Analisi del voto

Il contributo critico dell’associazione Gens di Cosenza, in un editoriale lucido e profondo

mercoledì 27 aprile 2005.
 

IL VOTO REGIONALE E LA COSTRUZIONE DI UNA RETE APERTA DELLA SOCIETA’ CIVILE

Il voto regionale, per molti versi travolgente ed aldilà delle più rosee previsioni, ha portato il centrosinistra, dalla Calabria in su, alla vittoria quasi dappertutto. E’ certamente un segnale molto importante se non quasi un de profundis per tutto il centrodestra e per il Berlusconismo in generale. La ragioni sono molteplici ma non devono spingere, dal versante del centrosinistra a toni trionfalistici. Infatti il crollo della politica del centrodestra deve essere attribuito più ai suoi enormi limiti e demeriti che all’azione di contrasto e di proposta della coalizione dell’Unione. Invero, parlando della nostra regione, come Associazione siamo stati tra coloro che, nella consultazione regionale appena conclusasi, hanno denunciato la totale assenza di proposte concrete e visibili, anche mediaticamente, sul futuro e sui numerosi nodi irrisolti della nostra regione, non solo da parte del candidato di centrodestra Abramo, ma anche e soprattutto da parte del candidato dell’Unione, risultato poi vincente, Agazio Loiero. I messaggi di quest’ultimo a dire il vero, sono stati molto ma molto flebili, quasi impercettibili nella giungla di una campagna elettorale pubblicitaria ed invadente, più che sobria ed attenta alle tante problematiche di questa terra martoriata. Ciò che aspetta il nuovo governo regionale di centrosinistra è una serie numerosa di risposte, sul tema del lavoro e dello sviluppo di questa regione, che sono il punto cruciale ; sul tema dell’affermazione e del pieno rispetto della legalità; sulla necessità assoluta dell’adozione di codici etici e morali in grado di salvaguardare la futura esistenza delle stesse istituzioni regionali; sui temi di una sanità ormai allo sfascio; di trasporti, reti viarie e ferroviarie a dir poco umilianti ; sull’inutilità assoluta del ponte sullo stretto, opera rispetto alla quale dal nostro nuovo governatore, non abbiamo ancora sentito pronunciare un secco no ma una serie di tanti ni; sullo spinosissimo e vitale tema dell’ambiente la cui difesa è condizione imprescindibile per lo sviluppo della nostra regione, come sta a dimostrare la cappa che è scesa sul gravissimo caso dei rifiuti tossici della Jolly Rosso e delle tante potenziali Jolly Rosso in agguato sulla nostra terra; sul gravissimo dissesto idrogeologico di questa regione, che sembra franare un po’ dappertutto sotto il peso di tonnellate di cemento che possono seppellire definitivamente questo splendido luogo; sul coinvolgimento e la partecipazione vera dei cittadini e soprattutto dei giovani nella vita politica e sociale di questa regione, che deve rappresentare la vera sfida e la nuova scommessa per la rinascita dell’intero mezzogiorno. Ed è proprio dinanzi a tali e tante sfide che il ruolo della società civile può e deve essere fondamentale . Va detto, infatti, che gran parte dei cittadini, delle associazioni, dei movimenti che non si sono riconosciuti nelle politiche del centrodestra, che non sono neppure andati a votare, o che non si sentono neppure adeguatamente rappresentati da questo centrosinistra, ma che sentono ed avvertono come prioritarie le questioni politiche e le problematiche prima elencate; ebbene tutti insieme, da veri protagonisti del nostro futuro, occorre dare luogo ad una rete aperta in cui tutta questa parte della società civile profondamente insoddisfatta e non adeguatamente rappresentata ma propositiva, possa con le proprie capacità, intelligenze, attitudini, passioni, dare vita ad un fenomeno nuovo che non sia solo di rottura o di contrasto verso l’immondizia politica che ha messo in ginocchio questa terra, ma che si faccia parte attiva e di volta in volta incalzante, e se necessario alternativa anche nei confronti di questa classe dirigente appena insediatasi, nel caso in cui quest’ultima si mostri sorda od assente se non complice con i vecchi trasformismi, i soliti trucchi e le consolidate politiche di malaffare ed illegalità che hanno colpito a morte la nostra Calabria. Occorre molto coraggio ed amore verso questa terra con la consapevolezza forte che solo una vasta rete di soggetti e forze sane , può davvero rappresentare il futuro della vita politica di questa e di tutte le regioni del Sud.

Associazione G.E.N.S - Generazione Europea Nuovo Sud -


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