I pannelli di eternit sul ciglio della strada per "Serra longa", in Sila, non sono mai stati rimossi da Valle Crati, come, invece, dichiaratoci nei giorni scorsi da Antonio Nicoletti e Antonio Tiano, sindaco e assessore all’ambiente del Comune di San Giovanni in Fiore. Ce lo ha fatto sapere la stessa Valle Crati, stamani, comunicando, addirittura, che non si occupa dello smaltimento di tali rifiuti pericolosi e che a questo compito provvede la società Calabria maceri, con sede a Cosenza, che, stamani, tramite un suo dirigente, ci ha detto di non avere rimosso alcunché, nella zona di "Serra longa". Il giallo della sparizione dei pannelli, la cui presenza alla periferia di San Giovanni in Fiore era stata denunciata sul numero di maggio del mensile la Voce di Fiore, dunque, si complica di molto. Ma si fa presto a ricostruire la vicenda, in modo obiettivo. Sulla prima del mensile, una foto eloquente della discarica di eternit a "Serra longa", un luogo molto frequentato nei giorni festivi e con diverse coltivazioni che ricevono acqua dal fiume Arvo, in cui finiscono rifiuti d’ogni specie e tossicità, eternit compreso. Fra le pagine del giornale, un servizio fotografico eloquente sull’ubicazione del materiale cancerogeno, perfino sulla strada. Vale ricordare che, nei dintorni, si trovano allevamenti di bestiame e pastori che producono latticini. Nessun cartello, nella zona coi rifiuti di eternit, sulla pericolosità e i pesanti rischi a carico dei passanti. Nulla di nulla. Qualcosa di strano è accaduto dopo la pubblicazione dell’inchiesta giornalistica curata dalla redazione della Voce di Fiore: i pannelli sono improvvisamente spariti. Il gruppo politico del filosofo Gianni Vattimo, consigliere comunale di San Giovanni in Fiore, che grosso modo coincide con quello che realizza il mensile, ha chiesto immediate spiegazioni sulla sparizione dei pannelli al sindaco Nicoletti e all’assessore all’ambiente Tiano. Questi hanno risposto, in un primo tempo, di non sapere. Di seguito, fatte delle verifiche, hanno riferito, dopo soli venti minuti, dell’avvenuta rimozione dell’eternit ad opera di Valle Crati, società che gestisce lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani a San Giovanni in Fiore. Tutto è documentato nell’edizione in rete del giornale, all’indirizzo www.lavocedifiore.org. In realtà, da una recentissima verifica da parte nostra, è emerso che gli stessi pannelli sono stati scaraventati da ignoti lungo la scarpata che parte dal ciglio della strada per "Serra longa" per arrivare direttamente sul fiume Arvo. Ora, questi elementi di cemento e amianto sono molto frantumati, dunque, assai più pericolosi di prima. Ma c’è di più. La discarica in questione era stata già denunciata, nel 2001, alla Procura della Repubblica di Cosenza, da Gianluca Congi, ispettore del Servizio di vigilanza ambientale della Lipu Calabria, per come rivelatoci dallo stesso. Da Roma, Vattimo, impegnato in un’intervista con Maurizio Belpietro, appresa la notizia, ha annunciato azioni pesanti e interventi presso le autorità pubbliche comunali, regionali e sanitarie. «Per conoscenza - ha dichiarato il filosofo - scriverò anche ai ministeri. Mi pare che qui, adesso, ci siano tutte le carte per supporre gravissime responsabilità e reticenze rispetto a un inquinamento ambientale che potrebbe essere fra le cause dello spaventoso aumento dei decessi per tumore in Sila, del 50% negli ultimi cinque anni».
la redazione del mensile la Voce di Fiore