Politicanten

Pro eligendo Vincenzo Tiano: appunti sparsi e scompaginati dalla terra del caldo umido

sabato 24 giugno 2006.
 

L’aria delle vacanze si spande al di là delle nuvole. Orde di fusti e abbronzate si accingono a mostrarsi su ogni lembo di spiaggia dell’italica penisola, terra dell’apparenza e della truffa. Dalla riforma costituzionale a colpi di maggioranza e spot consolanti, per citare il mio vice, alle marachelle di Salvo Sottile, che nelle sue dichiarazioni falliche ha preferito farsi cogliere in fallo piuttosto che andarci per il sottile. Dall’ipertecnologia del Comune di San Giovanni in Fiore, che ha inventato un numero verde pieno di servizi inesistenti, alla paleotecnologia di Giuseppe Kr, che suggerisce da tempo nuove condotte per l’acqua florense. Dall’ambiguità di Lippi, per alzare il livello, alla perentorietà di Thomas non Schael sed Padoa Schioppa, che lancia schioppettate su questioni vecchie, risapute e mirabilmente ignorate. Dall’immobilismo della compagine di Loiero alla favola dell’uccisione di Fortugno per cause di "gelosia". Questa è l’Italia, l’Italia che conta e sa smarcarsi. Dal manifesto che sta alle corde alle fortune di giornali e televisioni veramente culturali. Leggi Fede, Fedele e affini. Ora, come tutti, sto al caldo, un caldo umido da delirio. Forse, in questi giorni, forse, incontro Federico La Sala, che sta producendo a ritmo forsennato. Perdonate l’assenza, sto usando pochissimo la rete. Mauro Diana è redattore attivo a tutti gli effetti. Spero legga. Per me, le vacanze sono molto lontane. Ma, nei prossimi giorni, la nostra Voce o, come qualcuno l’ha chiamata, la versione testuale ed elettronica di Radio Aut, riprende il suo vigore complessivo. Non che ora ci stiamo grattando, intendiamoci. E’, come dire, che siamo un po’ lontamnucci dai fatti luridi della politica che non conta. Trovandoci in rotta di riavvicinamento, potremo ripigliare i discorsi interrotti. Scrivo senza ratio solo perché penso, direbbe il Guccio, a Orazio. Ma voi non potete intendere, reputo, chi si cela dietro quel velo poetico. In ogni caso, di Vincenzo Tiano debbo dire che è un anarchico autentico, più in là di Stirner. E che, senza di lui, non avrei capito una montagna e mezza di cose. Sto seriamente pensando di proporgli la guida d’un movimento politico. Magari, penserà a uno scherzo. Assicuro che non lo è. Oggi, Vincenzo Tiano è la Voce, assieme a Maria Costanza Barberio e Federico La Sala. E questo non è poco. Presto un sunto sul nostro quasi secondo anno di vita. Non perdetelo, è gratis.

L’Indirettore

Vedi articolo di Vincenzo Tiano


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