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ITALIA!!! LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI. ED E’ AL DI SOPRA DEI PARTITI. IL LEADER DI "FORZA ITALIA" SILVIO BERLUSCONI E’ STATO FINALMENTE E DEFINITIVAMENTE ASSOLTO. BENE!!! La Cassazione ha confermato la decisione della Corte d’appello di Milano. La Giustizia ha vinto e l’Italia ha trionfato: FORZA ITALIA!!! - a cura di pfls

venerdì 26 ottobre 2007.
 
[...] "Ora, chi accusò Silvio Berlusconi, sarebbe giusto che gli chiedesse scusa", ha detto l’avvocato Gaetano Pecorella, storico difensore dell’ex premier. "Sono stati 20 anni di sofferenza che hanno segnato la storia politica di questo Paese sulla base di accuse che non avevano fondamento" [...]


-  La Suprema corte conferma la decisione della Corte d’appello di Milano
-  L’avvocato dell’ex premier critica chi "per 20 anni sostenne accuse infondate"

-  Sme, la Cassazione assolve Berlusconi
-  "E adesso chiedetegli scusa"

ROMA - La sesta sezione penale della Cassazione ha confermato l’assoluzione di Silvio Berlusconi per la vicenda Sme. Come aveva già detto lo scorso 27 aprile la Corte di Appello di Milano e stamane ha chiesto il procuratore generale, Berlusconi, nella corruzione ai giudici romani, non c’entra niente.

L’assoluzione dell’ex premier nel processo Sme diventa quindi definitiva. Sono state sufficienti due ore di camera di consiglio alla Suprema corte per respingere il ricorso. L’accusa in secondo grado sosteneva che Berlusconi fosse stato "il motore primo nel contrastare De Benedetti alla conquista della Sme", ma i sostenitori del Cavaliere hanno sempre parlato di "persecuzione giudiziaria".

"Ora, chi accusò Silvio Berlusconi, sarebbe giusto che gli chiedesse scusa", ha detto l’avvocato Gaetano Pecorella, storico difensore dell’ex premier. "Sono stati 20 anni di sofferenza che hanno segnato la storia politica di questo Paese sulla base di accuse che non avevano fondamento".

La vicenda giudiziaria risale al 1985, quando una cordata di industriali formata tra gli altri da Silvio Berlusconi, Michele Ferrero e Pietro Barilla, scese in campo su sollecitazione dell’allora premier Bettino Craxi per contrastare la vendita della Sme (il colosso pubblico del settore alimentare), già firmata dal presidente dell’Iri Romano Prodi, a favore della Cir di Carlo De Benedetti.

Ma l’Iri rifiutò di dare corso alla cessione della Sme, e venne citata davanti ai giudici dallo stesso De Benedetti. Il ricorso fu respinto con una sentenza del 23 giugno 1986, firmata dal giudice Filippo Verde. Sentenza che secondo l’accusa sarebbe stata "comprata" per conto della Fininvest attraverso gli avvocati Cesare Previti e Attilio Pacifico.

In primo grado, il 10 dicembre 2004, il leader di Forza Italia era stato assolto da una delle imputazioni, mentre per l’altra i giudici avevano dichiarato prescritto, grazie alla concessione delle attenuanti generiche, il reato di corruzione inerente il cosiddetto bonifico ’Orologio’, cioè i 434 mila dollari che, secondo l’accusa, erano passati da un conto riconducibile alla Fininvest all’ex capo dei Gip di Roma Renato Squillante, grazie alla mediazione di Cesare Previti.

* la Repubblica, 26 ottobre 2007.


Sul tema, nel sito, si cfr.:

IL TUTTO E LA PARTE: FORZA ITALIA!!!

LA REPUBBLICA DELLA "PENISOLA DEI FAMOSI"


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