Giustizia

Le verità su De Magistris - di Nicola Picenna, postato da Salvatore Borsellino

martedì 22 gennaio 2008.
 

Scusatemi la presunzione,

ma sembra che una vera e propria campagna di disinformazione rischia di ottenere quel risultato nefasto che nemmeno tutti i poteri forti (e corrotti) non sono riusciti ad ottenere.

Mi riferisco, ovviamente, all’annichilimento della persona, del magistrato e del cittadino Luigi De Magistris; e con lui le sue temute inchieste. Gli stessi suoi estimatori, coloro che ne apprezzavano la limpidezza e trasparenza istituzionale e umana, rischiano di concorrere a questo vero e proprio massacro mediatico senza nemmeno rendersene conto.

Per cortesia smettiamola con l’indignazione, i proclami di vergogna, le dichiarazioni di sconfitta. Il Corriere della Sera (non so ancora gli altri) arriva addirittura a sostenere che De Magistris "non si sa a quali compiti sia assegnato". Falso, letteralmente e tragicamente falso. Il Dr. Luigi de Magistris è ancora pm a tutti gli effetti; titolare dell’inchiesta "toghe Lucane" a tutti gli effetti; incardinato nella Procura della Repubblica di Catanzaro a tutti gli effetti. Non diciamo puttanate! Ci sono magistrati componenti della "disciplinare" del CSM che si sono sottoposti all’onta di aver accordato l’unanimità alla scellerata (vergognosa e infame) decisione sul magistrato solo per consentirgli di restare "in sella" per altri 6-7 mesi e poter concludere l’attività giudiziaria vera, quella su cui si misurerà concretamente e terribilmente questo coacervo di poteri deviati che ha tentato (inutilmente per ora) di metterlo a tacere. Non è un caso che Mancino perlava di "farlo fuori" e "Libero" oggi titoli "hanno ucciso De Magistris".

Per tutto questo, chiedo a ciascuno di diffondere, spiegare, far conoscere la verità; affinché la "gente comune" sappia che non è nulla perduto, che l’istanza di giustizia è più che mai attuale e vicina a trovare compimento.

Non sono fortissimi, non sono imbattibili: i poteri deviati sono ormai allo sbando. Questa è la verità. L’ignominiosa uscita di scena di Clemente Mastella e tutta l’accozzaglia di pover’uomini alla sua scalcinata corte dei miracoli, la condanna di Cuffaro che aiuta alcuni mafiosi ma non la mafia (?!?), l’immondizia che sommerge l’incapace e corrotto Bassolino e la ciurmaglia che ancora lo sostiene, l’invereconda situazione del governo in cui il Premier, già indagato di suo, prende l’interim della giustizia il cui ministro si dimette perché indagato; ebbene tutto questo va spiegato ai cittadini, devono essere coscienti che siamo agli ultimi giorni di Pompei e farsi carico della ricostruzione dell’Italia. Cosa che non possiamo certo delegare a nessuno; men che meno all’attuale classe dirigente (politica, giudiziaria, imprenditoriale, professionale). Nei limiti del possibile ed anche dell’impossibile, fate circolare il giudizio del documento che vi allego e che troverete sul sito www.ilresto.net in home page.

Grazie e buon lavoro a tutti.

Nicola Piccenna


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