Moggio Moggi

Moggi, interrogato per 7 ore: "Non sono il burattinaio di nessuna cupola". Sempre in calo il titolo in borsa della Juventus.

martedì 16 maggio 2006.
 

Roma, 15 mag. (Adnkronos/Ign) - ’’Non sono il burattinaio di nessuna cupola’’. Questo, a quanto riferisce all’ADNKRONOS l’avvocato Fulvio Gianaria, uno dei passaggi più incisivi delle dichiarazioni di Luciano Moggi ai magistrati napoletani. Nel lungo interrogatorio durato sette ore l’ex direttore generale bianconero ha dunque respinto fermamente le accuse sottolineando di non essere ’’il burattinaio del sistema calcio’’.

’’E’ stato un interrogatorio molto utile e credo anche un po’ rasserenante perché è riuscito a esprimere ciò che voleva quindi è soddisfatto. Sono state sette ore di colloquio molto pacato e sereno - aggiunge il legale - con magistrati precisi ma anche disponibili e altrettanto disponibile è stato Moggi’’. Alla domanda sullo stato d’animo dell’ex direttore generale della Juve, che ieri era parso particolarmente provato nel momento della sua breve dichiarazione ai giornalisti al termine dell’incontro-scudetto, l’avvocato Gianaria osserva che ’’se alla giornata di ieri si aggiunge quella di oggi questo è un momento di obiettiva stanchezza’’.

Moggi non avrebbe consegnato alcun memoriale ai magistrati che avrebbero utilizzato un registratore. Dopo l’addio di ieri al calcio, nel giorno della vittoria del 29esimo scudetto bianconero questa mattina l’ex dirigente juventino è giunto a Roma in via In Selci, dove ha sede il reparto operativo dei carabinieri, accompagnato dai legali Paolo Trofino e Fulvio Gianaria. Qui lo aspettavano Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci, i pm della Procura di Napoli che seguono l’inchiesta.

La Procura di Torino potrebbe acquisire i verbali del lungo interrogatorio di Luciano Moggi. La richiesta potrebbe essere un primo passo verso l’acquisizione di tutte le carte dell’inchiesta, comprese le centinaia di intercettazioni, che potrebbe portare ad una riapertura delle indagini anche da parte dei magistrati torinesi che in settimana, forse mercoledì, dovrebbero incontrare i colleghi di Napoli e Roma in un vertice sui diversi filoni dell’inchiesta sul calcio. Intanto, in attesa di vedere gli atti, non ci sono commenti o prese di posizione da parte di Procura e forze dell’ordine sulle notizie pubblicate oggi da alcuni quotidiani su tre presunte ’talpe’ di Moggi a Torino. Secondo quanto emergerebbe dalle intercettazioni, si tratterebbe di un agente della polizia della squadra stadio che segue abitualmente la Juventus nelle partite di campionato e di coppa, D. P. , e di due finanzieri, un maresciallo della Tributaria di Torino attualmente in congedo, G. D. A. , e R. S. , un suo pari grado che in passato faceva parte del pool di polizia giudiziaria del Bruno Tinti e che nel maggio del ’99 era stato arrestato per corruzione nell’ambito della cosiddetta ’inchiesta Sisal’ della Procura di Milano.

Sulla scia delle vicende giudiziare si registra un crollo in Borsa della Juventus. Il titolo bianconero, quasi sempre sospeso al ribasso, ha chiuso in calo del 14,36%. Le ultime vicende extracalcistiche coinvolgono anche Ifil e Fiat che registrano un netto calo perdendo oltre il 3%.

Nell’ambito dell’inchiesta sulla Gea, invece, erano previste per oggi le audizioni di Giorgio Chiellini e dell’agente calcistico Stefano Antonelli, il cui colloquio si è già svolto. Non è stato ascoltato, diversamente da quanto anticipato, Massimo Cellino, presidente del Cagliari. Il procuratore Antonelli, che cura l’interesse di vari giocatori, è stato interrogato al Palazzo di Giustizia dai pubblici ministeri Luca Palamara e Cristina Palaia. Non si conoscono per il momento i motivi della sua convocazione. Nessuna dichiarazione è stata fatta dal procuratore al termine del colloquio durato un’ora e mezza. Non si è esclude che nell’ambito delle indagini romane possa essere ascoltato anche Franco Carraro, presidente dimissionario della Federazione italiana gioco calcio.

Intanto, l’avvocato Tito Lucrezio Milella ha annunciato che la Federazione italiana gioco calcio si costituirà parte civile nei procedimenti in corso a Roma e Napoli. La decisione sarà formalizzata non appena la Figc avrà copia dei documenti relativi alle intercettazioni telefoniche che fanno da base alle inchieste penali.

da www.adnkronos.com


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