ANSA: 12.05.2007- 15:36
RIFIUTI: SCONTRI A SERRE TRA POLIZIA E MANIFESTANTI *
NAPOLI - Scontri si sono verificati questa mattina a Serre, nel Salernitano, quando le forze dell’ordine hanno sfondato il blocco costituito dai manifestanti per impedire l’accesso nell’area dove dovrà essere realizzata una delle quattro discariche indicate nel decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri per fronteggiare la grave emergenza rifiuti in Campania.
Tre persone sono rimaste contuse e sono state trasportate all’ospedale di Eboli. La tensione nel sito è altissima. I militari del Genio hanno già avviato i lavori di sbancamento e pulizia all’interno della cava di Valle dei Mulini. Il presidente della commissione Ambiente del Senato, Tommaso Sodano, presente sul posto, è entrato nel cantiere ed ha chiesto la sospensione dei lavori.
Lo stesso Sodano denuncia che sarebbero stati violati i patti: era stato infatti "comunicato davanti a mille persone" che fino alle 12 non ci sarebbero state "violenze, forzature, visto che é questa la rassicurazione che ho avuto dal ministero dell’Interno e dal prefetto". "Si sta scegliendo la strada peggiore - conclude Sodano - sappia, il Governo, che avrà bisogno del Parlamento per la conversione del decreto. Se questo é il clima sarà difficile".
COMUNE SEQUESTRA CAVA
I vigili urbani di Serre hanno apposto i sigilli all’area della cava di Valle della Masseria. All’interno dell’area ci sono ancora pero’ i mezzi dell’Esercito che erano giunti in mattinata per procedere alle opere di sbancamento. A quanto si apprende, il provvedimento e’ stato adottato perche’ mancherebbero le indicazioni dei responsabili del cantiere. L’apposizione dei sigilli e’ stata salutata con un lungo applauso da parte dei presenti.
I CONTUSI RACCONTANO,NOI TRATTATI COME BESTIE
"Ci hanno trattati come bestie". Parla Ada Cicatelli, 59 anni, insegnante di Serre, ricoverata da questa mattina nell’ospedale di Eboli (Salerno) in seguito ai tafferugli scoppiati tra i manifestanti e le forze dell’ordine davanti alla discarica di Serre. "Eravamo un’ottantina, quando ci hanno caricati, all’improvviso - prosegue la donna - E’ stata l’esperienza più orribile della mia vita". Al momento dei tafferugli, Ada Cicatelli era in compagnia del marito, Baldassarre Chiaviello, presidente del movimento ’Serre per la vita’ e preside del Liceo Scientifico di Eboli, e della figlia Angela. "All’improvviso ho visto mio marito che veniva scagliato a terra, mentre a pochi centimetri di distanza passava un mezzo del genio militare. Allora ho cominciato a gridare, ho sentito una fitta al cuore e sono svenuta". "Sono rimasta per terra per oltre un’ora - denuncia Ada Cicatelli - assistita solo dagli addetti della Croce Rossa, in attesa dell’ambulanza. E come me, hanno dovuto attendere anche gli altri feriti. Neppure gli animali vengono trattati così". "Siamo stati sbalzati via come fuscelli - aggiunge Baldassarre Chiaviello, presidente del Comitato ’Serre per la Vita’, medicato sul posto dagli addetti della Croce Rossa per varie contusioni - E’ stato assurdo. Non mi hanno dato neppure il tempo di aprire bocca che mi sono ritrovato a terra, mentre un camion del genio militare mi sfiorava. Ci avevano promesso che non sarebbero entrati nella cava prima di mezzogiorno, prima cioé dell’incontro tra il prefetto di Napoli Alessandro Pansa e il senatore Tommaso Sodano. Siamo stati traditi".
AMATO, NON CARICHE MA SPINTE
"Ho parlato con il capo della Polizia di quanto accaduto stamattina a Serre: mi ha riferito che ci sono stati spintonamenti ma non cariche" da parte della polizia verso i dimostranti. Lo ha detto il ministro dell’ Interno, Giuliano Amato, a margine della riunione del G6 a Venezia.
TRA NAPOLI E PROVINCIA SEMPRE PIU’ CUMULI IN FIAMME
Sempre più rifiuti in fiamme, a Napoli come in provincia. La scorsa notte i Vigili del fuoco hanno effettuato oltre 80 interventi; molte le segnalazioni già a partire dalle prime ore di oggi. La provincia, Afragola, Casoria, tutta l’area vesuviana, continua a mantenere il primato, ma aumentano anche gli incendi a cassonetti e cumuli a Napoli, soprattutto nel centro storico della città.
*ANSA » 2007-05-12 15:36
Vicino a Serre, Salerno, ci sono lontre e aironi e acque pure. Posto ideale per una mega discarica con topi di fogna. Gli abitanti protestano, ma non dovrebbero. Anche loro vanno omologati alla m..da. Chi credono di essere?
Per risolvere l’annoso problema delle discariche ci sono però due soluzioni. La prima è di lasciare i rifiuti dove si trovano: nelle città. Tra Pm 10, escrementi di cane (e anche umani) e spazzatura urbana di ogni tipo nessuno se accorgerà. Chi nota infatti il puzzo delle città? Una discarica in Piazza del Duomo a Milano o in Piazza Venezia a Roma passerebbe inosservata.
Altra soluzione: la Cina. Da quel lontano e immenso Paese arrivano ogni giorno bastimenti pieni. Tornano vuoti. Vanno riempiti di rifiuti. Si paga qualcosa alla Cina che ci guadagna. A noi costerebbe meno della costruzione di depuratori e megadiscariche. Con beneficio delle aziende e dell’occupazione e del commercio con l’estero.
Leggiamo la lettera di Martino e visitiamo l’Oasi Faunistica di Persano finché siamo tempo. *
“ Caro Beppe Grillo,
sono un ragazzo che vive a Serre. La mia comunità sta vivendo un incubo da circa due mesi, da quando Bertolaso, l’attuale commissario dell’emergenza rifiuti, ha individuato a Serre una cava di argilla di estensione pari a 60.000 mq per un’altezza di 25 metri, dove ha deciso di impiantare una megadiscarica regionale, per risolvere l’emergenza rifiuti! Una bella idea? Non credo proprio! Anche un bambino saprebbe riconoscere una st...zata così grande! Perchè?
Forse perchè questa megadiscarica regionale sorgerà nell’Oasi Faunistica di Persano (DPGR 4060/1976) dove vivono molti animali in via di estinzione, come la lontra, molte specie di uccelli tra cui l’airone ed è un punto di sosta molto importante per le rotte migratorie degli uccelli!
La discarica sarà a 400 metri dal Fiume Sele, che irriga tutta la piana del Sele, che sarebbe la zona agricola più produttiva di tutta la Campania, questa discarica metterebbe in ginocchio l’economia di tutta una provincia!
A pochi metri dal sito l’acquedotto pugliese preleva l’acqua potabile per le case dei pugliesi, credo che se mettono una discarica vicino al Sele i pugliesi berranno spazzatura!
Una considerazione che faccio é questa: perché dopo 15 anni di emergenza rifiuti i politici non hanno mosso un dito? E perché deve pagare sempre la provincia di Salerno (che sta diventando la pattumiera della Campania)? E perché deve pagare sempre Serre con la presenza già di tre discariche?
La risposta di questi signori (tra cui anche la Lega ambiente e la Cgil) è: “Meglio uccidere un paesino che una grande città!”
Comunque Beppe aiutaci tu! Io non so a chi rivolgermi.”
