Sanità

Tomas Schael resiste e resista ai partiti, per salvare la Asl 5 di Crotone e la sanità in agonia a San Giovanni in Fiore

venerdì 20 gennaio 2006.
 

Già pubblicato sul bisettimanale "il Crotonese" (www.ilcrotonese.it)

Con puntualità svizzera, la politica sta reagendo alla razionalizzazione dell’Asl 5 attuata dal suo direttore generale, il tedesco Thomas Schael. Dopo i recenti accorpamenti distrettuali, a Cirò e Petilia s’è sollevato un coro di protesta, con iniziative di contestazione verso l’operato del manager chiamato a risanare un’azienda della salute sconquassata dalla lunghissima sufficienza e dall’immobilismo di dirigenti e potenti. Schael s’è difeso coraggiosamente, nonostante in certa solitudine, e ha ribadito che la sua impostazione gioverà all’utenza, semplificando le procedure amministrative e rendendo produttive le strutture sanitarie. Anche a San Giovanni in Fiore, sotto sotto, in maniera silenziosa e per questo pericolosa, i partiti stanno organizzando l’attacco al tedesco della riforma. Non è piaciuta affatto la sua ispezione a sorpresa all’Ospedale civile: per il sindaco Nicoletti, che, a riguardo, ha inviato una nota al Quotidiano della Calabria, Schael avrebbe dovuto concordare la visita, pattuendone anzitempo, forse, tempi, modi e obiettivi. Secondo il primo cittadino di San Giovanni in Fiore, nella cui palese ironia c’è un forte disappunto per le innovazioni dell’indipendente Schael, il direttore dell’Asl avrebbe potuto dividere con lui, riferendogli preventivamente piani e programmi, un caffè d’amicizia e intesa, in nome, lo scongiuriamo, d’una gestione solo politica di nomine e assetti sanitari. Nicoletti è sempre collegiale, abituato alla concertazione, alla sintesi tra le posizioni dei partiti. Stavolta, però, non si riesce a capire come mai Schael avrebbe dovuto mandare un banditore, per Nicoletti, a informare almeno l’esecutivo comunale della sua visita all’ospedale della città. Schael non è un fesso, anzi: s’è tenuto lontano da corteggiamenti, adescamenti e imbarazzanti inviti del potere. Ha voluto testimoniare un principio fondamentale: a lui soltanto spetta la ricostruzione dei dipartimenti aziendali e non c’è telefonatina o avance o intimidazione politica che possa modificare questo stato delle cose. Di solito, dalle nostre parti soprattutto, c’è l’abitudine di levare dignità a un dirigente pubblico ricordandogli da dove è arrivato il suo mandato e imponendogli di scegliere contro voglia. Ma Schael proviene da un contesto culturale e politico molto rigoroso, in cui, in generale, non è ammessa la confusione e la sostituzione dei ruoli stabiliti dalla legge. Le nuove nomine nella Asl 5 hanno scatenato un polverone di polemiche a San Giovanni in Fiore, sostanzialmente riconducibili, però, a un solo indirizzo di protesta. Tra esclusi, aspiranti e trasferiti, la domanda ricorrente è del tipo: "Come si è permesso, con quale autorità?". A sentire medici attendibili del posto, è già pronta una "controriforma intelligente", con la proposta, a Schael, da parte di gruppi partitici e dirigenti spostati, di individuare, per questi ultimi, posizioni particolari come referenti dei vari responsabili dipartimentali. Il che di fatto garantirebbe la titolarità di alcuni poteri che, con le sue decisioni, Schael ha voluto, invece, affidare ad altri. L’Ospedale di San Giovanni in Fiore e il suo distretto, oltre ad aver goduto, per la lontananza dalla sede centrale, di larga e incontrollata autonomia, sono stati una fabbrica di voti, a scapito d’una regolarità operativa che avrebbe assicurato efficienza e buon nome. I più grandi alleati del nuovo direttore generale dell’Asl di Crotone sono proprio i cittadini, che ne stanno apprezzando la mente, la fermezza, l’intraprendenza e l’etica. Democrazia e mercato comportano l’alternanza nell’esercizio di funzioni pubbliche. Se ciò non è gradito, è semplicemente un problema di mentalità e di cultura. Che Schael voglia disciplinarci è solo positivo. Dobbiamo lasciarlo lavorare sereno. Il baccano diffuso conferma la bontà delle sue mosse. Continui, Thomas, siamo con lei.

Emiliano Morrone


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