IL PERSONAGGIO
Mike, politico di tutti e di nessuno
con Silvio dall’amore al tradimento
Dall’esperienza partigiana all’impegno a fianco di
Berlusconi, da Andreotti a Veltroni. Ha attraversato 50
anni con spirito ecumenico, un po’ benpensante e un po’ trasgressivo
di FILIPPO CECCARELLI *
PARTIGIANO, certo. Democristiano, anche. Montanelliano, di sicuro. Berlusconiano, non c’è dubbio. Però a suo modo anche veltroniano. Un po’ progressista, un po’ reazionario e un altro po’ anarcoide. Laico e cattolico. Repubblicano nominato da Vittorio Emanuele nell’ordine dei cavalieri dei santi Maurizio e Lazzato, con tanto di tonacona cinquecentesca in seta scarlatta.
Ecco sì: ecumenico. Al servizio di Rai, Fininvest e Sky. Di tutti e di nessuno. L’americano più italiano che ci sia stato. Questo è stato Mike Bongiorno in quell’ambito della vita pubblica che per sfinimento si continua a designare "politica". Non solo, ma il suo spettacolare universalismo si riverbera come un monito sulle beghe faziose e le inimicizie incrostate. Quando ebbe come premio di consolazione la laurea honoris causa, platealmente volle che il ministro delle Comunicazioni del Pd Gentiloni e Confalonieri si stringessero la mano.
Da giovane fece il portaordini della Resistenza, fino a trovarsi in cella con Montanelli. Da affermato showmen, a beneficio del potere democristiano, inaugurò quei rituali di consacrazione che sono i sondaggi da declamarsi fra gli applausi: era il 1979 quando Andreotti fu incoronato in diretta come il politico da cui la stragrande maggioranza degli italiani avrebbe voluto farsi "raccomandare". Tra i campioni dei suoi quiz, nel corso di quasi mezzo secolo, ebbe la futura signora Maccanico e il futuro psico-demoscopo Amadori. Nel 1977, occhio lungo, intuì le potenzialità di Silvio Berlusconi e una volta ha raccontato che ogni mattina s’inchinava davanti alla sua foto. Negli archivi si trova un frammento di TeleMike del 1990 in cui appare in studio un già aitante e vanitosissimo Berlusconi e Mike gli chiede se per caso non voglia entrare in politica. Il pubblico rumoreggia e Berlusconi rassicurante nega.
Quattro anni dopo, al momento di lanciare Forza Italia fa spot quasi messianici: "Berlusconi è un uomo che può salvare l’Italia". E all’amico dà anche consigli di scena: alza la testa, guarda in faccia il pubblico, sorridi. Ma già a partire dal 1995 il riflesso ecumenico porta Mike a tener d’occhio anche quel bimbo che ha tenuto sulle ginocchia, figlio di un suo amico, un giovanotto comunista che si sta facendo strada, Walter Veltroni. Gli disegna la carriera: "È spiritoso, acuto, capisce di calcio e sta bene in tv". Né mai gli farà mancare il proprio incoraggiamento. Per inciso: la moglie Daniela è del Pd.
Nel 2002 si parla di una possibile nomina a senatore a vita. È un’idea tutta berlusconiana. Ma è lanciata dal premier in toni così ultimativi verso il Quirinale, e gestita in modo talmente incauto da rivelarsi una vera sofferenza per Mike, che fin troppo si è illuso, e ha anche fatto le carte per risultare cittadino italiano a tutti gli effetti. Una crudele delusione, la classica bruciatura.
