Il 19 luglio 1992 la strage di via D’Amelio

Napolitano: "Il sacrificio di Paolo Borsellino resta un monito"

mercoledì 19 luglio 2006.
 

ROMA - ’’Il sacrificio di Paolo Borsellino resta di monito a non abbassare mai la guardia nella lotta per debellare le insidie, ovunque si annidino, di questo gravissimo fenomeno criminoso’’. E’ quanto scrive tra l’altro il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio alla signora Agnese Borsellino in occasione del quattordicesimo anniversario dell’uccisione a Palermo del magistrato e della sua scorta.

’’Il 19 luglio 1992 - ricorda Napolitano nel suo messaggio alla vedova del magistrato - l’arroganza spietata della criminalita’ mafiosa stroncava la vita di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta Catalano, Cosina, Loi, Li Muli e Traina.

Resta indelebile nella memoria l’angoscia e il dolore dei giorni in cui il delirio di onnipotenza della cupola mafiosa, gia’ abbattutosi contro Giovanni Falcone, sua moglie e altri coscienziosi agenti di polizia, culmino’ nel tentativo di scardinare, colpendo le sue piu’ ferme e intransigenti espressioni, l’ordinamento dello Stato e delle sue istituzioni.

Possiamo dire oggi che quella strategia si e’ rivelata illusoria e che il sacrificio dei servitori dello Stato non e’ stato vano. La concezione della giustizia e lo spirito di servizio, che avevano animato le battaglie di Paolo Borsellino e di tante altre vittime della mafia, hanno segnato una netta linea di contrapposizione al terrore dell’anti-stato e costituito un esempio costante e positivo per l’azione della Magistratura e delle Forze dell’Ordine. Questi valori hanno consentito, di recente, di assicurare finalmente alla giustizia anche i maggiori responsabili di molti efferati delitti e di infliggere duri colpi alla stessa organizzazione mafiosa; sono stati di sprone alla mobilitazione collettiva delle coscienze e delle forze sane di settori sempre piu’ ampi della societa’ civile, dal mondo del lavoro a quello dell’impresa, dalla scuola all’universita’, dalla cultura all’associazionismo.

Il sacrificio di Paolo Borsellino resta di monito a non abbassare mai la guardia nella lotta per debellare le insidie, ovunque si annidino, di questo gravissimo fenomeno criminoso. La consapevole missione di uomini coraggiosi come suo marito aiuta a comprendere i percorsi da seguire e contribuisce a non disperdere il clima di nuova fiducia e speranza nelle istituzioni e nella loro rinnovata responsabilita’ nell’azione per migliori condizioni di sicurezza, di convivenza e di crescita sociale ed economica.

Mai come oggi - conclude Napolitano - avvertiamo che la determinazione nella lotta a tutte le mafie non puo’ conoscere alcuna scissione dall’impegno comune per superare arretratezze e squilibri in favore di una societa’ piu’ giusta, piu’ solidale, aperta ai giovani, fiduciosa nel futuro. Sono certo che questi obiettivi sono oggi piu’ vicini e possibili’’.

(www.ansa.it)


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