Extremis

L’Unione cerca di compattarsi: Prodi fa quadrato e tenta il rilancio con un programma firmato dai segretari alleati. Esclusi i Dico, dicono male molti elettori

venerdì 23 febbraio 2007.
 

Roma, 22 feb. (Adnkronos/Ign) - Prova di forza di Romano Prodi che riafferma la sua leadership. I segretari di tutti i partiti dell’Unione hanno infatti detto sì ai dodici punti "prioritari e non negoziabili" presentati dal premier. "Per assicurare piena efficacia all’azione di governo al presidente del Consiglio - si legge nel testo sottoposto stasera ai segretari dell’Unione - è riconosciuta l’autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del governo stesso in caso di contrasto". Non solo. D’ora in poi sarà il portavoce del presidente del Consiglio, Silvio Sircana, ad assumere il ruolo di portavoce dell’esecutivo "al fine di dare maggiore coerenza alla comunicazione".

Al primo posto dei punti programmatici a cui il leader del centrosinistra vincola la sua coalizione proprio quella politica estera che ha causato la crisi. "Il rispetto degli impegni internazionali e di pace, nel quadro di un sostegno costante alle iniziative di politica estera - si legge nel documento - e di difesa stabilite in ambito Onu e ai nostri impegni internazionali derivanti dall’appartenenza all’Unione europea e all’alleanza atlantica, con riferimento al nostro attuale impegno nella missione in Afghanistan".

Avanti tutta anche con "l’azione di liberalizzazioni e di tutela del cittadino consumatore nell’ambito dei servizi e delle professioni". E procedere con il "riordino del sistema previdenziale con grande attenzione alle compatibilità finanziarie e privilegiando le pensioni basse e i giovani". Confermato anche "l’impegno a reperire una quota delle risorse necessarie attraverso una razionalizzazione della spesa che passa anche attraverso l’unificazione degli enti previdenziali".

E ancora: il rilancio delle politiche a sostegno della famiglia "attraverso l’estensione universale di assegni familiari più corposi e un piano concreto di aumento significativo degli asili nido". Mentre grandi assenti dal ’programmino’ Prodi sono i Dico. Non c’è traccia infatti del ddl sul riconoscimento dei diritti del governo che doveva essere discusso a giorni in Senato.

Sì anche alla Tav con "la rapida attuazione del piano infrastrutturale con riferimento, in particolare, ai corridoi europei, compresa la linea Torino-Lione".Ma anche via a un’"azione concreta e immediata di riduzione significativa della spesa pubblica e della spesa legata alle attività politiche e istituzionali".

Ma anche via a un "programma per l’efficienza e la diversificazione delle fonti energetiche: fonti rinnovabili e localizzazione e realizzazione rigassificatori". Puntare poi con "un forte impegno per la cultura, la scuola, l’università, la ricerca e l’innovazione" E "attenzione permanente e impegno concreto a favore del Mezzogiorno, a partire dalla sicurezza". Ma anche impegni che riguardano direttamente il Palazzo con un’"azione concreta e immediata di riduzione significativa della spesa pubblica e della spesa legata alle attività politiche e istituzionali" e una "rapida soluzione della incompatibilità tra incarichi, di governo e parlamentari, secondo le modalità già concordate".

www.adnkronos.com


Rispondere all'articolo

Forum