Non è tipo da potersi personalmente gettare nell’agone infuocato del potere, tantomeno come uomo di parte. Sa che il suo pubblico è interclassista, trasversale, amante della tranquillità, ma capisce pure che in quella vicenda non è stato trattato con il garbo che sentiva di meritare. Con privato sdegno rifiuta una sicura elezione alle politiche. Vuol sempre bene a Berlusconi, ma piccoli segnali lasciano pensare che sia diventato suscettibile, geloso, un po’ critico. Non va d’accordo con Piersilvio, si sente trascurato in azienda, telefona a Palazzo Chigi e lo mettono in fila. Non apprezza certi accenni del Cavaliere che lo proclama "immortale", e passi, ma propone alla presidenza della fondazione di medicina predittiva di don Verzè che dovrebbe far vivere i vecchietti fino a 120 anni. Sembra uno scherzo, forse lo è. Mentre lavora sulle reti berlusconiane, fa anche causa alla Fininvest: una questioncina da nulla, ma sui giornali lascia il segno. Morale: è una lunga storia che non sta finendo affatto bene.
Succede, nella vita. Così, quando Mike passa a Sky, non si capisce chi ha tradito chi. Eppure in tv ancora chiede accorato di poter incontrare l’amico di un tempo, l’uomo che l’ha fatto d’oro e che lui ha contribuito a far d’oro. Si vedono finalmente una sera di maggio, in piena bufera Noemi. Il resoconto è splendido e agghiacciante: "Mangiavamo il minestrone nella sua villa di Arcore. Noi due soli nella grande sala vuota. Lui era stanchissimo. Davanti a quel minestrone, cucchiaiata dopo cucchiaiata, diceva: "Sono teso, dormo pochissimo, quattro ore per notte, mi attaccano da tutte le parti". E io pensavo: "Ma guarda un po’, sono qui con l’uomo più potente d’Italia, il più acclamato, una cena che tutti m’invidieranno, e mi viene una grande tristezza. Quest’uomo mi sembra così solo!". C’era un senso di freddo e di buio attorno a noi".
* la Repubblica, 09 settembre 2009.
Ritrovate bara e salma
di Mike Bongiorno
Erano state trafugate nella notte tra il 24 e il 25 gennaio dal cimitero di Dagnente, una frazione di Arona.
Il feretro rinvenuto da un passante nelle campagne di Vittuone (Milano)
di MEO PONTE *
ROMA - La bara e la salma di Mike Bongiorno, trafugate nel gennaio scorso 1, sarebbero state ritrovate a Vittuone, in provincia di Milano. I carabinieri invitano per ora alla cautela avvertendo che "la certezza" che il corpo sia proprio quello del presentatore "si avrà solo con l’esito degli appositi accertamenti scientifici" che saranno condotti dai Ris. Stando alle prime informazioni, verso le 14 un passante ha scoperto nelle campagne di Vuittone un feretro con sopra la targa che reca incisi il nome e le date di nascita e di morte del conduttore.
L’appello della famiglia al presidente della Repubblica 2
FOTO Mike, una vita per la televisione 3 - Il cimitero profanato 4 - I video 5
La bara fu portata via dal cimitero di Dagnente, frazione di Arona, nella notte tra il 24 e il 25 gennaio scorso. E per tutti questi mesi, malgrado varie segnalazioni e i numerosi appelli della famiglia, non se ne era più avuta notizia. Nell’ambito delle indagini, condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Novara, due persone, poi risultate estranee al furto, erano state arrestate per aver tentato di contattare i parenti di Mike Bongiorno allo scopo di ottenere denaro.
* la Repubblica, 08 dicembre 2011 (ripresa parziale)
Arona, trafugata la bara di Mike Bongiorno
Scoperta choc al cimitero di Arona, sul Lago Maggiore: è stata rubata la salma del noto presentatore ospitata nella tomba di famiglia. Un furto cher rimanda a quello di Enrico Cuccia, la cui bara fu trafugata pochi anni fa in un cimitero della zona.
