San Giovanni in Fiore

Il consigliere comunale Marco Militerno ritorna sulle Primarie aperte e dichiara di mettersi in gioco per le prossime elezioni amministrative

Cultura, Ambiente e Legalità devono essere i temi portanti su cui costuire un percorso unitario e presentarsi alla gente con l’onestà
sabato 30 gennaio 2010.
 

In questo periodo si assiste, a San Giovanni in Fiore, al pietoso teatrino di chi debba candidarsi a sindaco e dare alla cittadinanza una rosa di nomi da fargli ingoiare passivamente come una purga.

Si è ancora in tempo per organizzarsi e ritornare sul progetto delle primarie aperte, le sole a ridare ossigeno alle spettrali organizzazioni di partito occupate da notabili e baroni che ne fanno una loro proprietà privata. Mi rivolgo soprattutto all’onorevole Laratta che sembra essere destinato a correre per il centro sinistra dopo i disastrosi 5 anni di giunta Nicoletti.

Si svesta dai suoi panni di leader di partito e indossi quelli del riformatore.

Convinca i più nel suo partito che la democrazia si attua innanzitutto mediante la realizzazione di quanto scritto nel proprio statuto e le primarie, caro onorevole, le avete incise a chiare note tra le vostre regole al punto che anche i vertici di Roma le hanno dovute applicare in Puglia e in altri luoghi.

Non si possono più cancellare. Sono il futuro di ogni partito che vorrà riformarsi e aprirsi alla gente! Non si può negare e non si può tacere che, stanti le enormi difficoltà nell’individuazione del candidato sindaco, la soluzione era a vostra portata di mano nel vostro statuto e l’avete miserabilmente ignorata.

In caso contrario il sottoscritto, malgrado lo status di emigrante e se ci saranno le giuste condizioni politiche, si renderà nuovamente disponibile per la cittadinanza e mettersi alla guida di una coalizione di partiti e movimenti che vogliano anteporre il bene di San Giovanni innanzi a qualsiasi ambizione e velleità personale che hanno distrutto e perseverano ad affossare la Calabria sempre più.

Mi rivolgo a tutte le coscienze di qualsiasi schieramento: occorre liberarsi dalle proprie scorie ideologiche sociali e politiche e mettersi in campo per rinnovare con umiltà, ma anche convinzione, l’opera riformatrice di Gioacchino da Fiore di giustizia e libertà.

Bisogna unirsi per dire basta a clientele e prebende che hanno condannato San Giovanni in Fiore ad un luogo orribile di servilismo politico che ha emarginato e mortificato le tante risorse di cui pure il territorio è dotato.

Cultura, Ambiente e Legalità devono essere i temi portanti su cui costuire un percorso unitario e presentarsi alla gente con l’onestà di chi non vuole costuire cooperative del nulla ma opportunità di riscatto sociale per i tanti che ancora oggi aspettano di vedersi riconocere una dignità di veri cittadini di uno stato civile.

Usciamo dai comodi gusci dell’indifferenza e dell’immoblismo, facciamo dei passi indietro laddove sia necessario o dei passi avanti e proporsi come una forza nuova che metta al centro del proprio programma lo sviluppo di San Giovanni e del suo territorio e basta! Non si rimandi a domani quello che si può fare oggi.

Marco Militerno

Consigliere comunale Lista Vattimo per la Città


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