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EXPO 2015. MILANO O SMIRNE? OGGI A PARIGI LA SCELTA FINALE. RISULTATO: VINCE MILANO!!! - a cura di pfls

Sarà a Milano l’Expo 2015. Lo hanno deciso i delegati del Bureau international des exposition (con 86 voti, contro 65).
lunedì 31 marzo 2008.
 

EXPO 2015, VINCE MILANO

PARIGI - Milano ha ottenuto la designazione a ospitare l’edizione 2015 dell’Expo mondiale con 86 voti, contro i 65 andati a Smirne.

La votazione che ha portato a Milano la designazione per l’Expo 2015 è stata preceduta da alcune prove, resesi necessarie perché qualche candidato non avevo dimestichezza con la pulsantiera elettronica per il voto. Poi, tra una votazione di prova e l’altra, qualche altro delegato si è assentato allungando i tempi della procedura.

Esultanza alle stelle all’interno dell’Amphitheatre Blue per la vittoria di Milano. Letizia Moratti è stata subito applaudita e c’é stato un coro "Letizia, Letizia". Prodi si è complimentato con il sindaco di Milano e ha affermato: "E’ importante questa vittoria, ci siamo mossi in modo unitario e il risultato è eccezionale". Dall’altra parte la tristezza della delegazione turca, particolarmente rumorosa durante le operazioni di voto al punto di inscenare una finta festa con canti e balli annunciando una falsa vittoria.

SMIRNE, DELEGAZIONE DALLA GIOIA ALLA DELUSIONE

Subito dopo la prima prova di votazione, ai componenti della delegazione di Smirne era arrivata la "notizia" che la città turca avesse vinto nella gara con Milano per ottenere la designazione a sede dell’Expo. Le urla di contentezza, accompagnati da vere e proprie danze, sono state rinviate in Turchia dalle televisioni provocando scene di entusiasmo anche nel Paese. Ma poco dopo l’equivoco si é chiarito, prima nella sala del Palais des congres e, dopo, a Smirne. Quindi la delusione quando è stata ufficializzata la vittoria di Milano

Ansa» 2008-03-31 18:44


SCHEDA: EXPO 2015 (WIKIPEDIA)

Expo 2015, vince Milano

PARIGI - Milano è stata proclamata città vincitrice per l’organizzazione dell’Expo 2015. Lo ha deciso il Bureau des Expositions riunito oggi al Palais de Congres di Parigi. L’Italia dunque ha vinto la battaglia contro la Turchia e la sua candidata Smirne. Ad assistere alla proclamazione, oltre al sindaco di Milano Letizia Moratti, anche il presidente del Consiglio Romano Prodi, il ministro degli Esteri Massimo D’Alema con il sottosegretario Bobo Craxi e il ministro del Commercio estero Emma Bonino. Presenti anche molti esponenti del mondo imprenditoriale milanese. Per la delegazione turca sono presenti tra gli altri, oltre al sindaco di Smirne, Aziz Kacaoglu, il presidente della Repubblica Abdullah Gul e il ministro degli Esteri Ali Babacan.(la Repubblica)



-  Sulla carta ha 10-20 voti in più. Oggi a Parigi la scelta finale
-  L’ottimismo di Prodi, la determinazione della Bonino: abbiamo lavorato fino all’ultimo

-  Expo, Milano col fiato sospeso
-  Timori per possibili voltafaccia

-  dai nostri inviati
-  GIUSEPPINA PIANO e
-  RODOLFO SALA
*

PARIGI - L’augurio di Romano Prodi trasuda ottimismo, e suona come ulteriore conferma del vantaggio che, almeno sulla carta, Milano ha su Smirne: tra i 10 e i 20 voti. "Vinca il migliore - dice il presidente del Consiglio, che oggi arriva a Parigi per il voto finale - ma il migliore è Milano". Augurio accompagnato dal riconoscimento della "grande collaborazione" tra governo e istituzioni locali "unite in questa grande battaglia per il rilancio di Milano". Ma un riconoscimento particolare va a Letizia Moratti: "Il sindaco è stato un esempio vero di sistema-Paese".

Giorno della verità per Milano. Per la capitale del centrodestra e per il governo di centrosinistra che l’ha candidata a rappresentare l’Italia nella sfida per ospitare l’Esposizione universale del 2015. Ultimi appelli al voto, ultimi incontri diplomatici e davanti ai votanti oggi una passerella di testimonial pro-Milano: da Al Gore a Jacques Attali, e poi Andrea Bocelli, il calciatore Seedorf, l’architetto Daniel Libeskind. La vigilia è dedicata al ragionevole ottimismo dei numeri.

Ma si vota a scrutinio segreto, e i voltafaccia sono sempre possibili. Il premier non dà nulla per scontato, come del resto fa la Moratti, che dalla sua suite dell’hotel Saint James continua a tessere la fittissima tela di contatti internazionali indispensabile per non far mancare la maggioranza assoluta dei voti espressi oggi dai 152 delegati del Bureau international des expositions al "suo" progetto che ha per tema l’alimentazione ("Nutrire il pianeta, energia per la vita").

"La battaglia è dura - avverte Prodi - perché la Turchia a Parigi si è mossa con un vero e proprio esercito di funzionari: la posta in gioco è importante, e Milano ha carte splendide: speriamo in bene". A precedere il premier, ieri, sono arrivati nella capitale francese due ministri: Emma Bonino e in serata Massimo D’Alema. "Siamo determinati e lavoriamo fino all’ultimo minuto - spiega la responsabile del Commercio estero - per far vincere un progetto bellissimo non solo per l’Italia, ma per tutti quelli che vogliono fare cooperazione. Però la qualità del progetto è solo un pre-requisito, ci sono altre variabili che sfuggono a ogni logica". Conta comunque la geopolitica, e il ministro si dice "molto contenta per il sì formale a Milano arrivato dalla Gran Bretagna".

Tra chi mette le mani avanti, c’è il presidente della Provincia di Milano, anche lui in partenza per Parigi in vista di questo finale al cardiopalma: "Se Milano non ce la dovesse fare - dice Filippo Penati - com’è nelle sue migliori tradizioni si rimboccherà le maniche per vedere quanto di quel progetto potrà comunque essere realizzato". Il fatto è, come ha insistito più volte Letizia Moratti, che se dovesse prevalere Smirne mancheranno i finanziamenti per dar corso alla maggior parte dei progetti di cooperazione stipulati con i Paesi in via di sviluppo: dal microcredito alla scolarizzazione, dall’agricolura familiare all’acqua per tutti. Ma soprattutto mancheranno i quattrini per il sistema-Milano: circa 20 miliardi di euro, tra investimenti pubblici diretti e indotto. L’Expo potrebbe assicurare quel "rilancio" che tutti, a Milano come a Roma, ritengono indispensabile. Oggi si vedrà se all’ottimismo dei pronostici seguirà la certezza della vittoria.

* la Repubblica, 31 marzo 2008.


Sul tema, nel sito, si cfr.:

LUNGA VITA ALL’ITALIA...


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