Il sisma dell’8,8 Richter è avvenuto alle 7,34 ora italiana (le 3,34 locali)
L’epicentro localizzato 117 chilometri a nord-est della città di Concepcion
Forte terremoto in Cile
scatta l’allarme tsunami
SANTIAGO - Un allarme tsunami è stato lanciato dall’Istituto geologico Usa per le coste di Cile e Perù dopo il terremoto di magnitudo 8,8 registrato al largo della costa centrale cilena, 300 chilometri a sud di Santiago. La scossa fortissima, durata un minuto, ha fatto tremare gli edifici della capitale dove la gente si è riversata in strada. Secondo un sito web locale, ci sarebbe stato un morto a Concepcion.
Il Centro tsunami ha detto in un comunicato che "un terremoto di queste proporzioni ha il potenziale per generare uno tsunami distruttivo che può colpire le coste vicino all’epicentro nel giro di minuti e quelle più distanti nel giro di ore". Un responsabile della Protezione civile cilena ha detto che sono in corso accertamenti. L’allarme è stato in seguito ampliato anche a Colombia, Panama, Costarica e Antartide.
Il sisma è avvenuto alle 3,34 locali (le 7,34 in Italia), quindi a notte fonda. Blackout di luce e linee telefoniche sono stati segnalati in molte città, tra cui Santiago e Valparaiso. L’epicentro è stato localizzato 117 chilometri a nord nord-est di Concepcion e 99 chilometri a ovest sud-ovest di Talca, a una profondità di 55 chilometri.
Il CIle ha il triste primato del terremoto più forte mai registrato, quello di magnitudo 9,5 del maggio 1960 che fece 1.655 morti.
* la Repubblica, 27 febbraio 2010 (per aggiornamenti, cliccare sul rosso).
Dodici giorni dopo il sisma che ha provocato centinaia di vittime, la terra trema
A Valparaiso si stava svolgendo la cerimonia di insediamento del presidente Pinera
Cile, nuova forte scossa (7.2)
e scatta ancora l’allarme tsunami *
SANTIAGO DEL CILE - Un nuovo, forte terremoto è stato registrato in Cile, pochi minuti prima della cerimonia di insediamento - a Valparaiso - del nuovo presidente, Sebastian Pinera, che succede a Michelle Bachelet. La scossa è stata di magnitudo 7.2. E subito dopo, è scattato anche l’allarme tsunami: il Servizio di allarme idrografico e oceanografico della marina ha raccomandato alla popolazione delle località costiere di dirigersi in luoghi alti nella regione di Valparaiso e Los Lagos, a mille chilometri da Santiago.
Il sisma ha avuto come epicentro Constitution, tra Santiago e Concepcion - unami, ed è stato registrato alle 11,39 ora locale. Alle 11,56, è stata avvertita un’altra scossa. A Concepcion molti abitanti sono subito saliti sulle alture per paura dello tsunami. A Valparaiso, le scosse si sono sentite molto chiaramente mentre era iniziata la cerimonia di insediamento di Pinera. Il sussulto ha fatto tremare i lampadari del Parlamento, dove il nuovo presidente aveva appena giurato.
Il 27 febbraio scorso, nel Paese, la terra tremò con ancora più violenza (magnitudo 8.8), provocando la morte di quasi 500 persone.
* la Repubblica, 11 marzo 2010
La Stampa, 28/2/2010 (14:0)
TERREMOTO
Cile in ginocchio: almeno 400 i morti
Nuove scosse, ore di paura a Santiago
Abitazioni, strade e ferrovie distrutte.
nelle città adesso è emergenza sfollati.
Cessato l’allarme tsunami nel Pacifico
SANTIAGO DEL CILENon si ferma. La terra continua a tremare in Cile, e una nuova forte scossa ha fatto oscillare stamani i palazzi di Santiago. Alla seconda alba dopo la prima, mostruosa botta di magnitudo 8.8 Richter, il bilancio dei morti ha superato i 400.
Ma a fronte di un prezzo in termini di vite umane relativamente modesto rispetto alla violenza delle scosse (99 nelle prime 24 ore), il Paese scopre di essere in ginocchio: ad essere distrutte sono le infrastrutture del primo produttore mondiale di rame, una delle grandi potenze emergenti del vino, 47esima economia mondiale ed una delle più stabili dell’America Latina. Le immagini trasmesse dalla tv pubblica raccontano di decine di ponti spezzati, strade bloccate dalle frane, palazzi moderni accasciati su un fianco, edifici storici crollati dopo che avevano superato indenni il terremoto del 1960 (magnitudo 9.5 con epicentro nella zona di Valdivia, circa 400 chilometri più a sud del sisma attuale).
Dopo una notte che migliaia di cileni hanno passato all’aperto, ascoltando i tremori della terra (mai sotto magnitudo 4.5) il risveglio di chi è riuscito a dormire a Santiago è stato segnato da un colpo da 6.2 gradi Richter attorno alle 8:30 locali. Epicentro ad appena 150 chilometri da Santiago, a ridosso della Cordigliera. La buona notizia è che l’allarme rosso per lo tsunami in tutta l’area del Pacifico è stato revocato. Le ondate ci sono state, alle Hawaii come sulle coste della Russia e in Giappone, ma non hanno fatto gravi danni. Il servizio meteo nipponico ha fatto evacuare 320.000 persone nel nord del paese, praticamente il 15% della popolazione locale. L’allarme ha funzionato e quando le onde sono arrivate, la più alta di 120 centimetri, è passata senza fare apparenti danni.
