Antimafia

Lo scrittore Orfeo Notaristefano difende il giudice Clementina Forleo

giovedì 24 luglio 2008.
 

“Accanto a Clementina Forleo, perché la giustizia sia uguale per tutti”. Così Orfeo Notaristefano, giornalista e scrittore, dell’Associazione antimafia VERSO SUD, commenta la decisione del CSM di trasferire da Milano Clementina Forleo.

“Una riforma seria della Giustizia in questo Paese dovrebbe partire proprio dalla riforma del CSM. Siamo sempre più sconcertati dalle doppie velocità del CSM: è veloce quanto si tratta di decidere su Clementina Forleo e Luigi De Magistris ed è lento come una tartaruga quando si tratta di decidere su un giudice che impiega otto anni per scrivere le motivazioni delle sentenze di condanna dei boss della mafia siciliana, che così sono tornati in libertà. Inspiegabilità all’italiana. Che poi Mantini, esponente del PD, dica ‘Forleo lotti di meno e rispetti CSM’ è semplicemente surreale e patetico”.

Notaristefano così prosegue: “Il fronte dell’antimafia non può accettare che vengano perseguitati i magistrati che fanno il proprio dovere, che combattono la corruzione nella Pubblica Amministrazione, che contrastano mafia, ‘ndrangheta e camorra. Quando si colpisce Clementina Forleo e Luigi De Magistris siamo colpiti anche noi, siamo tutti più deboli. Siamo da sempre dalla parte delle Istituzioni, ma siamo anche critici con le Istituzioni, quando vengono meno le prerogative di garanzia, per tutti”.

Notaristefano così conclude: “Domenica 20 luglio eravamo a una grande manifestazione a Palagianello, in provincia di Taranto, per ricordare l’eredità di Paolo Borsellino, assieme al fratello del giudice assassinato dalla mafia, Salvatore, assieme al magistrato antimafia di Reggio Calabria Nicola Gratteri: ovviamente, si è parlato di Borsellino, di Falcone, di Forleo, di De Magistris.

Stare dalla parte della legalità non è uno slogan vuoto, ma significa stare dalla parte dei magistrati perbene che non accettano compromessi e ‘consigli’ interessati. Stare dalla parte della legalità vuol dire per noi combattere per una giustizia giusta, mentre ieri Clementina Forleo ha subito la più grande delle ingiustizie, quella che innesca un pericoloso meccanismo di delegittimazione dei magistrati esposti ai rischi maggiori.

Saranno contenti affaristi e corruttori, mafiosi, ‘ndranghetisti e camorristi. Ma riprendendo lo slogan più noto di questi anni ‘e adesso ammazzateci tutti’, diciamo insieme ‘e adesso trasferiteci tutti’. Perché vorremmo transitare tutti in un Paese normale, in un’Italia che non è questa di oggi”.


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