Laboratorio di giornalismo

di Pietro Francesco Dettori - Reality show: la vita in diretta dei sepolcri imbiancati

venerdì 10 marzo 2006.
 

Reality show

La vita in diretta dei sepolcri imbiancati

Il problema è: perché ce li fanno vedere? Solamente perché ci piacciono e quindi fanno ascolti? O forse perché cercano di farci pensare qualcosa cui un po’ cominciamo a credere? Ad esempio che le star della tv sono come noi e quindi che tutti alla fin fine lo possiamo essere. Basta crederci...Magari nel nostro piccolo, ma lo possiamo essere. E come faccio ad essere visto come un divo nel mio piccolo, nel mio gruppo? Per fortuna la tv ci viene in aiuto...Basta che ti compri un certo prodotto, un certo capo di abbigliamento o assumi un certo modo di ragionare e tutti saranno ai tuoi piedi. Come in un trono potrai scegliere chi sottomettere, chi escludere, chi proteggere: sei al centro di tutto. Devi solo uniformarti. Non è difficile, anzi sicuramente piacevole. Non devi neppure pensare: è un prerequisito. Come in uno stato di incoscienza, non devi sforzarti: devi proprio lasciarti andare. Anziché leggere o informarti, quindi sforzarti, in qualche modo per capire come e se ti stanno usando, preferisci farti usare, farti smembrare. Però con l’ anestesia, dove l’anestetico è quello specchio deformante della società chiamato Televisione. Quindi preferisci stare seduto davanti alla Tv per carpire a un paio di analfabeti ben agghindati il segreto del loro successo. Ma quale successo? Diventare un manichino per stilisti di mezza tacca è successo? Soprattutto essere strumento di un potere che manco comprendono, che mira a farci diventare tutti degli zombie ben vestiti e dal bell’aspetto, sempre consenzienti e votati all’apparenza è successo? Essere degli apatici è successo? Avere successo è successo?

Pietro Francesco Dettori

Bologna


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