[...] Proseguono incessantemente le ricerche, condotte principalmente dal Gruppo Subacqueo Paolano, in collaborazione con le flottiglie di pescherecci del tirreno cosentino, per ritrovare la statua sottomarina di San Francesco di Paola, sparita dal fondo del mare paolano negli ultimi giorni del 2011. Le ricerche sono state effettuate anche ieri e dovrebbero continuare sia oggi omeriggio di oggi che domani mattina [...]
Paola, il giallo della statua di S. Francesco scomparsa in mare
Ancora nessuna novità per quanto riguarda le ricerche della statua sottomarina di San Francesco di Paola, sparita dal fondo del mare paolano negli ultimi giorni dell’anno *
Proseguono incessantemente le ricerche, condotte principalmente dal Gruppo Subacqueo Paolano, in collaborazione con le flottiglie di pescherecci del tirreno cosentino, per ritrovare la statua sottomarina di San Francesco di Paola, sparita dal fondo del mare paolano negli ultimi giorni del 2011. Le ricerche sono state effettuate anche ieri e dovrebbero continuare sia oggi omeriggio di oggi che domani mattina. L’ipotesi più accreditata è che il manufatto sia stato trascinato via nelle reti di un grosso peschereccio.
Intanto si scopre qualcosa di più del relitto che è stato rinvenuto al largo di Fuscaldo, nel corso delle ricerche per ritrovare la statua. «Secondo noi è un pezzo di una nave di fine ottocento, una nave da carico di cui si tramanda la storia dell’affondamento tra Guardia Piemontese e Fuscaldo», dice Piero Greco del Gruppo Subacqueo Paolano.
«Nel 2004 sulla spiaggia di Messinette di Fuscaldo furono trovati dei pezzi, che potrebbero essere della stessa nave. La nostra priorità è la ricerca della statua di San Francesco, ma appena possibile indagheremo anche sul relitto», conclude Greco. Ma c’è anche chi grida al miracolo sostenendo che forse proprio il Santo paolano, avrebbe voluto far ritrovare l’antica nave.
* IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA, 09-01.2012
Sul tema, nel sito, si cfr.:
Paola, ritrovata in mare la statua di San Francesco
E’ stato il sub Piero Greco a ritrovare la statua a circa 200 metri da dove era stata posta. Il sindaco di Paola lo ringrazia *
19/01/2012 E’ stato Piero Greco, a ritrovare la statua scomparsa; lui insieme ai suoi sub, dai primi giorni di gennaio ha lavorato per scandagliare lo specchio d’acqua del tratto di costa. Qualche settimana fa sempre Greco (nel riquadro) aveva vissuto la falsa emozione di aver ritrovato il monumento nel tratto di mare di Fuscaldo, prima di intravedere nell’acqua torbida il pezzo di un’antica imbarcazione. Ma ieri pomeriggio finalmente il ritrovamento ad una profondità batimetrica di 32 metri. La statua si presentava poggiata sul fondale con la base del piedistallo, lievemente inclinato, con il viso rivolto verso la città. Attorno qualche residuo di rete, ma tutto sommato in buone condizioni. Purtroppo gli manca il braccio con cui reggeva il bastone, di cui al momento non si ha traccia. L’ipotesi più accreditata della rimozione a fine dicembre, da parte di un peschereccio che effettuava in maniera fraudolenta la pesca a strascico sottocosta, ha trovato ieri la conferma.
La scultura era stata abbandonata dopo poco tempo a 200 metri circa in direzione nord ovest dal luogo dove rimossa, a un chilometro dalla foce del torrente Isca e ad una profondità di 29 metri. Determinante ieri l’individuazione della sua boa da parte della capitaneria di porto, che inizialmente era stata risucchiata sott’acqua e riaffiorata dopo che la sua catena si era sgrovigliata per effetto delle correnti sottomarine dalla imponente scultura bronzea e il suo piedistallo. La guardia costiera ha così prontamente allertato ieri pomeriggio Piero Greco, che giunto sul posto si è immerso e costatato che sotto c’era davvero il San Francesco.
