Disabili

Tempesta ad Aversa. Centro per disabili "Carratù": i genitori scrivono a Ciampi, Berlusconi, Bassolino e De Francisis . Nella missiva descrivono lo stato di abbandono dei disabili ad Aversa

sabato 4 febbraio 2006.
 

Oggi i genitori dei 30 ragazzi disabili gravi/gravissimi hanno inviato una missiva ai maggiori rappresentanti istituzionali quali il Presidente della Repubblica Ciampi, del Consiglio dei Ministri Berlusconi, della Regione Campania Bassolino e della Provincia di Caserta De Francisis. Nella missiva i genitori hanno descritto, attraverso una dettagliata relazione, lo stato di abbandono del Centro Diurno Simona Carratù. Nella relazione i genitori dei disabili hanno accusato l’amministrazione Ciaramella di non aver mai attuato politiche per la tutela dei disabili gravi/gravissimi ad Aversa. Il servizio di mobilità assistita per il trasporto dei disabili è fermo dal 1 Gennaio 2006 e il Comune è dotato di un unico mezzo a fronte di quasi centomila abitanti, inoltre il Protocollo di Intesa per il consolidamento del Centro Diurno è scaduto dal 15 Aprile 2004 e da quasi due anni si attende il rinnovo. Aversa è sprovvista di uno sportello per le disabilità, i disabili minori ch e frequentano la scuola dell’obbligo affrontano quotidianamente enormi problemi dovuti alla fatiscente assistenza materiale scolastica non adeguata a tipologie di disabilità complesse e molto spesso i plessi scolastici hanno barriere architettoniche. Il Comune non eroga un servizio di assistenza domiciliare per disabili adulti che richiedono aiuto nell’igiene personale, gestione domestica, commissioni, attività di socializzazione ed inclusione sociale. Non viene svolta nessuna politica di incentivazione all’impresa e di formazione professionale per l’ingresso nel mondo di lavoro dei disabili. Unica nota positiva sono i Budget di Cura voluti dal Dott. Franco Rotelli, ex Direttore Generale dell’ASL, che attraverso Progetti Terapeutici Individuali consentono in alcuni casi di alleviare le sofferenze di pochi disabili gravi e dei loro familiari, ma anche in questo caso il Comune di Aversa non si rende protagonista attivo nella collaborazione con l’ASL CE/2. Conclude il sig. Sarracino: «Questa è la triste storia dei nostri figli disabili e della nostra dignità di genitori che viene duramente colpita ogni giorno da un freddo gioco di calcolo e di potere. Ecco il motivo del nostro appello alle maggiori istituzioni del Paese, per una giustizia sociale ed ai nostri concittadini per un astensionismo generale che faccia meditare il mondo della politica aversana. Infine devo sottolineare che l’assessore Dello Vicario ed in ultimo l’ssessore Della Valle con proprie dichiarazioni continuano a sostenere le proprie ragioni, incuranti delle sofferenze che hanno inflitto a tutti i nostri ragazzi disabili gravissimi».

Raffaele Sarracino


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