Venghino, signori venghino!. Mai frase più semplice può rappresentare al meglio la situazione politica italiana. Una situazione a dir poco circense. Il ministro Mastella prima libera i carcerati con l’indulto e poi, quando questi “riprendono l’attività” criminale, vuole mandare l’esercito. Si fa la finanziaria stravolgendo la teoria del “chi più inquina, più paga”, ma non si considera che ognuno vuole acquistare l’auto che più lo soddisfa.
Infatti, invece di abolire il bollo, ed adeguarsi così sulla linea di molti altri Paesi dell’UE, si creano esenzioni e sovrattasse sempre più complesse. Guardando l’attuale manovra finanziaria per quanto riguarda la situazione automobilistica, in via di approvazione entro dicembre 2006, c’è infatti da uscirne pazzi.
Partendo dal presupposto che ognuno è libero di acquistare l’auto che più gli piace, è sicuramente giusto tassare i modelli che più inquinano, ma la tassazione va fatta secondo parametri che siano il più possibile oggettivi. Non c’è cosa più sbagliata far pagare il superbollo su autovetture che superano i 26 quintali di peso: il ministro Padoa Schioppa e il Premier non si sono degnati di considerare che, in tale categoria di peso, rientrano veicoli che non solo appannaggio di persone di classe ricca, ma anche di comuni mortali che possono permettersi, al massimo, una Kia Carnival (che costa solo 21.000 euro) o una Renault Espace.
Queste sono solo due delle tante automobili che rientrano nel giro “superbollo”, eppure sono macchine che di certo non si possono considerare beni di lusso. Non si può sbandierare l’ideologia marinaia di “salvaguardia dell’ambiente” colpendo una larga fetta di automobilisti. Per lo meno colpendo anche quelle persone che, con una spesa non esosa, riescono a permettersi un’auto che, di certo, per ricchi non è.
Stando così le cose, con l’attuale finanziaria ci guadagna chi rottama una vecchia automobile, permutando però una Euro 1 oppure una non catalitica, a patto che questa non superi la fatidica soglia dei 140 g di anidride carbonica d’emissioni e che non abbia un peso superiore ai 2600 kg. Tuttavia c’è da considerare che lo “sconto” che si ha non pagando il bollo per tre anni si aggira complessivamente intorno ai 600 euro, cioè neanche il 3% del prezzo di listino di una automobile. Ciò vale per le auto oltre 1.3 litri di cilindrata. Per le auto inferiori a tale valore, lo sconto complessivo non supera il 4%. Pochino, no?
Ci guadagna anche ci compra un’auto a metano, o chi la trasforma a metano o gpl, anche se con eccezioni che fanno rabbrividire.
Ci perde, invece, chi non ha un’auto Euro 4. Infatti gli importi base del bollo per le vetture, a partire da gennaio 2007, non sono più fissi, ma vanno ponderati in base alla quantità di emissioni del mezzo: attualmente, l’importo base attuale è di 2,58 euro/kW (ma si ricorda che in alcune regioni, come la Calabria, si arriva a toccare i 2,84 euro/kW), che verrà mantenuto solo per le auto Euro 4. Chi possiede una Euro 3 si vedrà addebitato un importo maggiorato di circa il 5% (2,70 euro), che sale a circa 8% per chi possiede una Euro 2 (2,80 euro), transitando per un aumento del 12,3% per i possessori di Euro 1, ovvero 2,90 euro, fino a raggiungere la soglia record di 3 euro(16% circa in più) per chi possiede un auto non catalitica. E nel meridione sono in molti. Cari amici calabresi, se i vostri nonni usano una vecchia auto per recarsi in campagna, sarà bene informarli dell’aumento, in modo da poter ridimensionare le piantagioni.
Come detto precedentemente, ci perde chi possiede una “SUV”, ovvero quelle auto con massa superiore ai 2600 kg che pagheranno una sovrattassa di 2 euro per ogni kW oltre il “normale” bollo, ma ci perde anche chi ha un “vecchio diesel” non catalizzato. Torna infatti prepotentemente il superbollo abolito nel 2005: si pagheranno 6,63 euro per ogni kW di potenza, ai quali vanno aggiunti i famosi 2 euro in più per ogni kW se superano il peso fatidico di 2600 kg, arrivando a toccare la cifra esorbitante di 11,63 euro (non considerando gli importi maggiorati regionalmente, come in Calabria) per ogni kW di potenza.
Insomma, chi ha fatto questa finanziaria, si è basato sul principio di dare una bastonata a molti ed una carota a pochi. Nel grande circo della politica, nel festival di chi le spara più grosse, nel girone dantesco dei bagni parlamentari, sono entrati tutti gli italiani: non bisogna spingere troppo, c’è spazio per tutti. Stavolta, purtroppo, i posti non sono limitati.
Mauro Diana.
