PIANETA TERRA. Africa...

EBOLA: E’ ALLARME. La situazione sta facendo innalzare il livello dei timori anche in Europa.

Ebola fa paura, l’Oms: "In Africa superati i 1300 casi, 57 morti negli ultimi 4 giorni". Il Ministero della Salute: "Nessun rischio per l’Italia".
giovedì 31 luglio 2014.
 

Ebola fa paura, l’Oms: "In Africa superati i 1300 casi, 57 morti negli ultimi 4 giorni"

Il Ministero della Salute: "Nessun rischio per l’Italia".

di Redazione Ansa *

Il virus Ebola in Africa ha fatto in totale 1323 casi con 726 morti dall’inizio dell’epidemia lo scorso dicembre, di cui 57 solo negli ultimi 4 giorni. Lo afferma l’Oms in un comunicato che certifica anche il primo caso in Nigeria, che diventa così il quarto paese colpito dalla malattia dopo Sierra Leone, Nigeria e Guinea.

Ministero della Salute: "Nessun rischio da Ebola per l’Italia"

’’Nessun rischio per Ebola in Italia’’. Lo afferma il ministero della Salute in una nota che sottolinea come ’’il nostro Paese è attrezzato per valutare e individuare ogni eventuale rischio di importazione della malattia’’. L’OMS e il Centro Europeo Controllo Malattie dell’Unione Europea, ricorda il ministero, non raccomandano a tutt’oggi misure di restrizione di viaggi e movimenti internazionali.

’’Il Ministero della Salute italiano ha dato per tempo disposizioni per il rafforzamento delle misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali - si legge nel documento - e sono state date indicazioni affinché il rilascio della libera pratica sanitaria alle navi che nei 21 giorni precedenti abbiano toccato uno dei porti dei Paesi colpiti avvenga solo dopo verifica, da parte dell’USMAF, della situazione sanitaria a bordo. Per ciò che concerne gli aeromobili è stata richiamata la necessità della immediata segnalazione di casi sospetti a bordo’’. Pur in presenza di un rischio remoto di importazione dell’infezione, conclude il comunicato, va ricordato che l’Italia non ha collegamenti aerei diretti con i Paesi affetti.

’’Riguardo le condizioni degli immigrati irregolari provenienti dalle coste africane via mare - spiega il documento - la durata di questi viaggi fa sì che persone che si fossero eventualmente imbarcate mentre la malattia era in incubazione manifesterebbero i sintomi durante la navigazione e sarebbero, a prescindere dalla provenienza, valutati per lo stato sanitario prima dello sbarco, come sta avvenendo attraverso l’operazione Mare Nostrum. Si ribadisce che il rischio di infezione per i turisti, i viaggiatori in genere ed i residenti nelle zone colpite, è considerato molto basso se si seguono alcune precauzioni elementari’’.

Francia, ministro salute: "Pronti per fronteggiare virus" La Francia ’’ha i mezzi per far fronte al virus Ebola’’: lo dice in un’intervista al quotidiano Le Parisien, la ministra francese della Salute, Marisol Touraine. Per la ministra, oggi bisogna essere ’’estremamente vigili’’ di fronte a questa malattia, che ha già causato la morte di 660 persone nell’Africa occidentale.

La Liberia ha deciso la chiusura di tutte le scuole "senza eccezioni" per cercare di fermare l’epidemia di Ebola che ha colpito il paese e le nazioni confinanti nell’Africa occidentale. Lo ha comunicato la presidente Ellen Sirleaf Johnson. "Anche i mercati nelle zone di frontiera" con la Sierra Leone, la Guinea e la Costa d’Avorio resteranno chiusi, ha annunciato Ellen Sirleaf Johnson. "Ebola è reale, Ebola è contagiosa, Ebola uccide", ha scandito la presidente.

Per rispondere alla più grande epidemia di ebola mai registrata, la Commissione Ue ha stanziato due milioni di euro in più che porteranno a 3,9 milioni l’aiuto totale per combattere la malattia nell’Africa occidentale. E, sebbene i rischi che arrivi in Europa siano "bassissimi", fonti fanno sapere che l’Ue è attrezzata per rispondere all’eventualità che il contagio si estenda. Secondo quanto spiegano fonti europee, "non si può scartare l’ipotesi che un caso giunga in Europa, ma l’Ue ha i mezzi per contenere rapidamente l’epidemia". Come ha dimostrato un caso sospetto a Valenzia, che è stato immediatamente messo in quarantena e le tempestive analisi hanno poi dato esito negativo. L’Ue, spiegano le fonti, ha un sistema di allerta e tutti gli Stati hanno infrastrutture ospedaliere in grado di trattare questi casi.

’Dogane Gb non pronte per emergenza’, è scontro - E’ scontro in Gran Bretagna dopo che il segretario generale del sindacato per i dipendenti del servizio immigrazione, Lucy Moreton, ha dichiarato alla Bbc che le dogane del Regno Unito non sono pronte per fronteggiare una emergenza sanitaria causata dal virus Ebola. Non la pensano così i rappresentanti della Border Force, che hanno ribadito la completa preparazione del proprio personale di recente aggiornato sulle procedure da seguire in questi casi.

