GRECIA: EU-ROPA!!!

Cyber-terra e democrazia. Quale governo per Internet? A Vouliagmeni (Atene), il Forum mondiale. Linee politiche (economiche e ’teologiche’) a confronto: il regno di un "Grande Fratello" o il regno del "Padre Nostro"?

mercoledì 1 novembre 2006.
 
[...] un appuntamento storico per la rete sia per ampiezza di partecipanti che di tematiche in discussione. Patrocinato dalle Nazioni unite, il Forum riunisce infatti i rappresentanti di 90 paesi, di aziende che operano nella Rete (Yahoo!, Google, Microsoft ecc), di istituti internazionali (Ue, Consiglio d’Europa, Ocse), di organizzazioni in difesa dei diritti umani (Amnesty International) [...]

AL VIA AD ATENE IL FORUM MONDIALE SU INTERNET *

ATENE - E’ iniziato stamane a Vouliagmeni, una località a 30 chilometri da Atene, il primo ’Forum mondiale sul governo di Internet’ (Fgi), un appuntamento storico per la rete sia per ampiezza di partecipanti che di tematiche in discussione. Patrocinato dalle Nazioni unite, il Forum riunisce infatti i rappresentanti di 90 paesi, di aziende che operano nella Rete (Yahoo!, Google, Microsoft ecc), di istituti internazionali (Ue, Consiglio d’Europa, Ocse), di organizzazioni in difesa dei diritti umani (Amnesty International). Milleduecento persone che per quattro giorni si confronteranno su tematiche come la cybercriminalità, la lotta allo spam, la libertà di espressione sulla Rete, l’accesso a Internet, la censura ecc.

E’ la prima volta, dopo l’ultimo Vertice mondiale sulla società dell’informazione, lo scorso anno a Tunisi, che istituzioni internazionali, rappresentanti del settore privato e della società si parleranno su un piano di parità. I lavori sono stati aperti dal premier greco, Kostas Karamanlis, che ha definito Internet una delle sfide più importanti dei nostri tempi e si è detto orgoglioso perché il primo tentativo per rendere la rete più accessibile a tutti, si svolge in Grecia. Il Ministro per i Trasporti, Michalis Liapis, ha dichiarato che obiettivo del Forum, che da ora in poi si svolgerà ogni anno, è di promuovere e facilitare il dialogo multilaterale e la formazione di un organismo non governativo, che controlli, il funzionamento di Internet.

* www.ansa.it/opencms/export/main/visualizza_fdg.html_2022376702.html


Governance di Internet, prove di democrazia elettronica*

Alla fine del mese di ottobre, su iniziativa del Segretario Generale delle Nazioni Unite a seguito del Summit mondiale sulla Società dell’Informazione di Tunisi (Wsis), si svolgerà ad Atene la prima riunione del Forum sulla Governance di Internet.

"Governance" sembra un parolone vuoto ma significa un sistema di governo, meglio ancora di regole costituenti se non addirittura costituzionali, che ricerchi attivamente il concreto coinvolgimento dei cittadini.

I temi in discussione saranno quattro: libertà di espressione, sicurezza, rispetto delle diversità e accesso per tutti.

Proprio oggi la Commissione europea ha accolto positivamente la decisione del Governo americano di rendere indipendente entro il 2009 l’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), la società Usa che gestisce i domini Internet.

Sembra una questione strettamente tecnica, ma è diventata politica. Perchè nonostante nel frattempo Internet sia diventata internazionale e di tutto il mondo, l’Icann - che è nato per controllare gli indirizzi Internet con il suffisso ’.com’ - dipende ancora dal Dipartimento del commercio statunitense, cioè il governo Usa.

Che solo venerdì scorso - in occasione del rinnovo del contratto - ha annunciato che allenterà la presa sulla società (niente più rapporti semestrali), mantenendone il controllo per altri tre anni con l’idea di mollarla completamente entro il 2009.

Un comunicato della Commissione Ue diffuso oggi spiega che con questo accordo Icann potrà scegliere in autonomia i temi su cui lavorare.

