San Giovanni in Fiore

Intervento dell’arch. Tullio Cusani all’incontro-dibattito "Perchè di nuovo al voto a San Giovanni in Fiore?"

"Mi sono sempre tenuto lontano dai partiti politici. Tuttavia oggi, per la prima volta nella mia vita non ho avuto dubbi nel sostenere questo progetto politico"
martedì 12 aprile 2011.
 

Buonasera, ringrazio gli organizzatori che mi danno l’opportunità di dare il mio modesto contributo. Io sono una persona assolutamente indipendente. Non sono un politico, tuttavia credo che la mia azione, in questa città, possa essere servita a qualcosa. Vivo qui da vent’anni e ho sempre cercato di dare il mio contributo, organizzando eventi e dedicandomi alle attività delle associazioni presenti nella nostra comunità. Mi sono sempre tenuto lontano dai partiti politici, sia per formazione familiare (mio padre era un magistrato) che per la natura stessa del mio lavoro di architetto. Quest’ultimo mi spinge verso quelle attività più propriamente indirizzate alla costruzione e al recupero della nostra città. Tuttavia oggi, per la prima volta nella mia vita (ho cinquantuno anni) non ho avuto dubbi nel sostenere questo progetto politico, assolutamente nuovo, che ci dà la possibilità di compiere una svolta, e di dare voce ai bisogni di questa città, per troppo tempo trascurati. Io ripongo una grande fiducia in Antonio Barile. Ho avuto modo di conoscerlo quando ho fatto il Coordinatore del “Comitato per le primarie aperte per tutti”,attraverso il quale speravamo di organizzare una “festa della democrazia”. Un’iniziativa innovativa finita nel nulla perché una delle parti, il PD in quel caso, dopo aver dato l’adesione - avendo, tra l’altro, firmato un protocollo d’intesa - si è tirata indietro senza dare nemmeno una spiegazione. Già in quell’occasione ho avuto modo di apprezzare la lealtà e la disponibilità di Antonio. E infatti uno degli ingredienti fondamentali della sua politica è proprio la “trasparenza”, ampiamente dimostrata con i fatti. Durante il suo recente mandato, prematuramente interrotto, Antonio Barile ha reso i Consigli Comunali, attraverso la messa in onda televisiva, aperti e partecipati. Inoltre la Giunta Comunale, grazie agli incontri pubblici in piazza, non ha avuto timori a confrontarsi con la gente. In questo senso, c’è qualcosa che veramente è cambiato. Il filosofo Gianni Vattimo dice che oggi non esiste più “la Verità”, quella assoluta, quella dei Filosofi. La “verità” è scesa in terra ed è, per questo, più prossima al concetto di democrazia. Essa è più vicina a chi apre gli orizzonti e a chi dà voce a coloro che non hanno voce: e l’impegno di Antonio Barile va proprio in questa direzione. E con lui è cambiato anche il linguaggio della politica: certamente quando era consigliere d’opposizione i suoi toni erano molto più duri e accesi, date le situazioni assurde nelle quali si è trovato ad operare. Ma osservandolo al lavoro come Sindaco molti di noi hanno avuto modo di vederlo affrontare ogni cosa con la massima serietà, tranquillità, impegno e attenzione. E certo non gli sono mancati i problemi da risolvere, caduti “tra capo e collo”e tutti di diversa qualità e importanza. Io lo ringrazio per un motivo molto semplice, perché mi ha stimolato a dare un contributo più forte. Ed io sono qui proprio per questo: per stimolare la gente comune, gli intellettuali, i professionisti e tutti coloro che ritengono di avere un ruolo in questa città, a mettersi in gioco apertamente. Gramsci diceva che: “l’indifferenza è il peso morto della Storia”. Oggi abbiamo la possibilità di essere compartecipi di questo evento unico, abbiamo l’opportunità di collaborare e di respirare una nuova aria di democrazia. Antonio non è respingente verso chi ha una buona proposta e vuole dare il proprio contributo. Il suo connaturato senso di lealtà lo spinge ad un rapporto franco con chiunque. È uno che si assume le proprie responsabilità e questo è un atteggiamento che sa cogliere, apprezzare e promuovere anche negli altri. Ed è proprio per questo che non tollera i modi della vecchia politica che - cito le sue parole - ha ridotto questa città “ben al di sotto dei livelli minimi di decenza”. Antonio è un uomo pragmatico e concreto che tuttavia rivela, a chi ha l’occasione di conoscerlo da vicino, una spiccata sensibilità e una profonda spiritualità. Quando si è presentato come candidato a sindaco nell’ultima tornata elettorale, molte persone, basandosi sull’evidenza dei dati di fatto hanno cercato di dissuaderlo. Gli ripetevano : “Ma tu sei pazzo! Ti presenti ancora una volta, per la terza volta! Basta con questa ostinazione”! In realtà tale caparbietà si è rivelata un requisito preziosissimo per Antonio, come per chiunque voglia credere profondamente nel perseguimento dei propri obiettivi. E i cittadini liberi di San Giovanni in Fiore hanno dimostrato di saper apprezzare questa qualità, conferendogli, attraverso il voto, la fiducia che merita. Infatti lui ha vinto, a mio parere, perché in campagna elettorale ha scritto sul suo manifesto: “Io ho un sogno: quello di veder finalmente trasformata la nostra città”. E sono sicuro che non desisterà nel suo intento, se solo saremo capaci di manifestargli ancora la nostra fiducia, la nostra collaborazione e il nostro sostegno. E allora io dico, con Roberto Benigni: “Svegliamoci!" Perché il modo migliore per realizzare i nostri sogni è essere svegli. Partecipiamo più attivamente alla politica a San Giovanni in Fiore: scopriremo una naturale attrazione per Antonio Barile, un uomo che la politica la sta rinnovando nelle idee, nei i modi e nei fatti. Grazie per l’attenzione.

domenica 6 marzo 2011, San Giovavanni in Fiore - Polifunzionale

Tullio Cusani

San Giovanni in Fiore, l’ex sindaco incontra i cittadini domenica 6 marzo


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