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San Giovanni in Fiore: "Andate a cercare anche gli altri ragazzi". Maria Costanza Barberio lancia un messaggio alle "Brigate rotte", dopo la loro bellissima iniziativa del 24 aprile - articolo di Maria Costanza Barberio

mercoledì 25 aprile 2007.
 

Entusiasmo. Soddisfazione. Cambiamento. E, ancora, voglia di lottare. Ieri, 24 aprile, dei ragazzi, che non accettano lo stato di appiattimento fisico e psichico che colpisce San Giovanni in Fiore ormai da anni, hanno organizzato, da soli, l’inizio della legalità, della purezza giovanile e l’inizio della fine della follia (*).

Sono riusciti i ragazzi delle Brigate Rotte a far venire Marco Messina dei 99Posse e Gennaro de Rosa dei Mandara, che hanno suonato e ancora prima dialogato con loro trattando argomenti caldi che scaldano i politici del luogo ma che congelano le menti dei cittadini. I ragazzi preoccupati da questo sbalzo di temperatura hanno esposto ai musicisti le cause dell’avaria.

L’immagine di Marco che invitava i ragazzi giovani ad occupare, ad esempio, il Polifunzionale per farlo diventare un polifunzionale e non più un ristorante-pizzeria come è da anni.

L’immagine di Gennaro che consigliava, invece, di creare un dialogo con l’istituzione comunale, prendendo l’esempio di Rossano, dove il sindaco ha dato l’assessorato alle Politiche giovanili ad un giovanissimo ragazzo. L’immagine del desiderio intenso del fare cambiamento: i Br hanno iniettato il risveglio nelle vene dei partecipanti, giovani ragazzi quindicenni vogliosi di lavorare.

L’immagine di sperare libertà che i Br hanno fatto vivere a persone lontane, solo fisicamente, dall’evento.

L’immagine dell’aver dato uno schiaffo morale a chi, avaro di potere, riscaldato, quasi bruciato, non vuole contribuire. L’immagine del voler scongelare le menti. L’immagine di urlare "basta". L’immagine di scrivere "è finita".

L’immagine d’aver fatto. L’immagine del diverso è nei cuori di questi giovani. E di tutti i giovani.

Bisogna avere il coraggio di buttare fuori, di vomitare la bomba dell’energia che deve esplodere e colpire San Giovanni in Fiore. Sarà difficile, farà male, tanto, ma bisogna sempre continuare e mai fermarsi. Spero di continuare a vedere e a sentire immagini del genere.

Immagini positive.

Cercate di crescere come movimento, di coinvolgere altri ragazzi che, magari timidi, non hanno il coraggio di presentarsi, andateli a cercare. Senza vanto e con umiltà.

Andate a svegliare i giovani, non accontentatevi di essere solo voi. E come si dice in teatro: ragazzi vi auguro tanta merda.

Con affetto, rabbia e speranza.

Maria Costanza Barberio

** mi riferisco all’articolo sulla Voce di Fiore del 26 febbraio 2007 dal titolo L’impero della mafiazza.


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