Politica

Romano Prodi: "Non accettiamo lezioni nella lotta al terrorismo". Sull’Iraq, il presidente del Consiglio rifiuta le polemiche

venerdì 19 maggio 2006.
 

Roma, 19 mag. (Adnkronos/Ign) - E’ terminata a palazzo Madama la replica del presidente del Consiglio Romano Prodi (nella foto) per ottenere il voto di fiducia al governo.

Nel corso della replica nell’aula del Senato, il premier ha toccato il tema del terrorismo internazionale. ’’Bisogna essere chiari - ha detto - sul terrorismo non accettiamo lezioni da nessuno. Come presidente della Ue, io ho contribuito a creare una serie di rapporti dettagliati, profondi, trasparenti e seri con gli Usa per la lotta al terrorismo e su questi dobbiamo basarci’’.

E sulla presenza delle truppe irtaliane in Iraq, ’’Vi chiederei di mettere fine alle polemiche e di spiegarmi quale è la differenza tra il ritiro da noi annunciato e la dichiarazione fatta dal precedente governo di voler lasciare l’Iraq entro il 2006’’ ha detto il Professore.’’Siamo ormai alla fine di maggio del 2006 - ha ricordato - e io credo che dobbiamo affrettarci a mettere in atto quanto annunciato per un rapido ritiro dall’iraq. Prendiamo questa decisione in modo serio, cercando di turbare il meno possibile la situazione della sicurezza, attraverso il dialogo e un rapporto continuo con le autorità irachene’’. Il presidente del Consiglio ha infine espresso la ’’gratitudine profonda per la professionalità e il sacrificio dimostrati dai nostri militari’’.

Prima di entrare in aula Prodi è tornato sulla questione della presenza femminile nel governo. ’’Le quote rosa vanno messe’’, ha sottolineato il premier lamentando che ’’l’ho detto mille volte però il Parlamento non l’ha voluto fare. Senza le quote, il problema non si risolve’’. Prodi ha quindi annunciato novità per la Bonino: ’’I ministri avranno il portafoglio successivamente perché quando si spacchetta o si unisce un ministero il portafoglio viene dato dopo. ’’Il vero problema è che sono sei le donne ministro ma mi ero impegnato per otto: per questo darò il portafoglio alla Bonino’’. Prodi ha aggiunto che ’’questa è la realtà, è la situazione dei partiti di oggi. Non mi hanno proposto un numero di donne da poter arrivare a otto’’.

A proposito delle infrastrutture, il neo premier ha voluto puntualizzare che ’’non si faranno opere pubbliche per le quali non ci sono soldi’’.

Poco prima dell’ingresso, i senatori dell’Idv hanno annunciato che voteranno sì all’esecutivo. Il via libera dei parlamentari di Antonio Di Pietro era stato ’sospeso’ per la querelle sul viceministro agli Italiani all’Estero.

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