Martino
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* BLOG DI BEPPE GRILLO, 16.02.2007
GRANDE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA A SALERNO
GIOVEDI 25 GENNAIO 2007: NO ALLA MEGADISCARICA DI SERRE
Comune di Serre (SA)
Comitato "Serre per la vita" -Serre- (SA)
NO ALLA MEGADISCARICA DI SERRE
GIOVEDI 25 GENNAIO 2007 GRANDE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA A SALERNO
ORE 9.00 PIAZZA FERROVIA
AIUTACI A SALVARE L’OASI DI PERSANO ED IL SELE
NO ALLA VALLE DEI VELENI
LA NOSTA VALLE E’ LA VOSTRA VALLE
IL NOSTRO SELE E’ IL VOSTRO FIUME
PARTECIPA : nessuno puo’ salvarsi da solo
SERRE HA PAURA *
Da questa notte oltre 400 cittadini, riparati all’interno di autovetture e di ruolottes, stanno presidiando la zona di Serre dove il commissario Guido Bertolaso ha intenzione di realizzare la nuova discarica regionale. Per la mattinata di domani potrebbe arrivare un contingente di agenti di Polizia in tenuta anti sommossa per consentire ai tecnici del commissariato l’accesso nell’area. Da Serre, intanto, arriva un appello anche al consiglio regionale che da domani comincerà la sua seduta fiume dedicata all’approvazione della nuova legge regionale sui rifiuti. Stringere i tempi e soprattutto chiedere al commissariato per l’emergenza rifiuti un nuovo rinvio in attesa di conoscere le decisioni definitive sulla gestione del sistema rifiuti in tutta la Regione Campania. Intanto ieri ennesima manifestazione di protesta da parte dei cittadini di Serre per difendere l’Oasi Naturale del WWF.
redazione, 19/02/2007
RIFIUTI: PECORARO SALVA SERRE *
E’ stato l’intervento del Ministro per l’Ambiente Alfonso Pecoraro a scongiurare, almeno per il momento, l’intervento delle forze dell’ordine nei pressi del sito di Serre dove continua, 24 su 24, il presidio da parte dei cittadini e degli amministratori locali, per impedire l’accesso dei tecnici del commissario Guido Bertolaso, inviati per effettuare i primi sopralluoghi per l’apertura della nuova discarica regionale. Pecoraro, nel tardo pomeriggio di ieri, ha inviato una dura lettera direttamente al Presidente del consiglio dei Ministri Romano Prodi, nella quale veniva chiesto l’immediata revoca della decisione di realizzare nel comune di Serre, a poche centinaia di metri dall’Oasi del Wwf di Persano, una discarica che avrebbe compromesso la qualità ambientale dell’intera zona. Una lettera cui ha fatto seguito, nel giro di poche ore, anche un colloquio telefonico tra il ministro per l’ambiente e quello degli Interni Giuliano Amato, che, nel pomeriggio aveva già allertato la Prefettura di Salerno, per un intervento nei pressi del sito di Serre, con l’ausilio di oltre 300 agenti, tutt’ora presenti tra Paestum e Battipaglia, pronti ad intervenire anche con la forza se necessario. La telefonata, almeno per il momento, ha scongiurato anche l’ipotesi dell’uso della forza. Intanto, sul fronte politico, in giornata il presidente della Provincia consegnerà, direttamente nelle mani del commissario per l’emergenza rifiuti Guido Bertolaso, un documento nel quale sono indicati i nomi di 4 località della provincia, alternativi a quello di Serre, per la realizzazione della nuova discarica. Una assunzione di responsabilità da parte dell’amministrazione provinciale, anche se per il momento vige il più assoluto riserbo sui nomi delle nuove località scelte da Villani.
redazione, 20/02/2007
* TV OGGI SALERNO - ATTUALITA’
La decisione dopo una difficile riunione con il ministro dell’Ambiente Pecoraro. Il delicato incarico affidato al direttore generale del ministero Mascazzini
Emergenza rifiuti, Bertolaso si dimette scelto nuovo commissario per la Campania *
ROMA - Il commissario per l’emergenza rifiuti in Campania, il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, si è dimesso dall’incarico. La decisione sarebbe stata presa al termine di un incontro a Palazzo Chigi con il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Il sostituto, su indicazione del ministro, sarebbe stato individuato nella figura del direttore generale del ministero dell’Ambiente, Gianfranco Mascazzini.
Nel corso della riunione si è parlato anche della decisione di aprire una discarica nei pressi dell’oasi del Wwf a Serre di Persano, in provincia di Salerno. "Una scelta che non condivido, spero che la notte porti buon consiglio", ha detto Pecoraro Scanio uscendo da Palazzo Chigi. "E’ stata una riunione abbastanza intensa - ha ammesso il leader dei Verdi - domani valuteremo in Consiglio dei ministri, ovviamente i poteri ce li hanno il presidente del Consiglio e il commissario straordinario".
Proprio oggi la situazione dei rifiuti in Campania era stata oggetto di un nuovo allarmato appello del presidente della Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti, Roberto Barbieri. "In Campania siamo di fronte ad una situazione di grave e seria emergenza, che impone di provare a dare una risposta rapida", aveva detto il parlamentare al termine delle audizioni, svoltesi per due giorni nella sede della Prefettura di Napoli, cui hanno preso parte istituzioni locali e magistrati.
"Centinaia di migliaia di tonnellate di spazzatura sono in attesa di essere smaltite e la Campania rischia di diventare una discarica a cielo aperto", aveva denunciato ancora Barbieri rinnovando la fiducia nell’operato di Bertolaso, osservando però che la situazione "può essere risolvibile e la soluzione può essere rappresentata dalla provincializzazione del sistema". "C’è bisogno di una rete di impianti - aveva spiegato ancora il presidente della Commissione - che siano il più vicino possibile a dove si producono i rifiuti".
* la Repubblica, 6 marzo 2007
Ieri le dimissioni, oggi la riconferma da parte di palazzo Chigi. Messo a punto piano discarica per i problemi del periodo estivo
Emergenza rifiuti in Campania il governo conferma Bertolaso *
ROMA - Il Consiglio dei ministri ha confermato Guido Bertolaso come commissario straordinario dell’emergenza rifiuti in Campania". Lo ha comunicato il sottosegretario Enrico Letta al termine del consiglio, aggiungendo che è stato messo a punto anche un piano per il conferimento a discarica dei rifiuti in vista dell’emergenza che ci si attende per l’estate.
La decisione giunge dopo che Bertolaso aveva rassegnato le dimissioni dall’incarico al termine di un incontro a Palazzo Chigi con il ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio. E aveva specificando: "Come servitore dello Stato non sarò certo io a creare dei problemi, anzi. Mi adeguerò alle decisioni che vorrà prendere il Governo".
* la Repubblica, 7 marzo 2007
I risultati dei prelievi a Chiaiano. I carotaggi hanno riscontrato
che la pietra lavica garantisce l’impermeabilità
Napoli, dalle analisi ok alla discarica
Domani la decisione di De Gennaro
di DARIO DEL PORTO *
NAPOLI - Si va verso il via libera per Chiaiano: sarà una settimana decisiva, quella che comincia oggi, sul fronte dell’emergenza rifiuti in Campania. È imminente l’apertura della discarica di Savignano Irpino, in provincia di Avellino: l’ultimo collaudo è in programma per domani pomeriggio, poi il sito potrebbe entrare in funzione e affiancarsi alla discarica di Serre, l’unica attualmente operativa.
E già domani potrebbe sbloccarsi il nodo-Chiaiano: i carotaggi eseguiti nei giorni scorsi inducono i tecnici del commissariato ad escludere il rischio di infiltrazioni nella cava individuata per contenere circa 700mila tonnellate di spazzatura: gli accertamenti hanno infatti riscontrato la presenza di uno strato di pietra lavica che garantisce l’impermeabilità del terreno.
Domani è previsto un tavolo tecnico in prefettura alla presenza del sottosegretario Guido Bertolaso, del commissario straordinario Gianni De Gennaro e anche degli esperti nominati dalle comunità locali che si oppongono alla realizzazione della discarica. All’esito dell’incontro potrebbe arrivare l’annuncio ufficiale.
