Eu-angélo!!! Buona-notizia...

IL SEGRETO DEL "SORRISO" DELLA "GIOCONDA"?! E’ NATO UN NUOVO ESSERE UMANO ... e voi che guardate NON SAPETE PIU’ ’LEGGERE’ NE’ IL VOLTO DELLE PERSONE NE’ IL VOSTRO CUORE!!!

"Amore è più forte di Morte / Passione più potente degli Inferi" (Cantico dei cantici: 8, 6-7, trad. di G. Garbini, Paideia 1992)
mercoledì 27 settembre 2006.
 

-  Ipotesi degli esperti dopo studio di 2 anni sul quadro.
-  È in ottimo stato, ancora mistero sulla tecnica delle sfumature

-  "Monna Lisa sorride per il figlio nato
-  ecco il segreto del dipinto di Leonardo"

-  "Il tipo di vestito non può essere che quello di una puerpera"

-  Dal 2004 esami in profondità: inciso prima il ritratto sul legno

di GIAMPIERO MARTINOTTI *

Gioconda (Ansa) - 8.1 Kb

Gioconda (Ansa)

PARIGI - Mona Lisa sorride perché ha appena avuto un figlio, il mistero del suo sorriso si nasconde dietro la condizione più naturale del mondo: la maternità. È la conclusione cui sono giunti i ricercatori del Centro nazionale delle ricerche canadese (Cnrc), che hanno analizzato la donna più famosa del mondo, la più corteggiata, discussa e interpretata, la più insensibile alle mode e al tempo: il sorriso più enigmatico della cultura occidentale apparterrebbe a una madre.

La radiografia tridimensionale dei ricercatori canadesi ci dà una nuova interpretazione della Gioconda e al tempo ci rassicura sullo stato di conservazione del quadro: il dipinto leonardiano sta bene, le sue condizioni di conservazione sono ottimali e consentiranno alle generazioni future di ammirarlo ancora.

Il nuovo check up cui è stato sottoposto il quadro di Leonardo è stato molto sofisticato. Conservata gelosamente sotto la sua teca blindata, la Gioconda viene estratta dal suo "rifugio" e controllata una notte all’anno.

Per i tecnici del Cnrc, il quadro è stato rimosso due volte, il 18 e 20 ottobre 2004. Grazie alle loro apparecchiature, i canadesi hanno potuto scannerizzare la Gioconda come non era mai stato fatto. In sedici ore di lavoro, nei sotterranei del Louvre, hanno sfruttato tutte le possibilità delle loro macchine che permettono di riprodurre immagini con una profondità di 10 micrometri, cioè un decimo del diametro di un capello.

Un lungo lavoro di analisi sulle immagini ha permesso di scoprire una vera sorpresa, rivelata ieri da Bruno Nottin, specialista del Centro di ricerca dei musei francesi. Gli strumenti canadesi consentono di vedere un particolare inedito: Mona Lisa è rivestita da un fine velo di mussolina, che all’epoca era portato dalle donne incinte o da quelle che avevano partorito da poco.

La vernice aveva finora nascosto questo dettaglio: "È una donna che ha appena avuto un figlio, si gira verso di noi e sorride leggermente", dice Nottin.

Lisa Gherardini sarebbe stata dunque raffigurata dopo aver messo al mondo il secondo dei suoi cinque figli. Secondo lo specialista transalpino, "non c’è nessun mistero nel quadro, come nel Da Vinci Code", ma il dipinto nasconde tutta la tecnica di Leonardo "e questo è il vero mistero che abbiamo scoperto".

Quanto allo stato del quadro, il verdetto è confortante: "I nostri risultati corroborano quelli degli studi precedenti. Nonostante sia crepato, lo strato di pittura propriamente detto aderisce bene al supporto di legno - ha detto John Taylor, coordinatore delle analisi - . Non abbiamo scoperto nessun segno di scollamento". L’analisi tridimensionale ha permesso di rivelare, dietro il dipinto, lo schizzo inciso sul legno da Leonardo: prima di dipingere il quadro ne aveva abbozzato la struttura.

E anche qui una sorpresa: Leonardo aveva pensato di dipingere Mona Lisa con una cuffia, poi le ha lasciato i capelli liberi, La Gioconda dovrebbe restare intatta ancora a lungo, se si continua a conservarla in condizioni ambientali controllate. E i ricercatori sono rassicuranti anche sull’incrinatura di dodici centimetri nella metà superiore del quadro, probabilmente causata dal ritiro della cornice originale e da una riparazione effettuata tra la metà del Settecento e i primi dell’Ottocento: "Sembra stabile e non si è aggravata nel corso del tempo". I segreti dello sfumato di Leonardo restano tuttavia inavvicinabili: "La superficie della Gioconda non rivela alcuna pennellata. Lo strato di pigmento è estremamente sottile e uniforme".

* la Repubblica, 27 settembre 2006


-  L’enigmatico sorriso appartiene a una donna che aveva appena partorito

-  Monna Lisa aveva avuto un bambino da poco

-  Un critico ha riesaminato il dipinto con raggi infrarossi: «c’è un velo di garza sull’abito. Lo portavano le neomamme» *

NEW YORK - L’enigmatico sorriso della Gioconda è quello di una donna che aveva da poco partorito: è quanto ha sostenuto uno storico dell’arte francese dopo che scienziati canadesi gli hanno consentito di esaminare il famoso dipinto di Leonardo con una tecnologia speciale a raggi infrarossi e a tre dimensioni. Bruo Mottin, del Centro per la ricerca e il restauro dei Musei di Francia, ha dichiarato che un attento esame del quadro ha rivelato che Monna Lisa indossa sull’abito un leggerissimo velo di garza. «Questo tipo di vestito di garza era tipico, nell’Italia del sedicesimo secolo, della donna incinta o che aveva appena partorito».

LA NASCITA DEL SECONDO FIGLIO - In una conferenza stampa a Ottawa, Mottin ha osservato che finora non era stato possibile vedere il velo perchè il quadro era stato giudicato «troppo scuro» e difficile da esaminare. «Possiamo però ora affermare che il dipinto di Leonardo fu commissionato per celebrare la nascita del secondo figlio della Gioconda, il che ci aiuta a datarlo con più precisione a circa il 1503», ha detto lo studioso. La giovane donna al centro di secoli di illazioni è identificata come Monna Lisa Gherardini, la moglie del mercante fiorentino Francesco del Giocondo, da cui ebbe cinque figli. Mottin ha anche rivelato che, contrariamente a quanto appare a occhio nudo, la Gioconda non aveva i capelli sciolti sullespalle ma portava un berrettino in testa da cui uscivano solo alcuni riccioli: «Finora i capelli sciolti di Monna Lisa avevano sorpreso gli esperti -ha spiegato - perché li portavano così solo le ragazze molto giovani o le donne di malaffare».

IL QUADRO E’ IN BUONE CONDIZIONI - Gli esperti canadesi hanno trovato il capolavoro di Leonardo sostanzialmente in buona forma malgrado i suoi 500 anni. Su richiesta del Centro di ricerca e restauro dei musei di Francia, più di un anno fa gli esperti del Consiglio nazionale delle ricerche del Canada (Cnrc) si erano recati al Louvre di Parigi per studiare il quadro utilizzando una tecnica di digitalizzazione dell’immagine in formato tridimensionale sulla base dei dati raccolti in 16 ore di scannerizzazione dell’opera.

* Corriere della Sera, 27 settembre 2006


GIOCONDA Musée Condé di Chantilly. - 11.3 Kb

GIOCONDA Musée Condé di Chantilly.


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