IL SINDACO PERROTTA RINGRAZIA
«Con grande emozione ho accolto la notizia del ritrovamento di una statua che era diventata simbolo per tante persone che guardavano al mare anche attraverso la sua presenza. Pertanto esprimo un nuovo ringraziamento alla magistratura, alla capitaneria di porto, a tutti i pescatori e la gente di mare che si è prodigata in ogni momento e con uno sforzo anche economico per ritrovarla.
Un ringraziamento ancora più particolare al Gruppo subacqueo di Piero Greco -- ha sottolineato il sindaco Roberto Perrotta a nome dei devoti paolani - che forse più degli altri ha patito questo evento e che oggi si rallegra per il buon esito. A Piero che mi ha tenuto costantemente informato il plauso della nostra città, perché attraverso la sua opera meritoria ancora una volta ci ha fatto sentire partecipi di una bellissima avventura». Perrotta pensa ad organizzare qualcosa per ricordare questo lieto evento e farlo coincidere con una data significativa dal punto di vista religioso: «Speriamo adesso di poter accogliere al più presto la statua e di fare festa insieme a tutte le persone di buona volontà che guardano al nostro Santo con affetto e con trasporto. Sarebbe bello magari festeggiare in occasione del 7 febbraio, una delle date nelle quali Paola ricorda l’alto patronato di San Francesco».
Il sindaco spera nell’aiuto di tutti anche per trovare di nuovo le condizioni per poter allocare nel fondale del mare di Paola il San Francesco degli Abissi. Inoltre, la capitaneria di Porto dovrebbe avere individuato la nave che ha provocato il danno in maniera colposa, sradicando dal fondale la statua con le sue grosse reti e portandola alla distanza dove ritrovata e lasciata cadere giù. Si tratta di un illecito non perseguibile penalmente, che comporterà ovviamente un risarcimento. La Procura della Repubblica di Paola, pertanto, archivierà presto l’inchiesta penale.
L’idea di collocare la maestosa opera in bronzo nelle acque antistanti il litorale paolano partì da un ragazzino non vedente, durante uno dei numerosi raduni promossi dal centro Subacqueo paolano, per far vivere ai diversamente abili le bellezze del mare. Il bambino, toccando la statua sul lungomare di Paola, espresse il desiderio di toccarne una nel fondale. Da qui l’idea di realizzare l’opera in bronzo, alta due metri, condivisa dal centro Subacqueo di Piero Greco e sposata dall’amministrazione comunale, che venne posizionata sul fondale nel novembre del 2007.
* IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA, 19.01.2012
Ritrovata in mare Statua San Francesco di Paola
La scultura in bronzo era scomparsa il 28 dicembre 2011 *
(ANSA) - CETRARO (COSENZA), 18 GEN - La capitaneria di porto di Cetraro ha ritrovato la statua di san Francesco di Paola, scomparsa il 28 dicembre scorso. Secondo quanto si e’ appreso la scultura bronzea si trovava sott’acqua a duecento metri circa dal luogo originario in cui era stata posta. Il ritrovamento e’ avvenuto grazie anche al lavoro svolto dal gruppo sub paolano, che in questi giorni ha piu’ volte setacciato i fondali del mare di Paola. (ANSA).
* ANSA, 18 gennaio 2012, 18:35:
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/calabria/2012/01/18/visualizza_new.html_46193739.html
Paola, la scomparsa della statua di San Francesco non è un furto
La Capitaneria ha individuato una nave sospetta che aveva chiesto le coordinate. I sub dei carabinieri propendono per la rimozione accidentale *
L’ipotesi del furto della statua sottomarina di San Francesco di Paola, appare sempre più remota. I carabinieri subacquei di Messina hanno indagato sul luogo dove è stata impiantata il 25 novembre 2007 la statua di San Francesco di Paola degli Abissi, sparita a fine dicembre. I sommozzatori dell’Arma hanno rilevato, in base a tracce e indizi vari raccolti, che il monumento sottomarino è stato sradicato con violenza dal fondale insieme al suo piedistallo.
