San Giovanni in Fiore

La Calabria ospiterà i 600 caprioli condannati all’abbattimento in Piemonte - di Gianluca Congi

martedì 8 agosto 2006.
 

Vorrei sottolineare un’ importante notizia che ha fatto tanto onore alla nostra Calabria, un onore in tema di civiltà, amore per gli animali e spirito di riscatto e di esempio, una regione del Sud estremo che insegna al Nord ricco, come l’ amore per gli animali si possa tramutare anche in azioni calibrate e mirate a risolvere problemi senza nuocere a povere e indifese creature. Ovviamente con ciò non dimentichiamo i vari problemi, soprattutto legati al Calendario Venatorio regionale, ancora una volta da discutere e ancora una volta in contrasto con molti principi, ma almeno per una volta riportiamo una notizia bella, commovente e sincera!!!

L’appello per la sorte dei 600 caprioli condannati all’abbattimento in Piemonte, perchè questa famiglia di ungulati è troppo numerosa, è stato raccolto dal presidente della Calabria, Agazio Loiero, che si offerto di ospitare i ’bambi’ nelle oasi faunistiche della sua regione. Si profila quindi un lieto fine per gli animali condannati a morte dal sovraffollamento e ritenuti dannosi per l’agricoltura e pericolosi per i veicoli in transito sulle strade. Dovrebbero conquistare la salvezza nel prossimi giorni, a prezzo di un viaggio lungo e faticoso attraverso l’Italia verso un habitat diverso da quello in cui sono nati e vissuti finora, nei boschi tra Acqui e Ovada. In quel caso, sarà sventato il piano di abbattimenti autorizzato dalla Regione Piemonte, che dovrebbe partire il 10 agosto. Loiero, la cui iniziativa è stata lodata da Vittorio Sgarbi, ha accolto l’appello di una cittadina di Cosenza e si è messo in contatto con il sindaco di Acqui Terme, il comune nel cui territorio i ’bambi’ sono in soprannumero. Un’iniziativa sottolineata con soddisfazione da Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, una delle personalità che si è battuta per salvare i caprioli. “Plaudo alla decisione del presidente della Calabria - afferma Sgarbi - regione per moltissimi aspetti più sfortunata e in difficoltà del Piemonte. Meglio in ogni caso il trasporto dei caprioli a moltissimi chilometri di distanza dal loro habitat d’origine che non una orrenda mattanza di innocenti. Quando esistono soluzioni pacifiche che rispettano la natura e l’ambiente, perchè volere a tutti i costi perseguire i modi piu\’ barbari, rudi, sanguinari?”. Contro l’abbattimento dei caprioli si schiera anche Franco Frattini, vicepresidente della Commissione Europea: “Sono sorpreso e sconcertato che la Regione Piemonte, in cui i Verdi partecipano al Governo, dopo avere molte volte invocato regole di difesa della fauna selvatica, disponga l’abbattimento di 600 caprioli, incluse femmine e piccoli, senza alcuna evidente attività di ricerca di soluzioni alternative”. A difesa dei ’bambi’ alessandrini s’è levata anche la voce del deputato dei Verdi Roberto Poletti: “E’ un dovere della presidente della Regione Piemonte - sostiene - fermare la mattanza dei cuccioli che stanno per essere uccisi nei boschi di Acqui Terme. Se per il 10 agosto non sarà stato fatto nulla per fermare la strage - conclude Poletti - attuerò un clamoroso atto di protesta in Parlamento”. “Sono sicuro - ha concluso - che il Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, che si è già mostrato interessato al problema, farà da mediatore per impedire la strage”.( Da Notiziedeiparchi).

Gianluca Congi

(Coordinatore c.Serv.Naz.Vigilanza Ambientale-Responsabile WWF Sila e Referente Lipu)


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