A San Giovanni in Fiore è morta un’altra persona per infarto cardiaco. C’è stato poco da fare, sembra. Quanto può rispondere l’ospedale civile in casi d’emergenza cardiologica? Quanti si potevano salvare, senza retorica o accusa, con un reparto attrezzato? Qual è l’incidenza delle patologie del cuore, in città? Si può andare avanti così e manifestare a ridosso delle elezioni, come è stato, per il rilancio produttivo del presidio di zona? Vogliamo, cari onorevoli Loiero e Oliverio, cari sindacati e partiti, lungi da me ogni rancore, affrontare il problema della necessità e urgenza d’un reparto di cardiologia? Mi pare, salvo smentita, che sia quello di cui c’è più bisogno. Mesi fa parlai con Carlo Gatto, responsabile medico del servizio di cardiologia, il quale opera bene in difficoltà strutturali, per un quadro sui problemi di cuore a San Giovanni. La situazione è molto pesante per causa, in generale, dello stile di vita: alimentazione e abitudini fisiche non corrette. Intanto, si deve dare una risposta politica all’altissima incidenza di malattie cardiovascolari. La Voce di Fiore chiede cheil presidente Loiero, in primo luogo, prenda in mano la situazione e, a ruota, il governatore provinciale Oliverio. La sinistra ha da dimostrare molto in Calabria, adesso. Lo faccia a partire dalle priorità.
Emiliano Morrone