Disabili

Lettera della Voce di Fiore e di Emiliano Morrone al sindaco di Aversa, Ciaramella, e all’assessore comunale alle politiche sociali, Dello Vicario

giovedì 2 febbraio 2006.
 

Caro sindaco Ciaramella, caro assessore Dello Vicario,

tramite Internet sono venuto a conoscenza della delicata vicenda dei trasporti per i disabili del Centro "Carratù". Li invito a provvedere tempestivamente alla riattivazione del servizio pubblico interrotto. Sono sicuro che, nonostante le ragioni della sospensione, loro amministratori sapranno trovare i modi per assicurare un ripristino immediato dello statu quo ante. Le persone diversamente abili hanno, per legge, tutta una serie di diritti e protezioni, i quali non possono cadere per alcuna ragione. Ove, più correttamente, non si invocasse la legge dello Stato ma quella dell’anima, occorrerebbe scrivere che ciascuno di noi deve agire per la rimozione d’ogni ostacolo davanti ai più deboli. Non intendo certo dare lezione di morale. Comprendo perfettamente lo stato di agitazione dei genitori dei ragazzi del Centro "Carratù", i quali stanno conducendo una battaglia civile, che, a mio avviso, va molto al di là dello specifico episodio.

Cari amministratori di Aversa,

vi interesso direttamente, come mia abitudine, attraverso le pagine della Voce di Fiore, organo di stampa indipendente - che ha come obiettivo, peraltro, quello di contribuire, per quanto possibile, alle esigenze di persone in difficoltà. Mi aspetto una vostra risposta fattiva e conto di ricevere una vostra nota circa lo stato delle cose. Diversamente, ma non credo affatto che sarà il caso, procederò a una diversa verifica e al diretto interessamento di istituzioni sopraordinate oltre che a una massiccia campagna di informazione presso tutta la stampa italiana, per l’individuazione di responsabilità e omissioni.

Sicuro d’un pronto riscontro e ringraziando, l’occasione mi è gradita per porgere i migliori saluti.

Roma, 02/02/2006

Emiliano Morrone


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