Frena invece il docente universitario Giovambattista De Medici, componente della commissione tecnica per conto dei comuni: "Abbiamo già consegnato una lista di nuovi accertamenti che dovrebbero essere effettuati nella cava. Sono necessarie indagini che diano una caratterizzazione più esaustiva della situazione". Sulla scelta di Chiaiano si era espresso in maniera netta anche il premier Silvio Berlusconi, che dovrebbe tornare in città mercoledì proprio per seguire gli sviluppi della situazione. Secondo il premier, l’emergenza potrebbe terminare entro luglio.
Ma questi sono giorni determinanti anche per i risvolti giudiziari della crisi: oggi il plenum del Consiglio superiore della magistratura può approvare il parere sulla riforma che istituisce in Campania una procura regionale e un tribunale specializzato in materia di rifiuti. Le norme sono state aspramente criticate in un documento inviato a Palazzo dei Marescialli da 75 magistrati della Procura di Napoli.
In mattinata è prevista l’audizione davanti alla settima commissione del presidente del Tribunale del capoluogo campano, Carlo Alemi, la cui organizzazione dell’ufficio alla luce della riforma è stata contestata da 33 giudici della sezione gip. Domani è fissata invece l’udienza davanti al Tribunale del Riesame sull’istanza di revoca degli arresti domiciliari presentata dall’avvocato Efisio Figus Diaz, difensore della dirigente della Protezione civile Marta Di Gennaro, uno dei 25 indagati coinvolti nell’inchiesta su presunti illeciti nella gestione dell’emergenza.
A presiedere il collegio ci sarà il giudice Nicola Quatrano, che aveva partecipato come osservatore a una delle manifestazioni contro la discarica di Chiaiano: un elemento che potrebbe aggiungere ulteriori polemiche a quelle dei giorni scorsi.
* la Repubblica, 9 giugno 2008
LETTERA APERTA AL SINDACO DI SERRE
AL SINDACO DEL COMUNE DI SERRE (SA)
AGLI ORGANI DI STAMPA LOCALI E NAZIONALI
Serre, 17 ottobre 2007
Le vicende che, nostro malgrado, hanno visto noi Serresi protagonisti della cronaca locale e nazionale, hanno profondamente segnato la nostra comunità. Noi, seppure disorientati, spaventati dagli scenari catastrofici che la realizzazione della megadiscarica di Macchia Soprana (e Macchia Sottana) lascia intravedere, ancora riteniamo si possa trovare una soluzione, quindi, sindaco, le CHIEDIAMO DI NON FIRMARE, domani, il protocollo d’intesa.
Come può, un cittadino che oggi ricopre la carica di sindaco e che domani sarà un cittadino come tanti altri, assumersi la responsabilità di “svendere” 190 ettari dei boschi ( disattendendo le direttive del Protocollo di Kyoto), di distruggere un’economia basata prevalentemente sul biologico, di “cancellare” un territorio e una popolazione di 4.000 abitanti? Lei crede davvero che ci siano soldi sufficienti per ripagare un uomo della perdita dei suoi affetti, della sua casa, delle sue radici? Tutti noi Serresi abbiamo origini contadine. I nostri avi, con sacrifici inimmaginabili, hanno tratto dalla terra non solo quanto bastava per la sopravvivenza delle loro famiglie ma anche i valori che ancora oggi ci guidano: il rispetto per la terra e per le persone, l’onestà, il rispetto per le opinioni altrui, la stima per se stessi.
Ora è il nostro turno. La nostra generazione può cancellare tutto e buttarsi alle spalle gli antichi insegnamenti? Quale esempio noi daremmo ai nostri figli?
Firmare questo protocollo e accettare tutto ciò che sta succedendo, senza aver prima avuto il consenso non solo del consiglio comunale, ma di tutta la popolazione, sarebbe una responsabilità troppo grande per un sindaco. Le chiediamo, prima di prendere, da solo, una decisione che riguarda 4.000 persone, di interpellare non solo i suoi consiglieri ma tutti i Serresi, magari attraverso un referendum popolare. Ognuno di noi, democraticamente, potrà esprimere il suo pensiero e anche lei sarà più forte e potrà decidere, con la necessaria serenità, la SCELTA GIUSTA da fare.
ASSOCIAZIONE
“LA VOCE DELLE DONNE”
DI SERRE (SA)
EMERGENZA AMBIENTE
C’è il rischio di un disastro ambientale, ma l’area era stata scelta dopo le proteste degli abitanti contro quella individuata da Guido
Bertolaso nella cava d’argilla di Valle della Masseria
Rifiuti, sequestro per la discarica di Macchia Soprana
È urgente la messa in sicurezza del sito di stoccaggio salernitano
Da Roma Antonio Maria Mira (Avvenire, 10.08.2007)
Un disastro ambientale annunciato. Due giorni fa i carabinieri del Noe di Salerno, su disposizione della procura di Salerno, hanno sequestrato il sito di stoccaggio provvisorio di Macchia Soprana nel comune di Serre. Si potrà continuare a scaricare i rifiuti (è l’unico impianto aperto in Campania oltre alla discarica di Lo Uttaro nel casertano) ma mettendo in sicurezza l’intera area per evitare disastri ecologici. Secondo un’informativa dei carabinieri, infatti, nell’area mancherebbro i requisiti di sicurezza. Disastri comunque più che prevedibili. Sette ettari di bosco rasi a zero, 260mila metri cubi di terreno da portare via, una nuova strada da costruire tagliando altri alberi. E perfino una pianta rarissima a rischio di sopravvivenza. Il tutto ad appena un chilometro e mezzo dal fiume Sele. Un disastro ambientale sicuro per scongiurarne uno presunto. Il sito di stoccaggio provvisorio di Macchia Soprana è entrato in funzione un mese fa ed entro la metà di settembre dovrà essere pronta anche la discarica vera e propria. Ma a che prezzo ambientale. E anche economico.
Sito e discarica costeranno più di 13 milioni di euro, quattro volte il costo di altre discariche in Campania. Eppure questo sito era stato scelto dopo le proteste della popolazione di Serre, guidata dal sindaco, contro il sito individuato dall’allora commissario Bertolaso nella grande cava di argilla di Valle della Masseria. La parola d’ordine, sostenuta da una parte del mondo ambientalista, da politici regionali e nazionali e perfino dal ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio, era che quel sito era inadatto, proprio per questioni ambientali, ad ospitare una discarica. Troppo vicino, si diceva al Sele e all’oasi del Wwf. Così il comune fece la proposta di Macchia Soprana, dove già esisteva una vecchia piccola discarica da bonificare.
Ma che altro può esserci in un luogo chiamato Macchia Soprana? Un bosco, appunto, un bel bosco di querce di ben 100 ettari. Uno degli ultimi della zona. Ma si è andati avanti lo stesso. Bertolaso, contrario al progetto, si è tirato fuori lasciando tutta la responsabilità alla provincia e al ministero dell’Ambiente, e anzi proprio da quella vicenda è cominciata a maturare la decisione di dimettersi. Così il progetto è stato affidato alla Fondazione Universitaria dell’Università di Salerno. Costo 260mila euro. Solo una parte dell’enorme spesa per questa discarica: 7.360.795 euro ai quali andranno aggiunti 3.409.532 per impianto di biogas, copertura definitiva e ripristino ambientale e altri 2.789.892 per il sito di stoccaggio provvisorio. Cifre incredibili. Basti pensare che la discarica di Lo Uttaro, in provincia di Caserta, l’unica attualmente in funzione in Campania, è costata poco più di 3 milioni di euro. Ma forse non basteranno neanche 13 milioni. Infatti tra bonifica della vecchia discarica, nuovi impianti e strade, si potrebbe arrivare a 40 milioni. Un vero pozzo senza fondo.
