Giustizia

Pino Masciari senza scorta davanti al Tar, l’interrogazione del senatore dell’Antimafia Giuseppe Lumia

Il parlamentare: "Questo è un fatto di enorme gravità che espone il Masciari e la sua famiglia ad un rischio altissimo che viola, di fatto, norma e patto etico che lo Stato instaura con i testimoni di giustizia"
mercoledì 24 dicembre 2008.
 

Interrogazione Masciari. Atto di Sindacato Ispettivo n.3-00460, Sen. Lumia

Pubblichiamo l’Atto di Sindacato Ispettivo n.3-00460 presentato dal Sen. Giuseppe Lumia in data 22 dicembre 2008 riguardo all’evidente mancanza da parte del Servizio Centrale sulla sicurezza della famiglia Masciari di fronte al TAR lo scorso 18 dicembre 2008.

Premesso che:

il 18 dicembre 2008 l’interrogante ha ricevuto una telefonata dal testimone di giustizia Pino Masciari che lo informava di trovarsi presso la sede di Roma del TAR in via Flaminia 189, per affrontare un ricorso atteso da anni avverso la delibera del Servizio centrale di protezione, in quanto non rispondente ai dettati della legge;

il motivo specifico della telefonata è per sottolineare l’assenza di qualunque sistema di protezione, lasciando la moglie ed i figli sprovvisti di quanto disposto nella delibera del 2 ottobre 2008, dove si prevedeva che “il medesimo sarà sottoposto ad un dispositivo di sicurezza a cura del servizio centrale di protezione, a carico del medesimo servizio non graverà alcun altro onere derivante da appuntamenti che non siano connessi a eventuali impegni in giudizio del testimone di giustizia”; ed ancora si stabiliva “di disporre che, qualora il testimone di giustizia Masciari Giuseppe ritenga di muoversi comunque sul territorio nazionale, in contrasto con le cautele che sottendono all’esecuzione di ogni programma speciale di protezione, sarà comunque sottoposto ad un dispositivo di sicurezza a cura del Servizio Centrale di Protezione”; ed infine si prevedeva “alla stregua dei criteri di cui in premessa, di incaricare il Servizio centrale di protezione di valutare ogni singola richiesta che il Masciari d’ora in avanti avanzerà”. Inoltre, il verbale di comunicazione della Direzione centrale della Polizia criminale Servizio centrale di protezione del 20 novembre 2008 metteva a conoscenza il signor Masciari della nota n. 85069 del S.C.P. di data 6 novembre 2008 dove si specificava quanto segue: “Si comunica formalmente al sig. Masciari Giuseppe, che questo Servizio ha disposto servizi di accompagnamento e scorta, a mezzo del referente territoriale della località protetta, per tutti gli impegni rappresentati dallo stesso con l’istanza del 28 ottobre 2008. Si comunica altresì che verranno anche disposti servizi per la sua sicurezza, nelle località ove dovrà recarsi”;

l’interrogante, nel corso della stessa mattinata, si è recato personalmente presso il TAR nella sede di Roma di via Flaminia 189, dove ha potuto constatare che in effetti intorno a Pino Masciari e alla sua famiglia non era stato previsto nessun sistema di protezione. Questo è un fatto di enorme gravità che espone il Masciari e la sua famiglia ad un rischio altissimo che viola, di fatto, norma e patto etico che lo Stato instaura con i testimoni di giustizia che, si sottolinea, sono persone oneste che, pur di denunciare, espongono se stessi e la loro famiglia a rischi enormi che stravolgono la loro vita e destabilizzano la propria condizione sociale ed economica;

già altre volte il Masciari ha ampiamente denunciato e documentato la violazione delle norme di protezione per lui predisposte, senza che sia migliorato il servizio,

si chiede di sapere:

se si intenda procedere ad un’ispezione approfondita per chiarire tutte le cause delle avvenute violazioni, che personalmente l’interrogante ha potuto accertare;

quali misure si intendano adottare per impedire che quanto accaduto possa ripetersi.


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