Uno stato di cose che lascia immaginare l’opera accidentale della rete a strascico di un peschereccio di grosse dimensioni, che ha rimosso bruscamente la statua. Una ricostruzione supportata dal fatto che eventuali ladri avrebbero tentato di svitare l’imponente scultura bronzea dal piedistallo, che invece non si trova, lasciando prevedere che sia rimasto attaccato ai piedi dell’opera. Il battello da pesca si sarebbe dunque portato a circa un chilometro dalla riva, dove si trovava il monumento, dopo aver chiesto le coordinate dello stesso alla Capitaneria, o forse a danno compiuto per capire il motivo del brusco rallentamento della corsa. Avrebbe quindi lasciato una traccia.
L’intenzione dell’equipaggio era di effettuare la pesca a strascico in zona vietata, a 29 metri di batimetria, che per legge deve essere invece minimo 50. Il gigantesco sacco legato a cavi d’acciaio passando sulla zona avrebbero letteralmente sradicato la scultura dal fondale e il suo piedistallo, che poi si sarebbero impigliati tra i fili metallici. A questo punto, secondo la ricostruzione più attendibile, per reazione la nave ha arrestato la sua corsa e con i suoi potenti verricelli tentava di tirare in barca la rete e il suo pesante carico. A filo d’acqua l’equipaggio ha potuto notare il San Francesco, decidendo di rimettere in moto la nave e di allontanarsi con il sacco ancora in acqua. Pertanto durante la traversata nel punto incognito dell’abbandono le reti non solcavano il fondale. Il monumento sarebbe stato poi abbandonato nei paraggi. Ma le ricerche non hanno finora sortito gli effetti sperati.
Dal canto suo la Capitaneria di porto ha individuato la nave sospetta, quella che aveva chiesto le coordinate del San Francesco attraversando lo specchio d’acqua del litorale paolano. Non resta che attendere gli sviluppi dell’indagine coordinata dalla Procura di Paola. Gli eventuali responsabili, se non si saranno appropriati della statua, dovranno rispondere di danneggiamento colposo, un illecito civile e non un reato perseguibile penalmente.
* IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA, 11/01/2012:
http://www.ilquotidianoweb.it/it/calabria/cosenza_paola_statua_sottomarina_san_francesco_non_furto_scomparsa_sub_ricerche_5649.html
Ferrovie, protesta a Paola contro i tagli di Trenitalia
Alla manifestazione contro il taglio dei treni dal sud verso il resto dell’Italia partecipano numerosi sindaci e il parlamentare del Pd, Franco Laratta *
16/01/2012 I binari della stazione di Paola, sul tirreno cosentino, sono stati occupati per alcuni minuti da numerosi sindaci e dal parlamentare del Pd, Franco Laratta, nel corso di una manifestazione organizzata contro il taglio dei treni dal sud verso il reso d’Italia. La protesta non ha provocato disagi alla circolazione ferroviaria: «Abbiamo deciso di occupare - ha detto Laratta - in modo simbolico i binari senza creare disagi alla circolazione. Con il taglio attuato da Trenitalia l’Italia è spezzata in due, e questo accade proprio nell’anno in cui abbiamo festeggiato i 150 anni dell’Unità nazionale».
All’iniziativa stanno partecipando venticinque sindaci dei comuni cosentini, rappresentanti della Provincia di Cosenza, il parlamentare del Pd, Franco Laratta, e numerosi viaggiatori. Dopo l’occupazione simbolica dei binari la manifestazione si è spostata nella stazione dove sono state illustrate le motivazioni della protesta.
«Trenitalia - ha proseguito Laratta - ha attuato una politica scellerata cancellando tutti i treni a lunga percorrenza. Sono stati eliminati i treni che viaggiavano durante la notte ed ora ci troviamo nelle condizioni che non esiste più un collegamento diretto con il nord dell’Italia. E’ una situazione intollerabile alla quale non escludiamo di poter rispondere anche con una class action. La nostra è una battaglia in favore di un diritto costituzionale che è quello della libertà di movimento».
* IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA, 16/O1/2012.