MALA-SANITA’

Calabria, maxi-sprechi sanità

Apparecchi mai usati, 16 milioni di danni
domenica 9 luglio 2006.
 

Almeno 16 milioni di euro sono stati letteralmente bruciati per acquistare apparecchiature mediche mai usate. Accade in Calabria dove la Guardia di Finanza ha scoperto la maxi-truffa messa in atto da un centinaio di persone tra cui operatori sanitari, funzionari delle Asl e della Regione. L’organizzazione criminale ha in pratica rubato parte dei fondi nazionali destinati allo screening sui tumori femminili in Calabria.

L’organizzazione ha utilizzato i fondi di una campagna nazionale anti-tumore destinati alla Regione Calabria senza mettere in atto nessuna azione a favore degli utenti. L’obiettivo del programma era di avviare tutta la popolazione femminile calabrese, compresa tra i 50 ed i 69 anni, all’esecuzione biennale di un esame di mammografico, nonché sottoporre a pap test tutte le donne di età compresa tra i 25 ed i 64 anni residenti in Calabria. E’ accaduto però che sono state acquistate delle apparecchiature costose e destinate agli esami di secondo livello senza però aver avviato alcun tipo di campagna informativa e pubblicitaria e senza aver realizzato gli accertamenti clinici di primo livello.

Così, secondo le accuse, gran parte dei fondi sono stati rastrellati dagli indagati. Tra le persone coinvolte risultano molti impiegati delle Asl, amministratori e funzionari delle aziende sanitarie. Nonché operatori sanitari e funzionari della Regione Calabria.

(www.tgcom.it)


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