Ma perchè costi così alti? A spiegarlo è la stessa relazione dell’Università. "La discarica di Macchia Soprana ha costo di realizzazione superiore ai valori medi per metro cubo di rifiuto, in riferimento alla complessità di intervento connessa alla necessità di rilevanti volumi di sbancamento ed alle onerose caratteristiche di tutela dei sistemi ambientali". Ma per capire ancora di più questo vero assurdo ambientale è utile leggere i verbali delle Conferenze di Servizi che si sono svolte al ministero dell’Ambiente il 5 e il 7 giugno. Neanche la presenza di una pianta rarissima fa cambiare idea. Si tratta della Carex grioletii che in Campania si trova solo in altre due località. Ebbene di fronte all’allarme lanciato dagli esperti, il massimo che si concede è di spostare il limite inferiore della discarica. Come se pochi metri possano garantire la sua sopravvivenza.
Gli alberi, invece, vanno tagliati e basta. E per farlo si usa una vecchia autorizzazione che il comune aveva ottenuto il 3 marzo 2006 dalla Regione Campania. Ma che riguardava la c onversione del bosco da ceduo ad alto fusto. "La particella in esame - si legge nel documento allegato al verbale - deve essere sottoposta a conversione previo diradamento di tipo basso con eliminazione delle piante sub-dominanti e dominate con rilascio di 600 piante matricine per ettaro e di 1 o 2 polloni sulle ceppaie esistenti". E il bosco sarebbe migliorato. Invece ora, come si legge nel verbale, "il progetto prevede la completa eliminazione del bosco". Altro che conversione. E oltre al danno c’è anche la spesa: il taglio, infatti, costerà ben 24.960 euro. Eppure questa, come si legge nel verbale, è un’area "soggetta a vincolo forestale e naturalistico". Anche perchè "il bosco copre il versante dal crinale fino al fiume e contribuisce quindi in modo significativo alla stabilità del versante e ai processi di fitodepurazione delle acque".
C’è poi la questione dello sbancamento. Infatti mentre Valle della Masseria era una cava, già pronta per ospitare i rifiuti, Macchia Soprana è invece una collina. Sempre i professori scrivono che il sito "presenta una complessa morfologia che lo rende non facilmente accessibile. Tale condizione comporta una seria difficoltà per la realizzazione della discarica in riferimento agli importanti volumi di scavo che risultano conseguentemente necessari". Per far posto, dunque, la collina va spianata portando via 260mila metri cubi di terra. E più si scava e più ci si avvicina alla falda acquifera la cui presenza viene segnalata dai professori. Eppure il ministro Pecoraro Scanio ha addirittura proposto di ampliare la discarica dai previsti 700mila a un milione di tonnellate. Come trovare spazio? O tagliando altro bosco e scavando ancora.
Disastro su disastro.
Ma non basta. Diversamente da Valle della Masseria, che essendo una cava di argilla, era già impermeabile, qui il fondo andrà impermeabilizzato con argilla portata da fuori e teli in materiale plastico speciale per impedire che il percolato prodotto dai rifiuti arrivi alla falda o, scorrendo nel terreno in pendio (Valle della Masseria è invece in piano), arrivi fino al Sele. Già perchè il paventato rischio del sito scelto precedentemente, cioè il fiume a 750 metri, è stato solo spostato di altri 750 metri. E poi, lo ripetiamo, c’è la forte pendenza, proprio verso il fiume. Problemi confermati nella Conferenza di Servizi del 5 giugno, quando i progettisti spiegano che ritengono necessari 120 giorni per la realizzazione della discarica. "La difficoltà sostanziale di realizzazione in tempi più brevi è relativa alla movimentazione del materiale di scavo e dell’argilla da porre in sito".
Ma tutto questo sembra non interessare al sindaco che, come uniche condizioni, chiede l’abbandono definitivo di Valle della Masseria anche per il sito di stoccaggio provvisorio e «l’assoluta necessità, come "conditio sine qua non" di realizzare una viabilità di accesso al sito di Macchia Soprana alternativa all’unica via di accesso costituita dalla strada comunale Fontana della Noce». Questo «per impedire o limitare il previsto notevole flusso veicolare per una strada circondata da abitazioni private ed inadatta alla circolazione dei mezzi pesanti». Cosa che non sarebbe accaduto a Valle della Masseria che è invece molto ben collegata. E allora via libera alla realizzazione di una nuova strada di 1040 metri con careggiata di 5 metri che, avvertono i professori, "richiede però la necessità del taglio di alberi di medio fusto".
Rifiuti, sì della Camera al decreto per la Campania *
Sì definitivo dell’Aula della Camera alla conversione del decreto legge per fronteggiare l’emergenza rifiuti in Campania. I sì sono stati 266, 225 i no. Sul voto maggioranza ed opposizione si sono contrapposti, ma nel centrosinistra non sono stati pochi i "sì" pronunciati a malincuore sul decreto, solo per non far mancare il sostegno al governo. Durante le dichiarazioni di voto sul banco degli imputati c’è stato continuamente il governatore della Campania, Antonio Bassolino.
Contro di lui accuse di inefficienza sono state rivolte non solo, come c’era da aspettarsi, dai banchi del centrodestra ma anche da quelli della maggioranza. E a criticare l’operato di Bassolino indicandone le responsabilità rispetto all’emergenza rifiuti che si vive in Campania sono stati non solo i rappresentanti della Sinistra radicale: anche Ermete Realacci, che è intervenuto per l’Ulivo, ha dovuto ammettere che «le responsabilità politiche della situazione attuale interessano tutti ma soprattutto il centrosinistra» che nell’ultimo decennio ha governato in Campania.
* l’Unità, Pubblicato il: 04.07.07, Modificato il: 04.07.07 alle ore 19.11
Anche Caruso (Prc) fra i manifestanti che bloccano l’accesso all’area
Nel capoluogo 1400 tonnellate di rifiuti eliminate, ne restano 1500
Bloccato il sito di Acerra problemi nella raccolta a Napoli
E i roghi continuano. Oltre cento interventi dei pompieri *
NAPOLI - Bloccato stasera dai manifestanti l’arrivo dei rifiuti nel sito di Acerra, individuato dal commissariato per accogliere la spazzatura di Napoli e provincia. Il blocco provocherà ritardi nella raccolta di rifiuti nelle strade.
In tre giorni sono state raccolte nel capoluogo 1400 tonnellate di rifiuti, ne restano altre 1500. Continuano i roghi, 107 gli interventi dei vigili del fuoco in città e provincia.
Ad Acerra è in costruzione il termovalorizzatore, che dovrebbe contribuire alla soluzione del problema rifiuti nell’area napoletana. Su disposizione del sindaco, i vigili urbani stanno verificando con particolare scrupolo che i camion diretti allo stoccaggio rispettino tutte le prescrizioni relative al trasporto. Fra i manifestanti, anche il parlamentare di Prc Francesco Caruso.
Per un problema risolto (a Montecorvino decisiva la telefonata di Napolitano) se ne riapre un altro. La Campania brucia.
* la Repubblica, 27 maggio 2007
SALERNO: PROPOSTA DI UN COMITATO CIVICO PROVINCIALE
Vi prego di fare il passaparola e farmi sapere* se siete d’accordo alla costituzione di un comitato. Vi abbraccio Titti Santulli
Ogg:
le discariche in provincia, il termovalorizzatore nel capoluogo: complimenti Bertolaso!
La gestione dell’"emergenza rifiuti" sta procurando solo danni a tutta la provincia di Salerno. Bertolaso, dopo aver intrapreso una vera battaglia contro i cittadini di Serre, colpevoli di non voler una discarica nell’ oasi, patrimonio di noi tutti, e capaci di indicare un sito alternativo, dopo aver rotto ogni patto con le altre popolazioni, decide di nominare subcommissario alla termovalorizzazione il sindaco De Luca.
Siamo al di fuori di ogni regola democratica! Bertolaso non può sostituirsi all’infinito alle istituzioni locali e regionali. La costruzione di un inceneritore, per cui ci vogliono almeno 3 anni, non ha niente a che vedere con l’emergenza rifiuti! Perché, lo ripetiamo, Bertolaso non ha usato i suoi poteri straordinari per commissariare i comuni inadempienti nella raccolta differenziata, in primis il Comune di Salerno, governato da tanti, tanti anni da De Luca, violatore di leggi nazionali, visto che il comune capoluogo è al 12% di raccolta differenziata?
