Poesia della settimana

Il giudice distrettuale - di Edgar Lee Masters

venerdì 13 ottobre 2006.
 

Il giudice distrettuale

Notate, viandanti, le profonde erosioni

che il vento e la pioggia mi hanno impresso sulla lapide -

come se una Nemesi o un odio intangibili

mi segnassero contro dei punti,

per distruggere, non per salvare, la mia memoria.

Ero in vita il Giudice distrettuale, uno che incideva tacche,

decidendo i casi sui punti che gli avvocati segnavano,

e non sulla giustizia del fatto.

O vento, o pioggia, lasciate in pace la mia lapide!

Perché peggio dell’ira di chi ha subíto il torto,

peggio delle maledizioni dei poveri,

fu il giacermene senza parola, e vedere ben chiaro

che anche Hod Putt l’assassino,

impiccato per mia sentenza,

era, in confronto a me, un innocente.

Edgar Lee Masters, Antologia di Spoon River, Einaudi, p. 148, tr. F. Pivano.


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