San Giovanni in Fiore (Cosenza) ha espresso il meglio di sé con la vicinanza alle famiglie dei cinque ragazzi morti a Natale. La città ha dimostrato che si possono sconfiggere le tensioni della politica, qui molto forti, in nome di un fine più alto, la solidarietà nel dolore.
Un dolore che diventa pubblico, di tutti, quando viene toccata la vita umana, cioè il bene più grande di cui disponiamo. La vita è sacra, intangibile, e dal diritto di vivere discendono tutti i diritti codificati o riconosciuti dagli ordinamenti.
Per questo, dopo l’attentato subito dal sindaco di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile, questa testata invita le forze politiche, le associazioni, i movimenti e i cittadini del comune calabrese a partecipare attivamente ad un’iniziativa pubblica con cui, di là dai diversi colori, bandiere e visioni del mondo, si dia un segnale forte agli autori dell’azione criminale. Le istituzioni, e prima ancora la vita, non si possono colpire, vilipendere, uccidere.
Proposta dal senatore Stefano Pedica e dal giornalista Orfeo Notaristefano, questa iniziativa si terrà nei prossimi giorni, verosimilmente l’undici gennaio. Hanno già dato la loro adesione deputati, senatori e parlamentari europei. Saranno invitati tutti i rappresentanti politici locali e la società civile nelle sue espressioni.
C’è una responsabilità che ogni coscienza può sentire e manifestare, a prescindere da buone argomentazioni, articoli, discorsi, ragionamenti. Esistono valori universali che uniscono e non si possono subordinare a sigle di partito, scelte amministrative, indirizzi politici.
Ci auguriamo, dunque, la massima convergenza sul valore della vita, che va difeso senza alcun tentennamento.
A scanso di equivoci, San Giovanni in Fiore è, e rimane, una comunità di persone per bene. Siamo convinti che chiunque abbia voluto mettere in pericolo la vita del sindaco Barile, singolo o in associazione non importa, possa essere isolato, prima che scoperto e condannato. E non c’è isolamento più efficace che quello di una città che comprende la gravità dell’accaduto e, lontana da dissapori personali o politici, risponda coesa con la partecipazione civile.
Da qui, speriamo che il clima e il linguaggio politico, caratterizzati da tempo da pericolosa animosità, si riportino alla pacatezza necessaria. Nel rispetto delle diversità, dei ruoli e dei processi democratici.
Emiliano Morrone, direttore di "la Voce di Fiore"
La Voce di Fiore invita San Giovanni in Fiore a rispondere unita a chi ha attentato alla vita del sindaco ....
E a fare argine ai quei provocatori e a quei soverchiatori che, già colpevoli del male che commettono, sono ancor più colpevoli del pervertimento a cui spingono gli animi degli offesi.
Che la luce della coscienza e dello spirito di ogni cittadina-sovrana e di ogni cittadino-sovrano di San Giovanni risplenda nella notte oscura e ridia brillantezza alla corona (di tutti e di tutte) che splende alta sulla testa dell’intera comunità (come dallo stemma).
Al di là delle differenti posizioni di parte e di partito, che la Città apra gli occhi sugli eventi che hanno scosso e stanno scuotendo profondamente la comunità, rinsaldi con determinazione la propria consapevolezza di Unità e manifesti la propria solidarietà al Sindaco di tutta la Comunità.
Che San Giovanni in Fiore venga fuori da queste prove con tutto l’orgoglio e la dignità che da sempre gli sono propri.
Che San Giovanni in Fiore viva in pace e in solidarietà e sia di esempio a tutta l’Italia - nello spirito della Costituzione e nello Spirito ("Charitas") di Gioacchino!!!
La mia massima solidarietà a tutta San Giovanni in Fiore e al Suo Sindaco, il dott. Antonio Barile
Federico La Sala
Gentilissimo Dott. Antonio BARILE
Caro Antonio,
Nell’apprendere l’accaduto al dir poco molto maldestro la mia famiglia vuole porgere la più stretta soliedarietà a Lei e tutta la sua famiglia con l’augurio che questi fatti non si ripetino più. (Questo quando bucarono le quattro gomme della vostra machina). Adesso mi sento di sdegnare tutti questi malfatti (cosa non compresibile in un paese consì tranquillo come era San Giovanni in Fiore nei tempi non molto remoti) anche perché qui c’é di più che un semplice segno d’avvertimento. Speriamo bene che chi di notte nell’oscurità colpisce, prima o poi (al più presto naturalmente) sarà preso in fraganza, e quindi sappremo perché tutta questa avversione verso la tua famiglia. Come già ribadito da tutti i giornalisti presente alla tua confernza stampa e precisando che noi seguiamo con molta attenzione questa brutta pagina di storia che San Giovanni in Fiore sta scrivendo vogliamo farle pervenire le nostre più sentire e forte considerazioni di soliedarietà da noi emigrati del Belgio. Eravamo e siamo cosi orgogliosi di avere accolto qui da noi l’Abate Don Germano Anastasio.
Un augurio di buona ripresa e buon lavoro.
Luigi ALBANO
Presidente Associazione Internazionale Calabrese Genk-Limburg-Belgio
San Giovanni in Fiore, ancora
intimidazioni contro il sindaco
Dopo le gomme tagliate, la fiancheggiata della macchina rigata, i bulloni delle 4 ruote svitati all’auto della moglie, un’altra scritta comparsa contro Barile e la sua Giunta lungo la strada che dalla Cona conduce a Palla Palla *
09/01/2012 Continuano le intimidazioni contro il primo cittadino di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile. Una nuova scritta minacciosa è comparsa contro Barile e la sua Giunta, lungo la strada che dalla Cona conduce a Palla Palla, storica frazione di San Giovanni in Fiore: “Barile stai attento tu e tutta la Giunta”.
La scoperta della scritta è avvenuta ieri mattina e si va ad aggiungere a quella trovata nella scorsa settimana sul muro nei pressi della stradina che porta agli uffici comunali di Via Livorno.
«Il messaggio è evidente. Il clima che si respira in città è chiaro e noi ne siamo perfettamente consapevoli». Questo il commento del sindaco, Antonio Barile e degli amministratori locali, colpiti da questa azione continuata di intimidazione che tenta, subdolamente, di impaurire e far vacillare l’azione della partecipazione nella pratica amministrativa e della trasparenza avviata dall’amministrazione Barile.
Nemmeno l’incontro fra Barile, il prefetto di Cosenza e il procuratore hanno sortito effetti immediati. Lo Stato, tramite i due rappresentanti, aveva assicurato al sindaco della città gioachimita tutto il sostegno delle istituzioni, anche in modo abbastanza sostanzioso (si parla di una scorta discreta per lui e la sua famiglia), però la scritta di ieri mattina, come quella sulla mura che portano al provvisorio comune e il taglio degli alberi nell’anfiteatro attiguo, non lasciano presagire niente di buono nella patria di Gioacchino da Fiore. Tutti i partiti locali, compreso il centro sinistra, che finora mancava all’appello, si sono stretti attorno al sindaco, manifestando l’appoggio incondizionato alla sua persona. Anche l’appello all’antimafia con la relativa fiaccolata a sostegno di Barile, ha sortito pochi o nessun effetto.
* IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA, 09/01/2012:
http://www.ilquotidianoweb.it/it/calabria/cosenza_san_giovanni_fiore_intimidazioni_sindaco_barile_ancora_minacce_giunta_4564.html