BOLLO AUTO CAMBIA ANCORA, SGRAVI PER OVER-75 (ANSA)
ROMA - Bollo auto, si cambia ancora. E forse non è nemmeno l’ ultima modifica. Per ora niente più sovrattassa sui Suv: arriva un super-bollo che riguarderà tutte le auto di grossa cilindrata, compresi i gipponi. Ma non è l’unica novità della Finanziaria arrivata oggi: si alza la soglia di esenzione dalle tasse per gli over-75. E ancora: il governo ha rivisto di nuovo la rimodulazione Irpef, confermando che sotto i 40.000 euro nessuno ci perderà. L’ emendamento però non è ancora arrivato e la maggioranza spinge per ulteriori modifiche, in particolare sul superbollo. Potrebbe essere alzata la soglia che aumenta la tassa sopra i 100kw. "Il governo è aperto alle modifiche - ha detto il sottosegretario alle Finanze, Alfiero Grandi - La soglia di 100 kw non è la linea Maginot". E’ invece stato presentato l’emendamento che ridisegna il patto di stabilità interno e che conferma un impatto sui Comuni della Finanziaria di 1,5 miliardi di euro, meno gravoso dei 2,8 miliardi ipotizzati in un primo tempo. A far discutere è soprattutto il nuovo ritocco sul bollo. Il primo tra i commenti arrivati è quello del presidente di Confindustria (nonché al vertice di Fiat e Ferrari), Luca Cordero di Montezemolo: "Ce n’é una ogni ora. Aspetto che si capisca qualcosa". Sui bolli è l’ennesimo cambiamento da parte del governo che prima aveva lanciato il bollo gratis per le nuove auto e le nuove moto non inquinanti e aveva messo una sovrattassa per i Suv; poi aveva deciso di impiegare in altro modo quelle risorse, tornando indietro sull’esenzione (che però ancora compare nelle pubblicità delle case automobilistiche). E ora cambia invece la sovrattassa che non riguarderà solo i Suv ma tutte le auto sopra i 100 kilowatt. Ecco le novità di oggi.
SUPERBOLLO PER AUTO DI GRANDE CILINDRATA. Le uniche auto che non avranno rincari saranno le euro 4 fino a 100 kw: pagheranno 2,58 euro a kw. Il bollo poi sale per le auto più inquinanti, con un ulteriore rincaro per le auto sopra i 100 kw che pagheranno, oltre questa soglia, 1,3-1,5 euro in più per chilovattore. Ad esempio, una euro 3 pagherà 2,70 euro fino a 100 kw e 4,05 euro per kw sopra questa soglia. Le più tartassate saranno le vetture Euro 0: 3,00 euro sotto i 100 kw, e poi 4,5 euro per kw sopra questa soglia. Ma altre modifiche potrebbero arrivare, alzando ora la linea di aggravio fissata oltre i 100 kw.
SALE NO TAX AREA PER OVER-75. Il rincaro dei bolli servirà a finanziare sgravi per i pensionati ultrasettantacinquenni. Per loro sarà previsto un ulteriore ampliamento della fascia di reddito esente, dalle tasse da 7.500 a 7.750 euro. E questo avrà un effetto di alleggerimento anche per i pensionati dei scaglioni di reddito successivi.
IRPEF, ALIQUOTE NON SI TOCCANO. Resterebbero come punto fermo anche gli scaglioni di reddito previsti nell’emendamento del governo e dunque la maggioranza dovrebbe ritirare le proprie proposte di modifica che chiedevano un’aliquota al 45% per i redditi più alti. "Non sono state ritoccate né le aliquote, né gli scaglioni - ha spiegato Visco - perché spostare un solo euro può avere effetti enormi. Abbiamo agito su detrazioni e assegni familiari". Di fatto le detrazioni, già aumentate, saranno ritoccate all’ insù per i redditi tra i 23.000 e i 28.000 euro (con un incremento tra 10 e 40 euro) per evitare ’scalini fiscali’ che penalizzavano i lavoratori dipendenti di questa fascia di reddito.
VIA AUTOMATISMI PER COMPENSAZIONE IVA: Non ci saranno più automatismi nelle compensazioni dell’ Iva: i contribuenti che utilizzano i versamenti on line (cioé tutti coloro che hanno la partita Iva) dovranno presentare una richiesta preventiva sei giorni prima del versamento con compensazione. La richiesta va presentata entro il 10 del mese per i versamenti che si effettuano il 16. Varrà il silenzio assenso ma l’ Agenzia delle Entrate potrà negare l’ autorizzazione: lo farà per i contribuenti che nel passato hanno già vantato crediti inesistenti, costringendo poi il fisco a richiedere il pagamento dovuto con una procedura costosa e inviando una cartella esattoriale.
PESO MANOVRA SU COMUNI SCENDE A 1,5 MLD. Per i Comuni "si riducono i margini di incertezze". Questo, secondo il sottosegretario all’Economia Nicola Sartor, il senso dell’emendamento del governo alla Finanziaria arrivato oggi in commissione Bilancio alla Camera. L’intervento diretto a carico dei Comuni, dunque, si conferma a 1,5 miliardi di euro per il 2007. Viene recepita la richiesta degli enti locali che hanno chiesto l’inclusione nelle regole del patto di stabilità interno delle spese in conti capitale cofinanziate dalla Ue e dalle quote di parte nazionale e delle spese per interventi correlati alla legge obiettivo senza alcuna modifica per i saldi di finanzia pubblica.
COMPARTECIPAZIONE REGIONI ACCISA GASOLIO. Un emendamento in questo senso sta per essere presentato dal governo alla Finanziaria, secondo quanto ha preannunciato Sartor.