dal nostro inviato MEO PONTE *
ARONA - Scoperta choc nel cimitero di Dagnente, piccola frazione di Arona, sul lago Maggiore: la tomba che ospita la salma di Mike Bongiorno, scomparso nel settembre di due anni fa, è stata trafugata. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri. Per ora non si conoscono i particolari del singolare furto anche se il caso ha immediatamente riportato alla mente degli investigatori un altro clamoroso colpo che venne messo a segno dieci anni fa sempre in un cimitero della zona, a Meina, dove venne trafugata la bara di Enrico Cuccia, il presidente di Mediobanca, per chiedere un riscatto. Allora i due autori del furto vennero arrestati. Bongiorno, stroncato da un infarto mentre si trovava a Montecarlo, avrebbe potuto essere sepolto al Famedio, nel cimitero monumentale di Milano, ma proprio per rispettare la sua volontà era stato scelto il piccolo cimitero con vista sul lago. A Dagnente c’è la villa della moglie, Daniela Zuccoli e lì il presentatore ha vissuto molti momenti felici, dal matrimonio del figlio Nicolò al battesimo dei tre nipotini.
"Siamo sgomenti e increduli. Ci siamo raccolti in famiglia davanti all’accaduto". Lo ha detto all’ANSA Michele Bongiorno junior, figlio primogenito di Mike Bongiorno. "Non ci sono parole per commentare l’accaduto - ha aggiunto - è successo questa notte e l’abbiamo saputo un’ora fa. Adesso ci sono le forze dell’ordine che se ne stanno occupando, noi non abbiamo davvero parole". "Una cosa mostruosa" - è il commento di Iva Zanicchi. Mentre Ombretta Colli arriva a chiedersi se questo non sia "un dispetto a Berlusconi".
* la Repubblica, 25 gennaio 2011
LA MORTE DI BONGIORNO
Mike, folla alle esequie di Stato
Lo striscione: "Ti vogliamo bene"
Grande manifestazione d’affetto in Duomo per l’ultimo saluto al conduttore. Presenti
Berlusconi, il sindaco Moratti, e tanti volti dello spettacolo
MILANO - Folla dentro e fuori dal Duomo, curiosi e volti noti dello spettacolo, striscioni con le scritte "Ti vogliamo bene" e "Grazie, l’Italia ti ama". Grande partecipazione alle esequie di Stato con cui Milano, e l’Italia, hanno dato l’ultimo saluto a a Mike Bongiorno. Tante le persone arrivate fin dal mattino presto, assiepate lungo le transenne che circondano il sagrato.
L’omaggio degli amici. Presenti fra gli altri il premier Silvio Berlusconi e il sindaco di Milano, Letizia Moratti, e poi Fiorello, Fabio Fazio, Renzo Arbore, Massimo Boldi, Giorgio Gori con Cristina Parodi, Susanna Messaggio, Alba Parietti. La cerimonia è stata officiata con rito ambrosiano dal vescovo ausiliario di Milano e abate di Sant’Ambrogio, monsignor Erminio De Scalzi. Tra quelle sistemate davanti all’altare, anche la corona del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
L’applauso. Un fragoroso applauso della folla accalcata intorno alle transenne ha accolto l’arrivo del feretro. Ad attenderlo, davanti al portale del Duomo, la moglie Daniela e i tre figli Leonardo, Michele e Nicolò.
La tv nell’omelia. "Era un uomo felice di vivere, sposo e padre affettuoso, suscitava amicizia, ero uno spirito retto, preoccupato che la televisione non fosse più in grado di assolvere soprattutto un compito educativo e si lasciasse invece andare a una deriva dominata dal cattivo gusto", ha detto monsigonr De Scalzi in un passaggio dell’omelia.
Berlusconi: "Fautore dell’unità d’Italia". Per il presidente del Consiglio, Mike Bongiorno "nel periodo della nascita della tv è stato un grande fautore dell’unità di Italia, ha sviluppato quel comune sentire che ha avuto poi nella lingua italiana il mastice di ogni differenza regionale". Mike, ha aggiunto il premier, era "dispensatore di positività nei confronti di quelli con cui veniva in contatto, un uomo buono".