C’è una logica terribile nel modo in cui si sta gestendo l’emergenza rifiuti: colpendo solo le popolazioni e non i governanti inadempienti e creando le premesse per una nuova emergenza.
Ai cittadini restano solo bollette più care e decidere da dove devono provenire (discariche o inceneritore) i danni pesantissimi alla loro salute.
La Campania è tra le Regioni con il più alto tasso di tumori e si calcola che 250000 persone siano già state colpite dai danni derivati dall’emergenza rifiuti (discariche legali e illegali, rifiuti nelle strade,rifiuti tossici nelle falde acquifere) e, d’altro canto, i cittadini bresciani, il cui inceneritore è preso a modello dal Sindaco De Luca, stanno lottando contro la presenza ormai accertata di sostanze tossiche, tra cui la diossina.
Può sfuggire a Bertolaso che, se in Campania si arrivasse al 30% di raccolta differenziata,non avremmo affatto bisogno di un altro inceneritore?
Proponiamo a tutt@ le/i cittadin@ che vogliono difendere la loro salute, che vogliono che non ci sia mai più l’emergenza rifiuti in Campania, che sono stanchi di pagare ritardi, omissioni, sperpero di denaro pubblico, di costituire il Comitato contro l’inceneritore e per la raccolta differenziata, per la bonifica e la messa in sicurezza delle discariche.
26 maggio 2007
Titti Santulli
Responsabile Area Ambiente, Nuovi Diritti e Movimenti, S.E.
Emergenza altissima nonostante il richiamo di Napolitano e l’ottimismo di Bertolaso
Nella notte almeno 120 cumuli di spazzatura dati alle fiamme dai vandali
Rifiuti, a Napoli c’è anche l’allarme roghi
Centinaia di interventi dei pompieri
Ancora proteste della popolazione contro la riapertura delle discariche
I sindaci adottano misure estreme per ridurre i rischi alla salute pubblica
NAPOLI - Malgrado il richiamo del capo dello Stato ai politici ("Basta ritardi"), e l’ottimismo del commissario straordinario Guido Bertolaso ("In dieci giorni tutto risolto"), a Napoli l’emergenza rifiuti continua a tenere banco. E peggiora di ora in ora, con cumuli di spazzatura dati alle fiamme da vandali, proteste della popolazione contro le discariche e con i sindaci dei comuni limitrofi che adottano misure estreme per far fronte all’emergenza.
Gli incendi. Dalle ore 20 di ieri alle ore otto di oggi i vigili del fuoco hanno dovuto eseguire 120 interventi per spegnere roghi di rifiuti. I roghi nella notte precedente erano stati 130. A Napoli, il quartiere più colpito è stato Pianura, poi decine di interventi sono avvenuti a Frattamaggiore, Casoria, Pomigliano d’Arco, Ottaviano, Afragola e ad Arzano dove, tra l’altro, le fiamme di un cumulo si sono estese fino ad un garage distruggendo parzialmente due auto. In un altro centro del napoletano il fuoco ha danneggiato le condutture del gas.
Il richiamo di Napolitano. Il capo dello Stato, in una lettera pubblicata dal Sole 24 Ore, bacchetta i politici: molti sforzi sono stati compiuti dall’anno scorso a oggi per l’emergenza ma "non in misura sufficiente a evitare che la situazione si aggravasse fino a risultare ormai tragica. Lo Stato faccia sentire la sua autorità. Servono decisioni indispensabili: basta ritardi".
Prodi riapre la discarica. Romano Prodi ha subito convenuto con Napolitano: "Il governo ha preso le sue decisioni, adesso bisogna metterle in atto con assoluta fermezza". Subito dopo ha annunciato la firma dell’ordinanza che autorizza Bertolaso ad aprie la discarica più contestata, quella di Macchia Soprana, nel comune di Serre.
L’ottimismo di Bertolaso. "Se siamo fortunati, nell’arco di una decina di giorni si risolve la crisi. Con l’inizio dell’estate si potrà lavorare tranquillamente", afferma il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania, Guido Bertolaso. In vista della chiusura della discarica di Villaricca, il prossimo 26 maggio, in attesa che siano pronti altri sversatoi, Bertolaso ha detto che ci sono "ipotesi allo studio di riapertura di discariche chiuse per quantitativi che non daranno fastidio a nessuno e siti di stoccaggio temporaneo". Il piano discariche dovrebbe ricalcare il decreto del Consiglio dei ministri in cui sono indicati quattro siti per altrettante discariche, una in ogni provincia. "C’è la volontà ferma di risolvere questo problema - ha detto Bertolaso - abbiamo il dovere di andare avanti, con la certezza di riuscire a risolvere i problemi".
Allarme sanitario. In provincia, fra topi e insetti, l’allarme igienico-sanitario è alto. Lungo le strade di Napoli ci sono 2.750 tonnellate di rifiuti. A Frattamaggiore da oggi rimangono a casa diecimila alunni delle scuole elementari e medie, insieme agli studenti dei due istituti tecnici e dei due licei della cittadina. "Una decisione difficile - ha spiegato il sindaco Francesco Russo, che ha firmato l’ordinanza di chiusura - ma non potevo fare altrimenti". Sulle strade del comune ci sono 4.000 quintali di immondizia: "Troppi rischi per la salute dei cittadini. In qualità di responsabile della sanità pubblica, non potevo non adottare un provvedimento per tutelare gli alunni e chi lavora nelle scuole".
Proteste contro le discariche. A Terzigno pesanti contestazioni contro il nuovo piano discariche. Ieri una quarantina di persone ha occupato pacificamente l’aula consiliare del comune per protestare contro l’apertura di un sito di raccolta rifiuti nell’area protetta del parco nazionale del Vesuvio: "Siamo più che mai decisi - hanno detto i manifestanti - lotteremo per evitare l’ennesimo scempio in un’oasi naturale che inciderà su flora e fauna".
L’opposizione attacca. La situazione dei rifiuti in Campania è "disastrosa", una "emergenza economica, sociale, della criminalità organizzata e del degrado civile e politico" tale che "richiederebbe un comitato di salute pubblica". Secondo il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, a Napoli oggi anche per illustrare le tesi e le soluzioni di Forza Italia sull’emergenza rifiuti, le responsabilità della situazione attuale sono del governo regionale, ma soprattutto esiste "una responsabilità personale" di Bassolino ("Vorremmo che avesse già dato le dimissioni", ha detto Bondi) e del ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.
* la Repubblica, 23 maggio 2007
Napoli, ancora roghi e proteste Il richiamo del capo dello Stato
Prodi fa aprire Macchia Soprana*
Bruciano ancora i cumuli di immondizia negli angoli delle strade di Napoli e dell’hinterland. Nei quartieri periferici del capoluogo i residenti, esasperati dalla nuova emergenza rifiuti, iniziano la giornata protestando, e svuotando i cassonetti in mezzo alla strada. L’effetto è immediato, il traffico va in tilt. Mercoledì i roghi segnalati sono 120 e altrettanti gli interventi dei vigili del fuoco, fra le 20 di ieri sera e le 8 di stamattina. La gente non rinuncia al rimedio delle fiamme - che anche il sindaco Maria Rosa Iervolino ha segnalato come estremamente nocivo, perchè produce diossina - ma lo fa per eliminare il cattivo odore, anche quello ormai insostenibile. Altri segni di insofferenza da parte dei napoletani si sono registrati in particolare a Pianura e a Secondigliano - rispettivamente a ovest e a nord della città - dove la gente ha portato i sacchetti in mezzo alla strada, provocando problemi al traffico. Focolai di protesta poi rientrati, a quanto dicono i vigili urbani. Ma l’emergenza è evidente e potrebbe peggiorare.