Nelle città del Sud si scava fra le macerie. La presidente Michelle Bachelet nell’ultimo bilancio ha parlato di oltre 400 morti accertati, decine di dispersi e di almeno due milioni di persone sinistrate: per il ministro dell’interno Edmundo Perez Yoma si tratta di una catastrofe «di proporzioni immani». E’ rientrato invece l’allarme tsunami sulle coste dell’Oceano Pacifico. Sulla terraferma il centro più colpito è Concepcion, città costiera di 200.000 abitanti posta circa 500 chilometri a sud di Santiago. Qui sono crollati diversi palazzi e alcuni incendi devastanti. Molto pesante la situazione anche nella provincia di Maule, nella zona dell’epicentro, dove i morti sono almeno un’ottantina e dove il ministero della sanità Julio Montt ha descritto la situazione evocando «scenari danteschi». La presidente Bachelet ha detto che «dei feriti per ora non teniamo il conto» perchè‚ ancora difficile da calcolare.
Sisma in Cile, 47 morti, generato tsunami
Terremoto di magnitudo 8,8. Esteso l’allarme a tutto il Pacifico
Uno tsunami e’ stato generato dal terremoto di magnitudo 8,8 che ha colpito stamani il Cile e minaccia le coste nei pressi dell’epicentro. Lo ha reso noto il Centro di allarme tsunami del Pacifico.
Il bilancio delle vittime del terremoto in Cile è salito a 47. Lo ha reso noto il presidente Michelle Bachelet.
Il sisma si è verificato vicino a Concepcion, scuotendo gli edifici e provocando blackout in alcuni quartieri della capitale Santiago. Lo hanno riferito il Servizio geologico statunitense e testimoni.
Secondo il Servizio geologico americano, il terremoto si è verificato 90 chilometri a Nord-Est di Concepcion, a una profondità di 55 chilometri, alle 3:34 del mattino ora locale (le 7:34 in Italia). Il Centro tsunami ha detto in un comunicato che "un terremoto di queste proporzioni ha il potenziale per generare uno tsunami distruttivo che può colpire le coste vicino all’epicentro nel giro di minuti e quelle più distanti nel giro di ore".
L’allarme è stato in seguito ampliato anche a Colombia, Panama, Costarica e Antartide.
Anche il Giappone ha emesso un’allerta tsunami per le coste dell’Oceano Pacifico, dopo il sisma al largo del Cile. Lo hanno annunciato i servizi meteorologici giapponesi.
Il servizio geologico americano Usgs ha registrato una replica del sisma che ha colpito il Cile di magnitudo 6,2 e una terza di magnitudo 5,6.
L’Usgs (il servizio geologico americano) ha esteso l’allarme tsunami a tutto il Pacifico dopo il terremoto che ha avuto come epicentro il Cile.
Una scossa è stata avvertita a Santiago del Cile ed e’ durata una quindicina di secondi e la sua intensita’ non e’ paragonabile alla precedente delle 3.30 del mattino. Lo ha riferito una cittadina italiana che si trova nella capitale cilena.
BACHELET DICHIARA STATO CATASTROFE - Il presidente cileno, Michelle Bachelet, ha dichiarato lo stato di catastrofe a seguito del sisma che ha colpito il paese. Lo ha annunciato Sky tg 24.
CHIUSO SCALO SANTIAGO, VOLI CANCELLATI - L’aeroporto internazionale di Santiago del Cile è stato chiuso e tutti i voli sono stati cancellati fino a nuovo ordine in seguito al sisma. Lo hanno annunciato fonti aeroportuali brasiliane e peruviane.
FARNESINA VERIFICA, 50 MILA ITALIANI NEL PAESE - Attraverso l’ambasciata d’Italia a Santiago del Cile l’Unità di crisi del ministero degli Esteri sta cercando di verificare l’entità dei danni del violento sisma che, nella notte ha colpito il Cile con epicentro nella città di Concepcion. In tutto il Cile, si è appreso alla Farnesina, gli italiani registrati all’anagrafe consolare sono 50 mila. I connazionali residenti nella città di Concepcion sono un po’ più di 500.
A SANTIAGO CROLLI E BLACK OUT - L’Onemi, l’Ufficio nazionale emergenze cileno, ha situato il sisma alle 03.34 (le 06.34 gmt) e l’epicentro a 90 km a nord est di Concepcion. A Santiago del Cile (cinque milioni di abitanti) sono crollati diversi ponti. In gran parte della città non c’é nessuna comunicazione telefonica e si verificano black out elettrici. Molte persone erano in strada e nei locali per l’inizio del week end, ma la maggior parte dormiva.
CILE, TURISTI IN FUGA DALLA COSTA - Nella città di Al Garrobo, 100 km a nord est di Santiago, il mare si è ritirato e molti turisti stanno fuggendo all’interno verso le autostrade, per cercare di rientrare a Santiago.
CILE, DUE REGIONI ISOLATE NEL SUD - Le autorità cilene hanno reso noto che in seguito al terremoto risultano isolate due regioni nel sud del Paese, Biobio e Talca.
APPELLO BACHELET IN TV, RIMANDATE CONTROESODO - Il presidente del Cile Michelle Bachelet si è appellata alla popolazione chiedendo di soprassedere dal tradizionale controesodo previsto questo week-end, l’ultimo dell’estate cilena. Parlando alla Cnn in spagnolo, Bachelet ha chiesto ai cileni di desistere dal mettersi in auto. Lunedì è prevista la riapertura delle scuole per l’inizio dell’anno scolastico in tutto il paese.
ONDATA GIGANTESCA SU ISOLOTTO JUAN FERNANDE - Sull’isolotto Juan Fernandez al largo di Valparaiso si è abbattuta un’ondata gigantesca di tsunami dopo il sisma che ha colpito il Cile. Lo affermano fonti concordanti.