Rifiuti, l’Ue bacchetta l’Italia: avviate procedure d’infrazione*
Mentre la questione rifiuti torna prepotentemente alla ribalta delle cronache italiane (vedi blocchi stradali e proteste degli ultimi giorni a Torre del Greco e Acerra) anche l’Ue bacchetta il Belpaese. La Commissione europea ha infatti deciso di procedere nei confronti dell’Italia per quattro infrazioni della normativa comunitaria sull’ambiente. E in tre casi si tratta proprio di «gestione inadeguata dei rischi che presentano i rifiuti». Mentre nel quarto caso le autorità italiane non avrebbero effettuato la valutazione di impatto ambientale per due nuovi tratti stradali a Milano.
Nel comunicato diffuso da Bruxelles non si entra nei dettagli ma si dice che in due casi l’esecutivo Ue ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia europea. Mentre negli altri due è stato, per ora, inviato al governo italiano un parere motivato, seconda fase del procedimento di infrazione.
Riguardo alla questione rifiuti molto dure le parole del commissario Ue all’Ambiente Stavros Dimas: «Se non sono gestiti in condizioni di sicurezza, i rifiuti possono costituire una minaccia reale per le persone e per l’ambiente - ha dichiarato - mi auguro che l’Italia intervenga rapidamente per risolvere i problemi riscontrati».
L’ammonizione dell’Ue nella gestione rifiuti riguarderebbe in particolare la Puglia che si trova in stato di emergenza da diversi anni. Attualmente il commissario straordinario per i rifiuti è il presidente della Regione Niki Vendola. Il commissariamento dovrebbe finire ad inizio 2007 ma la questione è tutt’ora molto difficile. Proprio qualche giorni fa, ad esempio, è stata posta sotto sequestro preventivo dai carabinieri del Noe di Puglia la discarica di rifiuti solidi di Trani, che serve quasi per intero il territorio della sesta provincia pugliese: la Bat (Barletta-Andria-Trani). La discarica avrebbe inquinato le falde acquifere ed emesso nell’aria fumi pericolosi.
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WWW.UNITA.IT, Pubblicato il 03.07.06