A Frattamaggiore il sindaco ha chiuso le scuole, asserragliate da cumuli di rifiuti. Ieri i binari della circumvesuviana sono stati temporaneamente occupati dai comitati civici della zona del Vesuvio a difesa del parco dove, a Zabatta, dovrebbe sorgere una delle discariche del piano firmato ieri dal presidente del Consiglio Prodi.
* l’Unità, Pubblicato il: 23.05.07, Modificato il: 23.05.07 alle ore 11.04
Il governo ha deciso: il deposito dei rifiuti che dovrebbe mettere fine all’emergenza in Campania si farà a Macchia Soprana
Rifiuti, vince la protesta di Serre
la discarica andrà in un altro sito *
ROMA - Ha vinto la popolazione di Serre: la discarica si farà a Macchia Soprana - il sito in provincia di Salerno indicato dalle autorità locali e ritenuto idoneo dai tecnici del ministero dell’Ambiente - e non a Valle Masseria, la zona a ridosso dell’Oasi del Wwf individuata dal Commissariato per l’emergenza rifiuti, dove stanno già scavando le ruspe dell’Esercito. Al massimo, e solo se sarà necessario, qui potrà essere realizzato un sito di stoccaggio provvisorio, a partire però dal primo luglio.
Dopo due giorni di stallo il governo vara l’ennesimo provvedimento per tentare di chiudere la partita con l’emergenza rifiuti in Campania. Un provvedimento che soddisfa il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, che in più occasioni aveva ribadito il suo no alla realizzazione della discarica nella zona dell’Oasi del Wwf. "Ho considerato importante che il presidente del Consiglio Prodi abbia accolto la proposta della popolazione validata dai tecnici del ministero dell’Ambiente - sottolinea - Ora si lavori per attrezzare il sito di Macchia Soprana e rimuovere i rifiuti dalle strade".
Un problema, quello delle tonnellate di spazzatura nelle strade di Napoli e della Campania, ancora in piedi. Dove andranno a finire? Considerato che per realizzare la discarica di Macchia Soprana ci vorranno circa due mesi (bisognerà eseguire i sondaggi, mettere in sicurezza la zona, bonificarla, procedere al bancamento dei rifiuti già presenti, rimuovere il percolato), è evidente che bisognerà trovare nuovi siti.
Ed è probabile che il commissario requisisca, come consentito dal decreto legge approvato venerdì, le discariche o le cave poste sotto sequestro dalla magistratura. Ma è una partita che deve ancora essere giocata o che si sta giocando in queste ore. Il provvedimento firmato da Prodi in serata è chiaro. "La relazione inviata dal Ministero dell’Ambiente nella serata del 13 maggio - recita la nota ufficiale di Palazzo Chigi - ha consentito di individuare nel sito di Macchia Soprana l’unica discarica da realizzare nel territorio del Comune stesso, proseguendo nel percorso di bonifica e di lotta al degrado avviato dal Governo e affidato al Commissario straordinario Guido Bertolaso".
Le "modalità di realizzazione della discarica e relativa quantità di rifiuti da conferire - prosegue Palazzo Chigi - sono contenuti in un’ordinanza della Presidenza del Consiglio alla cui stesura hanno lavorato i tecnici del Dipartimento per la Protezione Civile e del Dipartimento per lo Sviluppo Territoriale. Già da domani inizieranno a Macchia Soprana i lavori di adeguamento".
Quanto a Valle Masseria, l’ordinanza stabilisce che "ferma la necessità di utilizzare un solo sito da adibire a discarica, il commissario delegato, nel caso in cui a seguito della chiusura della discarica di Villaricca e, dove non siano fruibili altri siti, tra i quali Macchia Soprana, è autorizzato, a decorrere dal 1 luglio, all’uso del sito".
Riferimento non condiviso dal ministro dell’Ambiente. "Non condivido l’indicazione, seppur ipotetica - dice Pecoraro - Se serve un’area di stoccaggio provvisorio, che sia vicino alla discarica di Macchia Soprana". Parlare ancora del sito vicino all’oasi, conclude, "rischia solo di alimentare confusione e tensione".
* la Repubblica, 18 maggio 2007
Napoli: 2500 tonnellate di immondizia per le strade *
Il sindaco di Serre, Palmiro Cornetta con il senatore Tommaso Sodano, presidente della commissione AmbienteI tecnici del ministero dell’Ambiente hanno dato parere positivo all’uso a Serre della discarica di Macchia Soprana che potrebbe accogliere i rifiuti destinati nell’invaso da realizzare nella Valle della Masseria. Lo hanno fatto sapere in un incontro con i giornalisti il sindaco di Serre, Palmiro Cornetta, e l’assessore alla Cultura di Napoli, Nicola Oddati.
Da sé, tuttavia, l’ok per la discarica di Macchia Soprana non risolve il problema dello smaltimento dei rifiuti in Campania, migliaia di tonnellate di immondizie che sono per strada (come a Napoli, dove sono ancora 2mila e 500 tonnellate). Ciò detto, in Campania cresce la protesta per l’emergenza-riufiuti - lunedì scorso, in tutto il Napoletano, i vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la notte per spegnere i roghi dei cassonetti dati alle fiamme, almeno 90 interventi soltanto nella scorsa notte -, il "braccio di ferro" sulla nuova discarica di Serre va avanti. E il commissariato per l’emergenza rifiuti in Campania dice che «non c’è alcuna ipotesi di sito alternativo a Serre, ma semmai si è valutata la possibilità di utilizzare invasi complementari»; mentre il presidente della Commissione ambiente del Senato, Tommaso Sodano, ha lanciato un appello al premier Romano Prodi (oltre che al ministro degli interni, Giuliano Amato, e al ministero dell’ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio) «affinché intervengano su Serre per sostenere la scelta della località di Macchia Soprana al posto di Valle di Masseria»: entrambi i siti «sono a Serre», continua Sodano, «ma mentre su Valle di Masseria si arriverebbe direttamente allo scontro, vista la grande determinazione dei cittadini, decisi a difendere l’oasi naturale dalla creazione di una discarica, su Macchia Soprana si potrebbero giungere in tempi brevi a una decisione condivisa».
Il tutto - come detto - non dovrebbe essere abbastanza. Secondo quanto riferito dal sindaco Palmiro Cornetta (che chiede una svolta positiva a favore dei cittadini nella vertenza: «Siamo stanchi di aspettare, sono cinque mesi che combattiamo»), a Macchia Soprana potrebbero essere smaltite soltanto 200mila-250mila tonnellate di spazzatura. A Valle della Masseria, invece, il commissariato ne ha ipotizzato di portarne circa 700mila.
A giudizio di Cornetta (che è contrario alla discarica e chiede una svolta positiva nella vertenza, «siamo stanchi di aspettare, sono cinque mesi che combattiamo»), quanto non finirebbe a Macchia Soprana dovrebbe essere portato negli altri 4 siti indicati dalla Provincia di Salerno, con un atto deliberativo emanato domenica scorsa. «La decisione è a questo politica» (e al momento, le due discariche potrebbero essere complementari). E per qualche ora, a Napoli, manifestanti - tra cui "No Global" - hanno occupazione la sede del commissariato.
* l’Unità, Pubblicato il: 15.05.07, Modificato il: 15.05.07 alle ore 15.50
Il sindaco del paese del salernitano sostiene che il sito di Macchia Soprana potrebbe accogliere tutti i rifiuti destinati a quello di Valle della Masseria
Discarica Serre, quarto giorno di presidio
Ma intanto emerge l’ipotesi alternativa
A sostenerla anche il presidente della commissione Ambiente del Senato Sodano
"Bisogna evitare l’apertura con la forza di cantieri. Mi pare che ci sia un’impuntazione ideologica"
SALERNO - Mentre a Serre va avanti per il quarto giorno consecutivo il presidio per impedire l’accesso al sito di Valle della Masseria, nelle vicinanze dell’oasi naturalistica di Persano, individuata dal governo per accogliere i rifiuti della provincia di Salerno, si attende l’esito della riunione convocata in prefettura. Il sindaco di Serre Palmiro Cornetta spera infatti che nel corso della riunione venga esaminata attentamente la proposta alternativa del Comune, la scelta della discarica di Macchia Soprana.
