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Provincia di Crotone: si mangia in allegria, si beve in compagnia, lo scarico a casa mia?

Storie di pappate e papponi calabri
martedì 29 aprile 2008.
 

Nei primi tre mesi e mezzo dell’anno, la Provincia ha già travasato oltre 600.000 euro nelle casse della ‘Gestione servizi’. Di questo passo, la società per azioni di Milone & Iritale (il primo la gestisce, il secondo la controlla essendo il capitale sociale interamente detenuto dalla Provincia) si avvia a traguardi insperati, o forse preventivati. E senza sforzarsi più di tanto, perché la ‘Gestione servizi’ non ha bisogno di farsi conoscere sul mercato, tanto meno Milone e il suo direttore generale Pasquale Barbuto hanno l’assillo di andare in giro la mattina (come fanno gli altri imprenditori) a raccogliere commesse.

Pensa a tutto ‘mamma’ Provincia, anche a costo di inventarsi nuovi compiti per la sua ‘creatura prediletta’. Come il ‘Servizio di attesa’, per esempio, del quale abbiamo parlato sul numero scorso: una fotocopia dell’Ufficio relazioni pubbliche, i cui compiti vanno dalla distribuzione della modulistica alla produzione di fotocopie, per “migliorare - dicono - la funzionalità” dei settori del IV Dipartimento, quello che all’inizio dell’anno è stato affidato all’architetto Giuseppe Macheda.

Area marina protetta, scuole, segnaletica, immobili, informatica, autoparco, officina, magazzino, pulizie, supporto al IV Dipartimento. Sono i settori che hanno fruttato nel giro di pochi mesi alla ‘Gestione servizi’ quello che una media azienda del crotonese guadagna in un anno, e neanche. Gli introiti sono spalmati in cinque determine, tutte a firma dell’architetto Macheda.

La prima è del 27 febbraio (numero 248) e riguarda l’assunzione di spesa per il rinnovo del contratto relativo alla gestione di alcuni servizi. Totale 247.700 euro, così suddivisi: manutenzione ordinaria degli immobili in uso alla Provincia di Crotone 110.883 euro; servizi informatici 9.700 euro; segnaletica orizzontale e verticale delle strade provinciali 64.200 euro; autoparco 26.150 euro; officina 21.983 euro; magazzino e pulizie 14.700 euro. Tutto sommato una cifra congrua, se non fosse che i 247.700 euro sono riferiti solo al “primo bimestre 2008”, cioè ai mesi di gennaio e febbraio. Un “acconto”, insomma, come si legge nella stessa determina.

Il secondo provvedimento è del 6 marzo (numero 294) e riguarda l’area marina protetta ‘Capo Rizzuto’. In attesa di trasformare il “rapporto di lavoro degli operatori attualmente utilizzati con contratti di lavoro flessibile”, l’Ente gestore dell’Area (la Provincia) ha affidato una serie di compiti alla ‘Gestione servizi’ al fine di “garantire le attività ordinarie ed essenziali per il corretto funzionamento dei servizi connessi all’attività dell’Amp”.

Per otto mesi ed in cambio di 90.730 euro e 46 centesimi, la società di Milone & Iritale dovrà occuparsi della “gestione delle attrezzature relative al mantenimento della flora e della fauna presente presso l’Aquarium-Ceam dell’Amp sito in loc. Capo Rizzuto; conduzione mezzi nautici e terrestri; manutenzione e posizionamento degli ormeggi e dei segnalamenti marittimi necessari alle attività da diporto e alla segnalazione all’Amp; attività e lavori subacquei; manutenzione delle attrezzature e delle sedi dell’Amp; manutenzione, posizionamento ed installazione cartellonistica e segnaletica; servizi tecnici ed operativi nautici e terrestri; servizi tecnici ed operativi per la cura ed il trasporto delle tartarughe Caretta caretta e/o altre specie in difficoltà nell’ambito delle attività previste nel centro di primo soccorso in funzione presso il Ceam-Aquarium dell’Amp”.

Ma come farà la Spa della Provincia a gestire tutte queste cose? Non c’è problema! “Per la gestione dei suddetti servizi - si legge nella determina - occorre, sulla base dei dati storici acquisiti da questo Ente, la presenza di operatori specializzati che abbiano requisiti ed esperienza professionale necessari per il corretto espletamento degli stessi”. Di conseguenza “in via del tutto esemplificativa, ed al solo fine di rendere il servizio più coerente con le finalità istitutive e con le attività da soddisfare - prosegue il provvedimento - si indicano le professionalità necessarie per l’espletamento delle funzioni che si intendono affidare...”. In poche parole: Milone gestisce quello che Iritale ordina, anche perché uno dei problemi è quello di aggirare le norme restrittive della finanziaria in materia di contratti di collaborazione con gli enti pubblici.

Dall’area marina protetta alle scuole. Il 27 marzo l’architetto Macheda firma una determina (numero 428) “per autorizzare la società ‘Gestione servizi spa’ al completamento ed aggiornamento delle centrali antintrusione presso gli istituti scolastici di pertinenza”. Il trasferimento della somma necessaria (143.000 euro) nelle casse della società è immediato, stante “la necessità di potenziare i sistemi di sicurezza e vigilanza degli edifici scolastici provinciali, onde evitare l’intrusione di persone non autorizzate ed eventuali furti e/o danneggiamenti ad impianti ed apparecchiature”.

Dopo l’acconto per il bimestre gennaio-febbraio arrivano i primi saldi. Il 15 aprile, il dirigente del Dipartimento IV ha chiuso la partita per quanto riguarda la “segnaletica orizzontale e verticale delle strade provinciali”, per la quale la ‘Gestione servizi’ aveva avuto un acconto di 64.200 euro. La determina (numero 533) conferma il servizio affidato nel 2007 alla società, per una spesa di 124.800 euro, a copertura di tutto il 2008. Il provvedimento non lo dice, ma ci auguriamo che almeno vengano stornati da questa cifra i 64.200 euro dell’acconto. Due giorni dopo, la firma dell’ultima (per adesso) determina: la numero 539 del 17 aprile, una chicca, cioè l’istituzione del ‘Servizio di attesa’, con l’ennesimo trasferimento di risorse (71.892 euro e 96 centesimi) dalla Provincia alla ‘Gestione servizi’. Ma di questa abbiamo già parlato nello scorso numero, così come siamo sicuri che avremo modo di parlare di altre determine ancora di là da venire. L’anno è ancora lungo e le casse di questa ‘gallina dalle uova d’oro’, che ha sede legale a via Botteghelle e politica a via Panella, sono state concepite per accogliere ben più di 600 mila e passa euro.

Francesco Pedace, pubblicato su il Crotonese


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