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ARIZONA. LEZIONE DI CIVILTA’ - MADE IN USA. Nel giorno del Ringraziamento ....

martedì 27 novembre 2007.
 
[...] Giovedì scorso, giorno del Ringraziamento, Dawn Alice Tomko, 45 anni, di Rimrock, a nord di Phoenix, stava guidando su una strada poco a nord del confine fra Messico e Arizona, quando ha perso il controllo dell’auto ed è precipitata per 300 metri in un canyon: la donna è sopravvissuta all’impatto, ma è rimasta intrappolata nell’auto. Il figlio Christopher, 9 anni, illeso ma confuso, si è allontanato dall’auto per cercare aiuto e ha vagato da solo per ore prima di imbattersi in Cordova: il giovane ha cercato invano di soccorrere la donna, che è morta poco dopo, e ha quindi deciso di restare con il bambino, di confortarlo e tenerlo al caldo durante notte [...]

Piccolo miracolo di Thanksgiving

Arizona, bimbo salvato da un “angelo” clandestino

Perde la madre in un incidente d’auto, soccorso da un giovane che tentava di passare il confine messicano

Si chiama Jesus Manuel Cordova, è un giovane messicano e sarebbe stato solo uno dei tanti immigrati che cercano di attraversare clandestinamente il confine con gli Stati Uniti, se non avesse incontrato il piccolo Christopher, rimasto solo e perso nel sud del deserto dell’Arizona dopo la morte della madre in un incidente d’auto, e non avesse deciso di prendersi cura di lui in attesa dei soccorsi: si è trasformato così nel suo “angelo custode”, anche se il suo gesto generoso gli è costato l’arresto da parte degli agenti di frontiera.

Giovedì scorso, giorno del Ringraziamento, Dawn Alice Tomko, 45 anni, di Rimrock, a nord di Phoenix, stava guidando su una strada poco a nord del confine fra Messico e Arizona, quando ha perso il controllo dell’auto ed è precipitata per 300 metri in un canyon: la donna è sopravvissuta all’impatto, ma è rimasta intrappolata nell’auto. Il figlio Christopher, 9 anni, illeso ma confuso, si è allontanato dall’auto per cercare aiuto e ha vagato da solo per ore prima di imbattersi in Cordova: il giovane ha cercato invano di soccorrere la donna, che è morta poco dopo, e ha quindi deciso di restare con il bambino, di confortarlo e tenerlo al caldo durante notte.

I soccorsi sono giunti soltanto la mattina successiva: “Per un bambino di 9 anni dev’essere stato traumatico, restare qui fuori, da solo, con la madre morta poco lontano”, ricorda Tony Estrada, sceriffo della Contea di Santa Cruz, “Fortunatamente per lui, c’era Cordova: è stato il suo angelo”. Una vicenda che dovrebbe servire da lezione per chi pensa che gli immigrati siano soltanto dei criminali, ha aggiunto lo sceriffo.

Ora Christopher, che aveva già perso il padre pochi mesi fa, sarà preso in custodia dallo zio, il suo salvatore invece è stato immediatamente rimpatriato.

* Anteprima dagli USA - La Stampa, 27/11/2007


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