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Calabria, San Giovanni in Fiore, fondi europei. Nessuna premialità per Psu, le bugie, specie quelle della Casta, hanno le gambe corte

venerdì 30 ottobre 2009.
 

(San Giovanni in Fiore, Cosenza) - Con un recente comunicato stampa, Attilio Mascaro, assessore comunale all’Urbanistica, ha informato della “premialità riconosciuta” dalla Regione Calabria per il Programma di sviluppo urbano (Psu). Ma al dipartimento regionale Urbanistica rivelano che “non è affatto così e occorre articolare un discorso diverso, a scanso di equivoci già avvenuti con l’articolo di un mensile locale”.

Si tratta del moderato “Il nuovo Corriere della Sila”. Nel numero dell’agosto 2009, a pagina 6 si legge, sul Psu, di fondi “restituiti all’Unione europea donde venivano” e di premio “consistente in oltre 350mila euro”, “negato al sindaco con il quale l’amministrazione contava di realizzare la piazza antistante il Dino’s”. E, più avanti, di San Giovanni in Fiore e Rossano: “Entrambi rimasti beffati da una burocrazia regionale incapace di far fronte alle normative europee”.

Ma andiamo con ordine, perché certe vicende del Psu sono giunte all’Unione europea. Nei mesi scorsi, François Nicoletti, presidente della Fondazione Heritage Calabria, nel Psu partner privato del Comune di San Giovanni in Fiore, lamentò al dipartimento regionale Urbanistica e alle autorità europee la mancata ultimazione di case-albergo per gli emigrati, previste nel Programma. La fondazione sborsò per le case 60.000 euro. Di seguito, Nicoletti pose la questione delle notizie apparse sul “Corriere della Sila”, compreso il riferito - sul mensile - completamento delle case-albergo; a suo giudizio non ancora avvenuto.

Il sindaco della città, Antonio Nicoletti (nella foto satirica in alto a sinistra, nda), rispose (protocollo n. 16153 del 25/08/2009) alla Regione Calabria: “Gli articoli che il signor Nicoletti (François, nda) allega, certamente, non sono stati scritti o commissionati da questa amministrazione, pertanto, il giornale si assume la responsabilità di quanto scritto”. E, a seguire: “Con nota che si allega a parte, questa amministrazione ha provveduto, nei modi e nei termini previsti, a richiedere la premialità (...). Considerato che le tesi sostenute dal rappresentante della Fondazione Heritage mistificano la realtà da troppo tempo, questa amministrazione si riserva di tutelare l’immagine e la correttezza delle proprie procedure amministrative, nelle sedi giudiziarie competenti”.

Firmata dal sindaco e da Mascaro, nella citata “nota allegata” (protocollo n. 15921 del 16/08/2009), indirizzata ad assessore regionale e dirigente generale dell’Urbanistica, si legge: “Tutte le azioni, e particolarmente quelle cofinanziate da altri soggetti, sono state chiuse. (...) Nello spirito di leale collaborazione interistituzionale che ha sempre contraddistinto i nostri rapporti sarà cura di questa Amministrazione - non appena conoscerà la cifra esatta della premialità su cui può far conto - proporre tempestivamente le opere cantierabili in linea con le indicazioni strategiche del Psu”.

A proposito dei termini per la richiesta di premialità, al dipartimento regionale Urbanistica ci spiegano: “Si doveva presentare entro il 30 giugno 2009. San Giovanni in Fiore ha provveduto in ritardo”. Infatti, la relativa nota del municipio è, rammentiamo, del 16 agosto 2009. Se le case-albergo siano state finite o meno “è diventato un caso da tenente Colombo”, ironizza il presidente di Heritage. Per il Comune lo sono. François Nicoletti invita: “Si vada a vedere, che cosa costa?”.

In Regione respingono polemiche e sottolineano: “Per gli obiettivi del Psu, grazie ai privati, quindi pure Heritage, San Giovanni in Fiore è seconda, dietro a Rossano, in un nostro elenco che non interessa erogazioni immediate. Ma è altro il punto sullo stato di avanzamento del Programma”. “Per cui - chiariscono al dipartimento Urbanistica - la performance di tutti i comuni calabresi, compreso San Giovanni in Fiore, è disastrosa. Solo grazie al nostro lavoro amministrativo siamo riusciti a rimediare, evitando guai per i fondi”. “La premialità per il Por 2000-2006 andrà - concludono - ai capoluoghi di provincia, a Lamezia Terme, alla conurbazione Rossano-Corigliano e alla città del Porto di Gioia Tauro”.

