Al suo posto il direttore di Radio Vaticana

Vaticano, Navarro Valls lascia: arriva Padre Lombardi

A quanto apprende l’ADNKRONOS, il portavoce della Santa Sede, come annunciato a giugno in una intervista, rinuncia al suo incarico dopo 22 anni
martedì 11 luglio 2006.
 
DURO COLPO PER L’OPUS DEI: DOPO 22 ANNI NAVARRO VALLS LASCIA LA DIREZIONE DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE, ARRIVA PADRE FEDERICO LOMBARDI, DIRETTORE DI RADIO VATICANO - NAVARRO NON TORNERA’ IN SPAGNA: ’’LA MIA VITA E’ ORAMAI QUI IN ITALIA’’...

A quanto apprende l’ADNKRONOS, come aveva annunciato in un’intervista rilasciata il 17 giugno scorso Joaquin Navarro Valls, da 22 anni portavoce vaticano, sta per lasciare l’incarico. Al suo posto in arrivo padre Federico Lombardi, direttore di Radio Vaticana.

’’Ho fatto sapere al Papa, con tutto il dovuto rispetto, quali sono i miei desideri: dopo molti anni, troppi forse, un cambiamento per me sarebbe buono’’. In un’intervista rilasciata il 16 giugno scorso ad Alain Elkann per ’’La7’’, Joaquin Navarro -Valls aveva confidato il suo desiderio di lasciare l’incarico di portavoce vaticano, un ruolo che ricopre oramai da 22 anni. Navarro sottolineo’ poco meno di un mese fa che ’’aver accompagnato Benedetto XVI in questo suo primo anno di pontificato e’ stato straordinario’’, ma, aveva aggiunto, ’’Papa Benedetto XVI conosce molto bene quale e’ il mio desiderio’’.

Quanto al futuro, il direttore della sala stampa della Santa Sede, che oggi dovrebbe venir sostituito da padre Federico Lombardi, direttore di Radio Vaticano, non aveva progetti particolari, se non il desiderio di dedicarsi allo studio. ’’Ho una tale quantita’ di libri che vorrei approfondire, solo per dedicarmi allo studio avrei bisogno di sei-sette mesi. Non lo so se questo sara’ questo il primo compito’’, spiego’. E poi aggiunse: ’’Sul da farsi non faccio molti progetti, penso che vivere la giornata con intensita’ e’ gia’ un progetto serio’’. In ogni caso, difficilmente Navarro -Valls tornera’ in Spagna. ’’La mia vita -spiego’ ad Elkann- si e’ sviluppata oramai qui in Italia e penso che rimarro’ qua’’.

Tra i tanti momenti importanti vissuti nei tanti anni trascorsi accanto a Papa Wojtyla, il portavoce vaticano ricorda gli incontri con Michail Gorbaciov e madre Teresa di Calcutta: ’’Mi ricordo quando ci ha ricevuto al Cremlino -dice riferendosi all’ex presidente sovietico- Era un uomo di una densita’ interiore incredibile anche se non era credente, di una personalita’ umana forte. Poi, mi ricordo con commozione di Madre Teresa di Calcutta: e’ stata qui nel mio ufficio diverse volte ci siamo incontrati anche a Calcutta e in Albania. Era una donna con un’enorme personalita’’’. Del periodo accanto a Benedetto XVI Navarro -Valls invece non potra’ dimenticare la visita al campo di concentramento di Auschwitz. ’’Dopo la visita di un Papa tedesco -afferma- l’ermeneutica di Auschwitz e Birkenau cambia’’.

Navarro -Valls, 69 anni, spagnolo, scelse la vocazione giornalista rispetto a quella di psichiatra. A Roma, nel 1984, era direttore della Sala stampa estera quando venne chiamato da Karol Wojtyla a dirigere la comunicazione del Vaticano. Quel rapporto duro’ a lungo, Navarro fu uno dei piu’ stretti collaboratori del Pontefice e ancora a lui e’ toccato gestire i rapporti della Santa Sede con l’enorme circo mediatico che si accalcava intorno al Vaticano nelle ultime settimane di vita di Giovanni Paolo II.

Lo stesso Navarro Valls raccontava cosi’, un anno fa, l’inizio del suo rapporto con Giovanni Paolo II in occasione della consegna del ’’Premio Boffenigo per il Giornalismo’’, ricevuto a Costermano in provincia Verona: ’’Fui contattato nel 1984 quando ero presidente della Stampa estera in Italia. Il Papa mi disse che intendeva mettere mano alla comunicazione in Vaticano - spiego’ Navarro - chiedendomi se avessi dei suggerimenti in proposito. Io gli esposi la mia opinione e poi ci salutammo con la convinzione da parte mia che quell’incontro si fosse concluso cosi’. Pochi giorni dopo fui pero’ di nuovo convocato e il Papa mi disse che avrebbe voluto nominarmi direttore della Sala Stampa’’.

’’Li’ per li’ non trovai le parole per rispondergli - ricordava ancora il portavoce vaticano - Gli dissi che stavo pensando di lasciare Roma e il giornalismo per dedicarmi alla psichiatria e ottenere la cattedra a Barcellona. Era una decisione importante da prendere quindi mi serviva un po’ di tempo per pensarci. ’Si prenda il tempo necessario’, mi disse il Papa. ’Quanto?’, chiesi io. ’Se me lo dice domani mattina va benissimo’, rispose il Santo Padre. Cosi’ piuttosto che trascorrere una notte in bianco accettai subito’’. La vicenda personale di Navaro Valls, che e’ anche membro dell’Opus Dei, e’ fortemente legata al rapporto strettissimo con Wojtyla e alla sua capacita’ di catturare l’attenzione dei media.

’’Con Giovanni Paolo II - aggiungeva Navarro - non ho mai sentito il bisogno di stimolare l’attenzione dell’opinione pubblica sul Santo Padre. Anzi, la preoccupazione maggiore era quella di non deludere la voglia di sapere della gente, anche di chi non apparteneva alla grande famiglia cattolica.Quando Papa Wojtyla fu eletto aveva 58 anni. Il suo nome ai piu’ era sconosciuto - ricordava Navaro - ma in quarantotto ore tutto il mondo imparo’ a conoscerlo. Le prime pagine dei giornali mettevano in luce la sua figura affascinante, la sua vitalita’, l’uomo che giocava a tennis, nuotava e andava in montagna. Ebbene quelle prime pagine il Santo Padre non le ha mai dimenticate. Nemmeno quando la malattia ha minato il suo fisico: perche’ a fare cronaca non era piu’ la sua immagine, ma il messaggio che questo uomo incarnava’’.

Di recente ha affermato che anche questo primo anno al fianco di Benedetto XVI e’ stato straordinario e c’e’ da credergli, ma ora anche Navarro Valls vuole cambiare. La decisione di Navarro Valls aveva trovato subito eco sui media internazionali, e in particolare su quelli sudamericani, normalmente molto attenti alle vicende del Vaticano. L’annuncio dato da Navarro nell’intervista televisiva ad Elkann venne ripreso in particolare in Cile e in Argentina, dove si sottolineavano soprattutto le parole del portavoce papale dedicate a Giovanni Paolo II e agli incontri con Madre Teresa di Calcutta e Michail Gorbaciov.

(www.adnkrnos.it; www.dagospia.com)


Sul tema, in rete, si cfr.:

A BENEDETTO XVI MANCA LA CARITA’ ("CHARITAS") O LO "SPIN DOCTOR"?! Una recensione di Marco Ansaldo del libro "Attacco a Ratzinger" di Paolo Rodari e Andrea Tornielli


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