La discarica di Macchia Soprana, già utilizzata in passato, potrebbe accogliere, secondo stime dei tecnici comunali, almeno trecentomila tonnellate di spazzatura. "Se a Valle Della Masseria hanno preventivato di portarne cinquecentomila - spiega il sindaco - non capisco perché non si possa utilizzare la discarica di Macchia, che è immediatamente utilizzabile".
Una proposta che il sindaco sosterrà davanti al prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, a quello di Salerno, Claudio Meoli, al presidente della provincia di Salerno Angelo Villani, e al presidente della commissione ambiente del Senato, Tommaso Sodano, e ai vertici del commissariato.
"Il Comune di Serre ha dato la sua disponibilità - spiega Sodano - ora la soluzione è più vicina, ma sarà necessario valutare il tutto con estrema serenità ".
Inoltre, la provincia di Salerno avrebbe indicato altre quattro discariche consortili, tra le quali quella di Parapoti, immediatamente pronta. "Sull’emergenza siamo tutti sensibili - dice Sodano - ma bisogna evitare l’apertura con la forza di cantieri. Con il governo Prodi non è possibile. Mi pare che ci sia un’impuntazione ideologica".
* la Repubblica, 13 maggio 2007
EMERGENZA RIFIUTI
Serre, scontri per la discarica tra forze dell’ordine e manifestanti
SERRE. Scontri tra Forze dell’ordine e manifestanti dinanzi al sito individuato per ospitare la discarica a Serre nel salernitano. Il presidio di centinaia di persone che, da ieri, bloccano l’ingresso all’area identificata dal decreto approvato dal Consiglio dei ministro, questa mattina si è opposto all’arrivo delle Forze dell’ordine.
I cittadini di Serre, contrari ad una discarica realizzata in una zona adiacente un’area protetta dal Wwf, attendevano un incontro programmato per oggi in Prefettura a Napoli tra il prefetto Alessandro Pansa e il senatore Tommaso Sodano, presidente della commissione Ambiente del Senato. L’invaso di Valle dei Mulini da diverse ore vede la presenza di abitanti seduti e sdraiati in terra che oppongono resistenza passiva a decine di automezzi pronti ad iniziare i lavori nella discarica che dovrebbe accogliere 700mila tonnellate di spazzatura anche se in maniera temporanea.
Ieri il sindaco del Comune salernitano, Palmiro Cornetta, aveva dichiarato durante un comizio: «Da oggi la cittadinanza di Serre dichiara guerra allo Stato». Intanto il senatore Sodano, che dopo aver trascorso diverse ore insieme ai manifestanti, è in costante contatto con il prefetto Pansa.
MAPPA Guarda dove si trova Serre
* La Stampa, 12/5/2007 (12:49)
Ricerca dell’Oms: qui il cancro uccide trenta volte di più
Morire di diossina nel paese dei rifiuti
di FULVIO MILONE (La Stampa, 12/5/2007 (14:15)
Gli abitanti del paese del salernitano protestano per la struttura, situata ai confini
di un’area protetta. Ieri il decreto legge del governo sull’emergenza rifiuti
Serre, tensione e scontri alla discarica
Tre contusi, gli agenti sbloccano l’entrata *
SALERNO - Tafferugli tra i manifestanti e le forze dell’ordine davanti alla contestata discarica di Serre, nel Salernitano: i cittadini che da giorni presidiano l’area hanno dormato un blocco all’ingresso, per impedire l’accesso alla struttura. Tre persone sono rimaste contuse.
Alla fine, però, la resistenza dei manifestanti è stata vinta: gli agenti sono così riusciti a penetrare all’interno dell’area, consentendo l’accesso delle prime ruspe e dei servizi igienici ecologici.
E oggi, a Napoli, era in programma un incontro tra il prefetto Alessandro Pansa e il senatore Tommaso Sodano, presidente della commissione Mmbiente del Senato. Un vertice convocato anche per valutare le eventuali soluzioni alternative alla discarica di Serre (fortisssimamente osteggiata dagli abitanti della zona) proposta da una delibera di giunta della Provincia di Salerno.
Ma, alla luce di questi ultimi sviluppi, Sodano ha deciso di dare forfait: "Quanto sta accadendo è gravissimo - ha dichiarato - Se davanti a mille persone comunico che fino alle ore 12 non ci saranno violenze, forzature, visto che è questa la rassicurazione che ho avuto dal ministero dell’Interno e dal prefetto, cerco di mantenere fede agli impegni". E invece, questa mattina, ci sono stati tafferugli.
E la crisi di Serre si inserisce nel più ampio contesto dell’emergenza rifiuti in Campania. Per fronteggiarla, ieri il Consiglio dei ministri ha istituito quattro discariche, due delle quali in aree protette: Serre, che si trova ai confini dell’Oasi di Persano e del parco nazionale del Cilento; e Terzigno, nel napoletano, all’interno del Parco del Vesuvio. Le altre due sono a Savignano Irpino, in provincia di Avellino, e a Sant’Arcangelo, nel beneventano. I ministri della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero (Prc) e dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, non hanno firmato il provvedimento.
* la Repubblica, 12 maggio 2007
S.O.S URGENTE CAMPANIA
di fabrizio bertini della rete nazionale RIFIUTI ZERO
E’ URGENTE E NECESSARIO SOSTENERE CHI STA PRESIDIANDO LA DISCARICA A SERRE. L’ESERCITO A SERRE, SI VUOLE INQUINARE DEFINITIVAMENTE L’UNICO FIUME ,IL SELE, E ANDARE AVANTI CON QUESTA SPORCA VERGOGNOSA POLITICA. CHI PUO’ ACCORRA A SERRE E/O INOLTRI LA NOTIZIA A TUTTI I PROPRI CONTATTI.
Al movimento della Val di Susa,
alle amiche/i e alle compagne/i del Patto di Mutuo Soccorso,
alla rete RIFIUTI ZERO,
ai comitati popolari, alle associazioni,
alla rete No centrali,
al presidio NO DAL MOLIN,
a quante e quanti
lottano contro nocività e precarietà, per la difesa della salute e dei territori................
Carissime e carissimi, la situazione in Campania sta precipitando! Sono stati dati pieni poteri ai prefetti e al Commissario Straordinario BERTOLASO, in ordine alla vicenda rifiuti. I carabinieri sono di nuovo a Serre, come a Lo Uttaro. C’è il pericolo di un blitz da un momento all’ altro!
La situazione in Campania è difficile anche sul piano sanitario, una situazione creata dalla incapacità di gestione del problema da parte delle giunte regionali della Campania - da Rastrelli a Bassolino - e dal rapporto stretto tra economia legale e economia illegale (camorra e sistema malaffare), non certo causata dalla popolazione e dai comitati, come si tenta di far passare !
Così la regione dove sono stati sversati e collocati illegalmente gran parte dei rifiuti industriali tossici, pericolosi e nocivi provenienti da tutto il territorio nazionale, è anche quella dove l’ inettitudine e la connivenza di aziende, amministrazioni pubbliche, servizi locali hanno portato ad avere rifiuti per strada, mentre l’ affidamento alla FIBE (assolutamente incapace) della gestione del ciclo dei rifiuti, ha prodotto “ECOBALLE” fuori norma che per questo non possono essere smaltite in alcun modo. Come se non bastasse, alla stessa FIBE è stata affidata la costruzione e la gestione del pericoloso inceneritore di Acerra, in un territorio già invaso da diossine, metalli pesanti e altre sostanze nocive.