E San Giovanni in Fiore? La risposta del dipartimento regionale Urbanistica è inequivocabile: “Passerà per una procedura diversa, che è la progettazione integrata 2007-2013”.

Tornando alla nota stampa di Mascaro, vi si legge che “dopo mesi di controlli, verifiche e confronti sui lavori del Psu, il dipartimento regionale dell’Urbanistica ha comunicato che San Giovanni in Fiore ha i titoli per avere riconosciuta la premialità di circa 400 milioni di vecchie lire, per avere rispettato il crono-programma regionale”.

Seccatissimi, al dipartimento regionale dell’Urbanistica commentano: “Nessuno gli ha detto che avevano titoli; San Giovanni in Fiore non li ha, fuori termine la sua domanda”.

Mascaro sostiene che il suddetto riconoscimento “è un evento unico, inimmaginabile”. Aggiunge, poi: “Credo sia giusto condividere questo risultato con il Sindaco Nicoletti, la Giunta, i gruppi consiliari di maggioranza”. Ringrazia anche la minoranza per non aver fatto, in proposito, “opposizione distruttiva” e il responsabile scientifico del Psu, il docente universitario Giuseppe De Luca, per l’attaccamento alla città.

Ancora, Mascaro evidenzia: “Una delle scommesse più importanti vinte dall’amministrazione Nicoletti è la particolare attenzione riservata all’area dell’ex stazione ferroviaria. Sempre con il Psu sono stati già investiti circa 800.000 euro per la riqualificazione e con la rimodulazione si completerà l’idea straordinaria del Museo della bio-diversità della flora e della fauna silana”. A riguardo, nel luglio 2006, inducemmo il Comune a riformulare il bando per un documentario compreso nel progetto. Rilevammo l’anomala richiesta che il regista fosse iscritto all’albo professionale tenuto dalla Siae; “inesistente”, rimarcò il documentarista Marino Maranzana, allievo del celebre Folco Quilici.

Mascaro termina così il suo comunicato: “Una continuità di realizzazioni e programmazione che, nei fatti e nelle cifre snocciolate, dimostra la volontà politica di questa amministrazione che si è impegnata pur tra mille difficoltà con tenacia, passione, sacrificio, per la propria terra e la propria gente”.

I politici hanno spesso, a prescindere dai colori, un linguaggio celebrativo. Sicché una cosa piccola diventa immensa e bazzecola un problema grosso.

A causa di un contenzioso fra Comune e appaltatore, la Regione Calabria ha sospeso il finanziamento europeo per il restauro dell’Abbazia florense; fonte il dirigente regionale dei Beni culturali, Domenicantonio Schiava. I lavori per il monumento, in parte sequestrato dalla Procura di Cosenza - salvo il dissequestro temporaneo, tecnicamente disposto per urgenti opere di sicurezza (fonte l’apposito decreto del procuratore cosentino Adriano Del Bene) -, sono ancora fermi; indagati per danni i tecnici nominati dal municipio e il responsabile unico del procedimento.

Intanto, per risarcimento, l’appaltatore è intenzionato a trascinare il Comune davanti al giudice e si scongiura il dissesto finanziario dell’ente - fonte il ragioniere comunale Franco Scigliano -, a motivo delle cause vinte dagli operai dell’Ex fondo sollievo. Poi la discarica di Vetrano è prossima a saturazione; e San Giovanni in Fiore, a palazzo mere chiacchiere sulla differenziata, avrà il problema, tra non molto, di dove scaricare i suoi rifiuti. Eventi unici, inimmaginabili?

Il vecchio Wittgenstein pensava: “Qualcosa può accadere o non accadere e tutto il resto rimanere uguale”.

Emiliano Morrone

Già su "il Crotonese" del 23 ottobre 2009, a pag. 31


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