Caso dell’Abbazia florense di San Giovanni in Fiore (Cosenza). L’Autorità di vigilanza sui Lavori pubblici significa, su atto pubblico, che in Comune sono state commesse gravissime irregolarità: direzione dei lavori affidata con delibera di giunta municipale a tre professionisti e senza una procedura di evidenza pubblica, restauro del monumento, finanziato con fondi europei, mancante a tempo debito dei pareri delle soprintendenze.
L’Abbazia florense, simbolo dell’"utopia della giustizia" in questo mondo, dell’abate Gioacchino da Fiore (1135-1202), è stata sequestrata, nella parte interessata dai lavori e da scavi archeologici, dalla Procura della Repubblica di Cosenza. Due interrogazioni parlamentari, di deputati del Pdl e del Pd, non sono valse a sbloccare la situazione. Direttori dei lavori e responsabile unico del procedimento sono indagati per danni dalla Procura di Cosenza. Il finanziamento europeo è stato sospeso dalla Regione Calabria. L’appaltatore ha investito il Tribunale civile di Cosenza, chiedendo al Comune un risarcimento milionario, e in Comune si nega tutto ciò.
Nella foto, col naso allungato il sindaco Antonio Nicoletti; da sinistra, in alto, gli assessori Giuseppe Lammirato (Bilancio), Tonino Candalise (Sanità), Pierino Lopez (Lavori pubblici), Aldo Orlando (vicesindaco, è quello su cui c’è scritto "NON PARLO") e Attilio Mascaro (Urbanistica, è l’ultimo in basso).
Con Gioacchino da Fiore e con San Giovanni in Fiore!!!
"PINOCCHIO" E IL SILENZIO ASSORDANTE. Stategia nazionale e locale, atea e devota ...
Federico La Sala