De Scalzi conclude con la parola "allegria". Un fragoroso applauso si è levato all’interno del Duomo quando monsignor De Scalzi ha chiuso la predica con la parola "allegria", che ha contraddistinto tutta la carriera di Bongiorno. "Oggi - ha detto l’officiante - con l’affetto di innumerevoli persone consegniamo questo fratello nelle mani di Dio: è lì la vera e indefettibile felicità compresa, io penso, quella che lui chiamava ’allegria’".
* la Repubblica, 12 settembre 2009
Decine di persone dietro ai cancelli della Triennale. Arrivano
volti noti della televisione. Domani i funerali di Stato al Duomo
Ultimo saluto a Mike Bongiorno
folla in fila alla camera ardente
Presente, molto commosso, anche Fiorello, accompagnato dalla moglie
MILANO - Tanta gente in fila dietro le transenne all’ingresso della Triennale di Milano per dare l’ultimo saluto a Mike Bongiorno, nella camera ardente allestita per il secondo giorno al Palazzo dell’Arte.
A far visita al feretro del presentatore, anche volti noti del mondo dello televisione e della politica. Dopo il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, è arrivato Fiorello, accompagnato dalla moglie. Lo showman ha abbracciato i familiari del presentatore scomparso, mentre sul mega-schermo alle loro spalle scorrevano le immagini di alcune tappe della fortunata serie di spot televisivi interpretati da Bongiorno. "Quello che lui ha fatto rimarrà per sempre - ha detto Fiorello all’uscita della camera ardente, dopo più di un’ora e mezza di visita - porterò avanti il suo ricordo. Potrei iniziare i miei spettacoli dicendo allegria, qualcuno dovrà pur farlo". E ha aggiunto: "Il nostro non era un rapporto tra padre e figlio. Eravamo due pischelli che facevano cose da ragazzini, cose che non si dicono o che non si possono dire, e che si divertivano moltissimo. Quando dovevamo girare gli spot per noi era una festa, ci sentivamo qualche giorno prima, ci preparavamo al gioco e passavamo tre-quattro giorni a cazzeggiare".
Omaggio anche da parte della valletta Miriana Trevisan, all’uscita della camera ardente con il figlio neonato in braccio: "La sua perdita è stato un grande dolore. Con me è sempre stato paterno e dolcissimo. C’eravamo sentiti qualche giorno fa e mi aveva detto che avrebbe voluto tanto conoscere il mio bambino: oggi glielo ho portato".
Nel primo pomeriggio è arrivato al Palazzo dell’Arte Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, che ha lanciato l’idea di istituire una festa dei nonni da dedicare a Bongiorno: "Gliene avevo parlato tre anni fa - ha detto - e ne fu entusasta. Mi sembra quindi giusto dedicarla a lui, diventato nonno per la terza volta proprio pochi giorni fa". Gianluca Buonanno, parlamentare della Lega Nord e sindaco di Varallo Sesia, in provincia di Vercelli, ha annunciato che nei prossimi giorni intitolerà al conduttore una scuola dell’infazia ed elementare.
Domani i funerali di Stato nel Duomo di Milano. La cerimionia sarà trasmessa in diretta dalla televisione milanese Telenova 2, dal Tg1, Retequattro e Sky Tg24 e Sky Uno. Sarà divisa in due parti: il rito funebre si svolgerà all’interno della cattedrale, poi, sul sagrato, amici e parenti prenderanno la paola per ricordare Mike.
* la Repubblica, 11 settembre 2009
La camera ardente oggi dalle 15 alle 23 e domani dalle 10 alle 20
La salma, arrivata ieri da Montecarlo, sarà tumulata ad Arona (Novara)
Mike Bongiorno, la salma a Milano
Funerali di Stato sabato in Duomo *
MILANO - Le esequie di Mike Bongiorno si terranno nella forma dei funerali di stato sabato mattina alle ore 10 nel Duomo di Milano. Intanto nel primo pomeriggio verrà aperta al pubblico, sempre a Milano, la camera ardente. Alla Triennale di via Alemagna sarà possibile dare l’ultimo saluto al noto presentatore, oggi fino alle 23 e domani dalle 10 alle 20. La salma, arrivata ieri sera da Montecarlo, ora si trova al cimitero monumentale, dove è stata allestita una piccola sala privata per la famiglia.
