoluto d’Europa. Tanta scenografia e suggestione, per la seconda edizione di Jazz sotto le stelle, curata nei dettagli dal patron De Paola, con un tappeto rosso e addobbi floreali a simboleggiare passione, impegno, bellezza e natura, elementi primi della città florense, che sa regalare, specie nelle notti estive, magia e incanto, combinando la musica cogli angoli di strade suggestive, accoglienti e cariche di quel pathos meditativo e malinconico tipico dei luoghi arabo-latini. Un’atmosfera straordinaria, quella creatasi la notte del 16 agosto, coi negozi aperti, le vetrine di via Roma illuminate, una San Giovanni in Fiore pulsante e viva, una partecipazione e un raccoglimento del pubblico presente davvero unici. Con le infinite note del jazz, Cantini al sax, Pareti al contrabbasso e Grossi al piano hanno saputo infondere alla notte bianca florense del 16 agosto quello spirito di libertà sconfinata e sublime finezza che i presenti, tra cui moltissimi turisti, hanno corroborato con la loro religiosa attenzione, ascoltando pezzi di composizione degli artisti e qualche prezioso standard del genere, scelto appositamente per la circostanza. Ma a dare un complemento altrettanto bello e significativo alla serata ci ha pensato il polistrumentista Alex Cimino, che ha aperto alla sua maniera con un pezzo di Sting accompagnato al sax da Cantini e ha deliziato la platea con Dicembre, brano per pianoforte di sua composizione. Di pari intensità e levatura l’apporto artistico di Maria Costanza Barberio, regista teatrale allieva di Giancarlo e Fulvio Cauteruccio, che ha interpretato Le nuvole, di Fabrizio De Andrè, accompagnata al piano da Cocco Cantini. A seguire, un inedita rivisitazione jazz di Bocca di rosa da parte del trio internazionale, come omaggio al cantautore e poeta anarchico ma anche come filo rosso dell’intera serata, che ha inteso lanciare un messaggio di partecipazione diretta alla sofferenza dei più deboli. Nell’intermezzo, un’intervista del presentatore, il docente universitario Pietro Iaquinta, al coordinatore della onlus per i bambini, Franco De Maria, il quale, con l’ausilio di diapositive ha illustrato le attività e gli scopi dell’associazione, mentre Stefano D’Orazio, batterista dei Pooh e testimone della stessa, campeggiava in video, a sottolineare l’importanza di azioni individuali di sostegno. Jazz sotto le stelle è stato patrocinato dall’assessorato ai Beni culturali della Regione Calabria, dall’assessorato al Turismo della Comunità montana e dal Comune di San Giovanni in Fiore e di parecchi consiglieri comunali, sensibili all’iniziativa. La manifestazione, possibile grazie al contributo determinante di vari commercianti di via Roma, è riuscita e ha fatto parlare di San Giovanni in Fiore anche fuori dei confini regionali. Per l’anno prossimo, si aspetta, si mormora in giro, l’arrivo del pianista Corea, notissimo jazzista d’origine calabrese. Adesso, anche la città di Gioacchino ha il suo importante festival jazz.

Luca Colesanti


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