Dobbiamo vigilare di fronte a questo stato di allerta. Se l’ esercito si prepara a forzare e ad entrare nei campi di Persano, dove è prevista la megadiscarica, e a Lo Uttaro, dobbiamo rispondere con una grandissima manifestazione a Napoli sabato 19, e anche prima aiutare ed esprimere solidarietà reale alle popolazioni della Campania, di Serre, di Caserta, di Lo Uttaro. Essere quindi al fianco della popolazione, dei comitati popolari e delle realtà di base della Campania e del Meridione. Come è stato in Val di Susa, a Vicenza, nella piana Firenze, Prato, Pistoia dobbiamo essere al fianco di chi come noi lotta per la salute e per la difesa del territorio e di beni fondamentali come la materia-energia.
Bertolaso agisce a nome e per conto di - e in piena sintonia con - Prodi, Napoletano, Bassolino, violando ancora una volta la democrazia, non colpendo i responsabili di questa situazione e prendendosela - come avviene sempre - con i poveri cristi, la popolazione e i soggetti svantaggiati.
Viene ribadita la perversa , dannosa e nociva scelta dell’ incenerimento e delle discariche, quando sono disponibili concretamente altre soluzioni - da tempo proposte dai comitati e dalle realtà di base - quel tempo che avrebbe dovuto vedere l’ avvio e la diffusione delle raccolte differenziate porta a porta, dei cicli del riutilizzo e del riciclaggio, a principiare dalla frazione putrescibile, dall’ umido e dalla creazione di compost. Tutto questo sarebbe ancora possibile.
TUTTE E TUTTI A NAPOLI IL 19 MAGGIO, A SERRE , A LO UTTARO; a DIFESA DEI NOSTRI TERRITORI, DELLA NOSTRA SALUTE, DELLA DEMOCRAZIA TANTO SPESSO VIOLATA, CONTRO LE NOCIVITA’, L’ ILLEGALITA’ E LA PRECARIETA’
10 maggio 2007
fabrizio bertini della rete nazionale RIFIUTI ZERO
* IL DIALOGO, Venerdì, 11 maggio 2007
Amministratori e abitanti della Piana del Sele circondano dall’alba la zona scelta dal governo. Duro confronto con gli oltre 400 agenti delle forze dell’ordine mandati per sgomberare
Polizia contro il presidio della popolazione alta tensione per la discarica di Serre Persano
Il nuovo sito dovrebbe alleviare l’emergenza rifiuti in Campania, ma sorgerà nei pressi di un’oasi del Wwf. Il governo ha già ritoccato il piano iniziale, ma non è bastato a fare rientrare le proteste. Solidali An e Prc *
SALERNO - La decisione di Palazzo Chigi di limitare l’impatto della discarica da realizzare a Serre di Persano, in provincia di Salerno, non è servita a risolvere il duro scontro tra governo centrale e popolazione locale. Questa mattina la situazione ha rischiato di degenerare quando le forze dell’ordine hanno cercato di sgomberare il presidio realizzato da amministratori e cittadini a ridosso del territorio, vicino a un’oasi naturalistica del Wwf, scelto per la raccolta dei rifiuti.
Sul posto sono intervenuti circa 400 tra poliziotti e carabinieri che, dalle 8 di questa mattina, hanno tentato una mediazione con i manifestanti. In prima fila, tra le circa mille persone che si sono radunate sul sito fin dall’alba, numerosi sindaci della Piana del Sele, il presidente del parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, il consigliere regionale di Rifondazione comunista, Gerardo Rosania, ma anche numerose donne che dicono no alla realizzazione della discarica.
Non sono avvenuti incidenti, ma la tensione è stata altissima. Le forze dell’ordine dopo qualche ora sono riuscite ad entrare all’interno dell’area, ma i manifestanti, bruciando anche dei copertoni, hanno bloccato l’accesso ai mezzi che dovevano iniziare i lavori di messa in sicurezza. Per liberare la strada la polizia ha sollevato di peso il sindaco di Serre, Palmiro Cornetta e altri amministratori di comuni del circondario. Una donna ha anche accusato un malore.
La situazione è quindi tornata alla calma e Cornetta ha lasciato il presidio per recarsi a Roma, dove sarà ascoltato dalla Commissione ambiente del Senato.
"Noi continueremo a vigilare perché a Serre non ci sia una megadiscarica", ha assicurato il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, ricordando la sua personale contrarietà e auspicando che "si riduca il più possibile l’impatto ambientale dell’impianto e che ci sia una grande attenzione nell’ascoltare la popolazione".
Echi di quanto accaduto a Serre si sono avuti questa mattina anche in aula alla Camera con proteste bipartisan sia da An che da Rifondazione comunista che chiedono al governo di "ritirare immediatamente la polizia, perché non è con la violenza che si possono imporre le scelte dall’alto, ma con il dialogo e il confronto". Dure critiche per la scelta di agire con la forza sono state espresse anche dal presidente della commissione ambiente del Senato, Tommaso Sodano "E’ gravissimo - afferma - mentre è in corso la trattativa su Serre, mettere in campo azioni di forza che pregiudicherebbero irrimediabilmente una mediazione positiva della vicenda".
* la Repubblica, 14 marzo 2007
Campania, scontri a Serre che non vuole la discarica *
Sempre alta la tensione a Serre, nel Salernitano, dove le forze dell’ordine da mercoledì mattina stanno tentando di procedere allo sgombero del presidio di cittadini contro l’apertura di una discarica. Le trattative intavolate tra le stesse forze dell’ordine, comitati civici e il sindaco Palmiro Cornetta per lo sgombero senza incidenti del presidio, che da settimane occupa l’area a ridosso della discarica di Serre, non hanno portato ad alcuna decisione.
Il presidio è cominciato martedì notte, quando nella zona in cui il commissariato per l’emergenza rifiuti in Campania ha deciso di aprire una discarica (proprio nell’area vicina a una delle riserve naturali più rigogliose della regione) si sono radunati circa un migliaio di cittadini; e intorno alle 8,30 di mercoledì sono arrivati circa quattrocento tra poliziotti e carabinieri. Secondo quanto si è appreso, carabinieri e polizia sono stati anche supportati da un elicottero per lo sgombero del presidio, attuato con la forza, e ora sono all’interno dell’area, ma i manifestanti hanno bloccato l’accesso ai mezzi che dovevano iniziare i lavori di messa in sicurezza. Sono stati incendiati copertoni da parte dei manifestanti, ci sono state resse, e il sindaco di Serre Palmiro Cornetta e altri primi cittadini di comuni del circondario sono stati sollevati di peso dalle forze dell’ordine nel tentativo di sgombrare le vie di accesso. Una donna ha anche accusato un malore.
Proseguono, al momento, le trattative tra il sindaco del comune salernitano Palmiro Cornetta per impedire la costruzione della discarica nel Comune che è anche una delle zone umide più importanti in Campania. Cornetta avrebbe dovuto essere ascoltato mercoledì dalla Commissione ambiente del Senato presieduta da Tommaso Sodano che poi avrà in audizione anche il commissario per l’emergenza rifiuti Guido Bertolaso. La scelta di Serre come discarica per due milioni di tonnellate di rifiuti campani aveva innescato un braccio di ferro tra popolazione locale e commissariato, che nella scorsa settimana aveva visto anche una diversità di valutazione tra il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e lo stesso Bertolaso, che aveva presentato le dimissioni poi ritirate. Serre era stata confermata come discarica, però era stato stabilito che vi andassero non più di 700 mila tonnellate di rifiuti. Insieme a quello di Serre, erano stati individuati altri quattro siti nella regione: Lo Uttaro, nel casertano; Dugenta, nel beneventano; Savignano, in Irpinia ed Eboli, nel salernitano.
«La situazione è incandescente - dice il sindaco di Serra, Cornetta - al Senato dimostrerò i motivi della non idoneità del sito a ricevere rifiuti e le nostre perplessità su questo accanimento del commissariato. Bertolaso in questo momento è meglio che non lo incontro». Il questore di Salerno Domenico Pinzello ha intanto assicurato ai manifestanti che la situazione rimarrà stabile sino al rientro di Cornetta da Roma e il prosieguo delle trattative.
* l’Unità, Pubblicato il: 14.03.07 Modificato il: 14.03.07 alle ore 14.05