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Calabria, Legambiente denuncia: "Sindaco di San Giovanni in Fiore blocca tir discarica per alzare la posta"

Secondo gli ambientalisti, il primo cittadino vorrebbe "lucrare" sulla realizzazione di un nuovo sito rifiuti poiché il Comune sarebbe al dissesto
mercoledì 21 ottobre 2009.
 

Legambiente denuncia una scelta del sindaco di San Giovanni in Fiore sulla discarica di Vetrano, nel territorio comunale ma nei pressi di Caccuri.

In un comunicato stampa, il circolo locale dell’associazione scrive che il primo cittadino Antonio Nicoletti (Sdi) ha escogitato “un nuovo piano strategico per chiedere di più al Commissario regionale per l’emergenza sui rifiuti in Calabria”. Legambiente sostiene che l’amministratore abbia bloccato “il passaggio dei tir alla discarica in località Vetrano per incontrare il commissario e alzare magari la posta sul valore aggiunto, in euro, dei rifiuti che continueranno ad essere scaricati dalla provincia di Cosenza”. Sottolinea, quindi, che questa discarica “diventa sempre più un affare per il Comune di San Giovanni in Fiore”. Nettissimo il giudizio degli ambientalisti: “una vergogna senza precedenti, con l’unico scopo di evitare il dissesto finanziario in cambio di più rifiuti”.

Nei mesi scorsi, il consigliere comunale d’opposizione Antonio Barile (Pdl) raccolse duemila firme contro la realizzazione di un sito analogo, vicino all’attuale discarica, per cui il governatore regionale Agazio Loiero, il presidente della Provincia di Cosenza e il sindaco di San Giovanni in Fiore avevano siglato un accordo all’insaputa dei cittadini.

Grave, specie con l’aria che tira sulla materia.

Sul fatto, non c’è mai stato un confronto obiettivo in seno alla politica: il problema è sempre stato eluso coi soliti riferimenti ai leader politici nazionali. Barile, evidenziando che “la zona è area protetta e pertanto non è possibile farci un mondezzaio”, dichiara: “Nicoletti ha fermato il transito dei mezzi a Vetrano per impedire che l’odierna discarica si riempia prima delle elezioni di marzo, fatto che peserebbe sulla sua seconda candidatura”. La saturazione della discarica di Vetrano è prossima. “Da qui - argomenta Barile - la decisione di farne una seconda, in cui riversare i rifiuti della provincia di Cosenza”.

Riguardo al divieto di transito ai mezzi diretti a Vetrano, dalla maggioranza in municipio si afferma che la decisione del sindaco è stata a tutela del territorio; mentre il consigliere Marco Militerno, di “Vattimo per la città”, parla dell’“assurdità delle politiche per l’ambiente, in un ecosistema che deve essere rispettato e valorizzato per la sua bellezza”.

Gerardo Tangaro, presidente del circolo di Italia dei Valori, respingendo “la devastazione dell’ambiente che è stata sino ad ora”, ribadisce “la necessità di promuovere la raccolta differenziata, di programmare ascoltando i cittadini e le associazioni per l’ambiente”. Rimarca che nell’ultimo consiglio comunale la maggioranza ha difeso la nuova discarica a Vetrano, motivando la sua posizione coi 3 o 4 milioni di euro che per il ’sacrificio’ incasserebbe dalla Regione Calabria, somma di cui agli atti non abbiamo trovato traccia”. Tangaro conclude: “Il Comune, oltre ad aver pagato a vuoto, negli anni, per il servizio sulla differenziata, ha perso 200mila euro destinati a progetti di incentivo; sicché ora alza il tiro per recuperare quattrini”.

Tonino Candalise, assessore comunale alla Salute, asserisce: “Nessuno vuole i rifiuti, ma da qualche parte, poiché si producono, bisogna metterli. Se da una nuova discarica autorizzata uscissero economie per San Giovanni in Fiore, non sarebbe mica male. La questione è che probabilmente lì a Vetrano non sarà possibile un altro sito. Se fosse vicino a San Giovanni in Fiore, sarebbe un problema. Vetrano, che è a due passi da Caccuri, non lo conosce nessuno. Anche per il turismo, una discarica lì non avrebbe effetti negativi”. La Regione Calabria avrebbe già rilevato impedimenti, vista la conformazione del terreno; secondo Pietro Tiano, del dipartimento regionale Lavori pubblici. Candalise obietta alla minoranza: “Stanno all’opposizione ed è giusto che ci contraddicano. La questione dei rifiuti è complessa, pare che non sia stata del tutto bonificata la vecchia discarica di ’Serralonga’; poi le difficoltà del Consorzio Vallecrati, per cui abbiamo affidato a Calabria Maceri la gestione della spazzatura”. Ma “Calabria Maceri è collegata a Vallecrati”, puntualizza Barile.

Il comitato Rifiutiamo i rifiuti, di Caccuri, conduce da anni una battaglia per conoscere i danni provocati dalla discarica di Vetrano, ritenuta non regolare e all’attenzione della Procura di Cosenza. Nel 2008, il presidente, Nicola Di Gioia, rilasciò un’intervista alla giornalista Rai Enrica Majo, denunciando l’aumento di decessi per tumore e la morte di animali nei dintorni; riguardo a cui forse ha inciso l’uso della discarica, autorizzato, da parte d’una trentina di comuni del cosentino. Originariamente, la discarica era stata costruita per il solo Comune di San Giovanni in Fiore. Nicoletti s’infuriò per l’intervista, in onda sul giornale radio della Rai parallelamente a un servizio, sempre della Majo, sulle cause degli operai dell’ex Fondo sollievo contro il municipio. Contattò i superiori della giornalista, considerando la circostanza quale velata promozione del libro “La società sparente”; anche per le dichiarazioni del sottoscritto coautore, trasmesse, sulla questione degli operai.

Se Candalise sembra ribollire per la perenne emergenza rifiuti in Calabria, Legambiente di San Giovanni in Fiore tuona: “Il Commissario, oramai in perenne pianta stabile, in scadenza il 31 dicembre di quest’anno, ha convinto sindaci e presidenti delle province che non c’è più bisogno del passaggio delle deleghe e competenze ai governi locali sul problema della gestione ordinaria, perché ogni territorio affronti in modo organico e sostenibile il tema dei rifiuti”.

Beatrice Andolina, attivista del movimento delle Agende rosse, dopo la diretta web del recente consiglio comunale su Vetrano, mandata da vari siti dell’antimafia civile, commenta: “Non pensavo affatto che un problema così grave venisse affrontato come abbiamo visto”.

“Intanto - chioserebbe nauseato Samuel Beckett - si va avanti”. E il cinematografico “lupo della Sila”, di Duilio Coletti, gira alla larga.

Emiliano Morrone

già su il Crotonese del 20 ottobre 2009, a pag. 23


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