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Calabria, Sonia Alfano (IdV), l’abbazia di Gioacchino da Fiore devastata con fondi europei

Il parlamentare europeo aggiunge: "San Giovanni in Fiore dovrà essere, con l’Abbazia florense e Gioacchino, uno dei punti di riferimento della rinascita della Calabria e dell’Italia"
lunedì 27 luglio 2009.
 

Palermo, 25 luglio 2009 - "L’Abbazia florense di San Giovanni in Fiore (Cs) è stata sequestrata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, per ragioni di tutela. Il monumento, infatti, in restauro con fondi europei dall’agosto 2007, ha subito delle lesioni causate dai lavori, peraltro sospesi da lungo tempo. Questi danni, secondo i titolari dell’inchiesta in corso, sono da attribuire ai direttori dei lavori e al responsabile unico del procedimento, tutti scelti dal committente, cioè dallo stesso Comune di San Giovanni in Fiore. Inutile e riprovevole, quindi, che il sindaco e la giunta del centro calabrese dicano pubblicamente di sentirsi delle vittime e chiedano in astratto la verità, come se non sapessero né avessero mai compiuto delle scelte precise. Non va dimenticato, infatti, che l’appaltatore ha denunciato ai carabinieri e all’Autorità di vigilanza sui lavori pubblici l’attivazione di un, per ora presunto, sistema di ’furberie’ presso il municipio di San Giovanni in Fiore, per cui a suo avviso gli incarichi tecnici sarebbero stati assegnati senza alcun bando di gara. Delle inchieste giornalistiche confermerebbero, poi, la mancata predisposizione di atti obbligatori da parte del municipio di San Giovanni in Fiore. La magistratura e gli organi di controllo sapranno verificare atti e comportamenti dei responsabili. Chi ha sbagliato deve pagare, senza alcuno sconto".

Lo ha dichiarato il parlamentare europeo dell’Italia dei Valori, Sonia Alfano, che ha aggiunto: "Intanto, però, esistono delle responsabilità politiche e morali che non possono passare inosservate. Basta con il silenzio delle complicità. Anzitutto la società civile deve rendersi conto di come sono andate le cose ed attivarsi di conseguenza. Non si può non biasimare l’operato politico di chi ha gestito il progetto di restauro né va trascurato che nel complesso badiale esiste una casa di riposo passata dalla Chiesa a privati, i quali non corrispondono un canone di locazione al Comune, proprietario dei locali in questione".

"Personalmente - ha continuato - , mi occuperò, come sto già facendo, della vicenda; anche in sede europea. L’Abbazia florense di San Giovanni in Fiore è sintesi architettonica dell’opera del profeta Gioacchino da Fiore, utopista che riteneva possibile la giustizia in questo mondo. Per tale ragione il monumento e la figura dell’abate «di spirito profetico dotato» sono dei simboli dell’antimafia, e come tali vanno difesi e preservati da speculazioni e volontà predatorie".

"San Giovanni in Fiore dovrà essere - ha concluso -, con l’Abbazia florense e Gioacchino, uno dei punti di riferimento della rinascita della Calabria e dell’Italia. Per questo, non mancherà la mia attenzione e il mio impegno, affinché, con l’emancipazione delle menti e delle coscienze, questo comune calabrese recuperi la dignità che gli spetta".

Dal sito ufficiale dell’on.le Sonia Alfano


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