La Liberia ha sospeso tutte le partite di calcio e ha deciso la chiusura di tutte le scuole "senza eccezioni" per limitare i rischi di contagio da virus Ebola, che nel Paese ha già colpito 249 persone uccidendone 129. Lo hanno annunciato la Federcalcio liberiana e la presidente liberiana Ellen Sirleaf Johnson. Inoltre l’associazione americana dei Peace Corps ha deciso il ritiro temporaneo da Liberia, Sierra Leone e Guinea di suoi 340 volontari.

La Liberia è il terzo Paese colpito dal virus dopo Guinea e Sierra Leone, e ha recentemente ’esportato’ un caso anche in Nigeria. I punti di ingresso nel Paese sono stati quasi tutti chiusi la sorveglianza è stata aumentata nei pochi punti rimasti aperti, come i principali aeroporti. Sono 1201 i casi di Ebola confermati fono a questo momento in Africa, con 672 morti, secondo il conteggio dell’ultimo bollettino dell’Oms, pubblicato il 27 luglio.

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Ebola uccide medico eroe in Sierra Leone. Paura Africa.

Il punto alle 24 del 30 luglio

(di Diego Minuti) *

Per le statistiche resterà solo una delle centinaia di vittime che Ebola sta mietendo in Africa. Ma non in Sierra Leone, dove Sheik Umar Khan, 39 anni, era un eroe nazionale, tanto che la notizia della sua morte ha gettato un intero Paese nello sconforto. Da mesi, mai risparmiandosi, nell’ospedale di Kenema si batteva per salvare quante più vittime del terribile virus che conosceva benissimo (era virologo), sapendo che sono pochissime le speranze che lascia a chi ne viene infettato. Appena una settimana fa il virus lo aveva aggredito, portandolo alla morte, nonostante il disperato tentativo di salvarlo compiuto dai suoi colleghi di Medici senza frontiere che lo avevano preso in cura nel centro di Kailahun.

Ebola fa paura. Trecentoquaranta volontari dei Peace Corps americani saranno ritirati temporaneamente da Liberia, Sierra Leone e Guinea, mentre in Liberia, dove i morti sono già 129 sui 672 decessi complessivi, la presidente Ellen Sirleaf Johnson questa sera in Tv ha annunciato una serie di misure, tra cui la chiusura di tutte le scuole "senza eccezioni", per cercare di contenere il contagio. "Ebola è reale, Ebola è contagiosa, Ebola uccide", ha scandito.

La morte di Khan è la prima che colpisce in Africa un personaggio pubblico, aumentando a dismisura i timori per un’epidemia che, dopo i primi casi registrati all’inizio dell’anno, è andata sempre più espandendosi: davanti al virus non ci sono difese se non la prevenzione, poiché non esiste un vaccino. Come bene sanno altri medici, pure essi contagiati da Ebola e che stanno lottando contro la morte per aver cercato di aiutare i pazienti che ormai affollano i centri di assistenza.

La situazione sta facendo innalzare il livello dei timori anche in Europa, come in Gran Bretagna, dove il virus viene ormai considerato come una minaccia serissima, tanto da far scattare serrati controlli alle frontiere per chi arriva dai teatri dell’epidemia. C’è stato già chi, per avere mostrato sintomi paragonabili a quelli di Ebola, è stato prelevato in aeroporto e sottoposto a controlli, che però hanno dato esito negativo.

Mentre fonti Ue fanno sapere che l’Unione europea è attrezzata per rispondere all’eventualità che il contagio si estenda, anche se i rischi sono giudicati bassissimi. Secondo le ultime stime - per difetto, vista la difficoltà a censire le vittime di un virus aggressivo - Ebola ha ucciso oltre 672 persone. Il virus, dalla Guinea, dove sono stati segnalati i primi casi, si è propagato nei Paesi vicini, dove le iniziative di contrasto sono state adottate con ritardo.

Il precipitare della situazione, soprattutto negli ultimi giorni, sta facendo accrescere ancora di più la paura, che ormai attraversa tutta la fascia occidentale del continente. Il recente caso di un liberiano, giunto a Lagos da Monrovia in aereo via Lomè, inquieta ancora di più le autorità sanitarie locali - a cominciare da quelle nigeriane - che, anche sotto la fortissima pressione dell’Organizzazione mondiale della sanità, stanno elevando intensità e qualità dei controlli alle frontiere e dentro i rispettivi territori semmai un portatore ignaro di Ebola abbia eluso il cordone sanitario dispiegato.

Ma, ammette MsF, l’espandersi del virus è ormai totalmente fuori controllo, con tutte le conseguenze che questa "verità" comporta. La decisione della compagnia aerea africana Asky di interrompere, da subito, i voli verso Liberia e Sierra Leone, se dimostra la drammaticità del momento, acuisce la paura che scuote molti dei Paesi sub-sahariani. Intanto, negli ospedali che ciascun Paese interessato dal virus ha eletto a polo di contrasto di Ebola, sono molte decine le persone ricoverate e poste in quarantena in attesa che trascorrano le tre settimane di isolamento. Ma la rabbia delle gente, davanti all’impotenza degli Stati a bloccare l’espandersi del virus, si manifesta con sempre maggiore frequenza colpendo chi - come accaduto ad una equipe della Croce Rossa in Guinea, aggredita da decine di persone armate di coltellacci - viene visto come il simbolo d’un fallimento.

* http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/07/28/ebola-il-contagio-in-africa-non-si-ferma.-appello-delloms_7a97d59f-c0c1-4c2a-8a32-a8ab87831af2.html


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