Cronaca

Sisma in Indonesia: oltre 3000 morti, nessun italiano coinvolto

sabato 27 maggio 2006.
 

Scene apocalittiche sono il tragico scenario da stamani in Indonesia. Nei pressi della città di Yogyakarta, un forte evento sismico di circa 6 gradi di magnitudo sulla scala Richter inziato alle 5:54 (le 1:54 in Italia) ha provocato oltre tremila morti, stando alle stime attuali, ed un gran numero di persone ferite. Tra questi nessun italiano è rimasto coinvolto nel dramma. Almeno questo è ciò che rende noto l’unità di crisi della Farnesina, subito attivatasi dopo il disastro. La regione, densamente popolata, è già da tempo sotto tensione a causa del risveglio del vulcano Merapi che da giorni sta emettendo lava, gas e lapilli incandescenti. Secondo gli esperti, dopo la scossa sembra che l’attività dell’apparato vulcanico sia ulteriormente aumentata. Gli ospedali sono allo stremo: stanno confluendo ancora corpi esanimi e feriti in crescita esponenziale. La distruzione, ad un livello così elevato di magnitudo, è stata quasi totale: moltissime case sono state completamente rase al suolo, e c’è il rischio che si possano sviluppare patologie virali ed epidemie date le condizioni igieniche in cui, attualmente, versa l’intera regione coinvolta. Il sisma sembra che non abbia però fortunatamente danneggiato i templi buddisti di Borobudur.

Mauro Diana


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