La salma sarà tumulata nella tomba di famiglia nel cimitero di Dagnente, vicino ad Arona, piccolo comune sul lago Maggiore in provincia di Novara.
Malta - Bongiorno era seguitissimo anche dai telespettatori maltesi, tanto che il governo di La Valletta aveva ricevuto due mesi fa la proposta di assegnare un riconoscimento al presentatore televisivo. La proposta era stata presentata da Joe Grima, ex ministro per il turismo di Malta, che ricorda di essere stato ospite di Bongiorno su Canale 5 nel 1986. "Recentemente - dice Grima - ho suggerito al ministro per il Turismo maltese, Mario de Marco, di dare a Mike Bongiorno un’onorificenza come segno di apprezzamento per il suo enorme contributo al settore televisivo, sapendo bene che questo tipo di onorificenze erano tra le cose che Mike apprezzava di più a questo punto della sua vita. Da quel che posso sapere io, la proposta è stata passata a qualcuno nel ministero, ed è stata l’ultima cosa che ho sentito sulla vicenda".
* la Repubblica, 10 settembre 2009
L’ITALIA PIANGE IL RE DEL QUIZ
Milano per l’ultimo saluto a Mike
La cerimonia funebre si svolgerà nel
capoluogo lombardo, ma il corpo sarà
sepolto ad Arona, sul Lago Maggiore
MILANO Mentre continuano ad arrivare numerose manifestazioni di affetto e cordoglio da parte di tutto il mondo dello spettacolo italiano, è stato reso noto dagli uffici dei servizi funebri di Milano, in contatto con la famiglia del presentatore e l’ambasciata del Principato di Monaco, che il corpo di Mike Bongiorno sarà sepolto nel cimitero di Arona, piccolo comune sul Lago Maggione in provincia di Novara. La cerimonia funebre sarà invece celebrata venerdì nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano.
La santa messa sarà celebrata da Erminio De Scalzi, vescovo ausiliario e vicario episcopale di Milano. Al termine delle esequie il corpo del conduttore televisivo sarà trasportato ad Arona (Novara) sul lago Maggiore per essere sepolto nella tomba di famiglia nel piccolo cimitero di Dagnente. Non è ancora stato fissato l’orario delle esequie, in attesa che vengano completate tutte le pratiche burocratiche per il rilascio della salma da Montecarlo e che il corpo possa finalmente partire alla volta di Milano.
La salma riposerà quindi nella tomba di famiglia. Il Parquet monegasco, intanto, ha autorizzato questa mattina il nulla osta per il trasferimento del corpo di Mike Bongiorno dalla morgue della societè monegasque de Thanatologie di Montecarlo in Italia. Un funzionario dell’ambasciata è atteso per il procedimento di chiusura del sarcofago, che sarà sigillato, e per la redazione del passaporto mortuario. Secondo indiscrezioni, il feretro potrebbe essere trasferito a Milano alle ore 14.00, in modo da permettere l’allestimento della camera ardente alla Triennale di viale Alemagna.
Sotto l’appartamento di via Giovanni da Procida 10 in cui viveva il «padre della televisione italiana», cominciano a radunarsi corone di fiori e biglietti di ringraziamento in suo ricordo. Tanta tristezza tra i passanti il giorno dopo la morte del conduttore. Anche un libro tra gli oggetti portati in dono: nella prima di copertina, l’ultimo saluto di un fan. «La tua anima è volata in cielo, ciao Mike».
* La Stampa, 9/9/2009 (11:57)