«Sono soddisfatta della volontà dichiarata dal Governo Usa di concedere maggiore autonomia alla Icann e di porre fine al monitoraggio della gestione giornaliera di Internet nei prossimi tre anni», ha commentato la Commissaria Ue alla Società dell’informazione e i media, Viviane Reding. «Questo è un passo molto importante verso una gestione completamente privata di Interent», ha proseguito, sottolineando che Bruxelles lavora a questo obiettivo con le varie amministrazioni americane dal 1998. «La Commissione europea seguirà da vicino la transizione della Icann verso la piena indipendenza nei prossimi tre anni», ha concluso la Reding, per assicurarsi che essa verrà realizzata in modo «trasparente» e nell’interesse di tutti.

Ma cosa cambia x gli utenti di Internet con l’annuncio che l’Icann non sarà piu’ supervisionata dal governo Usa entro il 2009? Quali sono le ricadute economiche e sulla libertà dei cittadini digitali?

1) La ricaduta riguarda la salvaguardia del concetto di Neutralità della Rete, in cui tutte le informazioni sono cieche e indistinguibili e per questo hanno uguale priorità e non vengono selezionate da un Grande Fratello che controlla i contenuti: deve continuare a esistere una sola Internet e va colmato il divario (cosiddetto digital divide) tra chi a questa unica grande Rete ha l’accesso e chi no.

Perché Internet è un Bene Comune, è di tutti noi.

Sarebbe ingiusto e pericoloso se si creasse una corsia preferenziale per gli utenti paganti.

In questo senso la ricaduta è economica.

(Per quanto riguarda il costo di registrazione dei domini Internet, non cambierà invece gran che).

2) Ma la ricaduta riguarda anche e soprattutto la salvaguardia della libertà sulla Rete: perché contro la Neutralità di Internet ci sono tutte le dittature, prime fra tutte la Cina, che solo l’anno scorso ha fatto chiudere 12.500 blog e continua a imprigionare i cyberdissidenti.

Per questo è importante che l’organo di governo dei protocolli e dei domini che dispone gli accessi a Internet resti una realtà indipendente non governativa.

L’Onu si era proposta come alternativa: ma è una realtà burocratica che non è in grado di prendere decisioni rapide, mentre Internet - si sa - richiede innovazione continua e grande velocità e flessibilità.

Per questo ad Atene dal 30 ottobre al 3 novembre si terrà il Forum sulla Governance di Internet, fortemente sostenuto dall’Unione europea, che è il risultato di un lungo lavoro internazionale iniziato a Ginevra e continuato poi a Tunisi l’anno scorso.

E per questo l’Italia ha costituito il Comitato sul futuro di Internet composto da otto fra i massimi esperti italiani coordinati dal prof. Stefano Rodotà, che aiuteranno il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais a presentare le linee guida sulle tematiche di Internet di cui si parlerà ad Atene.

Sul sito del ministero, chiunque sia interessato al futuro della rete può partecipare via Internet ad una delle prime consultazioni pubbliche online varate dal Governo italiano. Dimostrazione che la democrazia elettronica, come la libertà, è questo: partecipazione.

Infatti per coinvolgere la società civile con una consultazione pubblica, il ministro Nicolais ha convocato e presiederà un’assise che si svolgerà a Roma il 12 ottobre, dalle ore 10 alle 17.30, presso la Sala delle Conferenze del Garante per la protezione dei dati personali a Piazza di Monte Citorio, 123 A. La partecipazione all’evento è aperta a tutti i cittadini ed ai rappresentanti delle organizzazioni italiane interessate ai temi in discussione, nei limiti della capienza della sala. Già a partire dal 1 ottobre è possibile registrarsi anticipatamente online sul sito Internet del Ministro. Ma per assicurare comunque a tutti la possibilità di contribuire al dibattito, sempre a partire dal 1 ottobre alle ore 12, è aperta sullo stesso sito una consultazione pubblica virtuale. E per chi non riuscisse a partecipare attivamente, i lavori dell’assise del 12 ottobre saranno comunque visionabili, perchè trasmessi in diretta video streaming. Su Internet.

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* WEB NOTES di Anna Masera www.lastampa.it/masera/ -2/10/2006


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