Vorrei tanto essere lì a sostenervi in questo primo appuntamento ufficiale, ma questioni di lavoro inderogabili mi trattengono qui. Avrei tanto voluto gridare la mia rabbia per l’ennesimo scempio di architettura politico-aministrativa che questo centrosinistra ha consumato ribadendo, con la consueta sfacciataggine, il principio che squadra vincente non si cambia, semmai si ritocca. Il neo sindaco Nicoletti sembra essere il garante di tale operazione di restyling, mettendo per il momento da parte ogni suo onirico proposito di cambiamento che andava sbandierando per le case di amici e conoscenti in cerca di consensi. Se tale è l’inizio, non credo proprio che questa potrà essere la giunta del rinnovamento, se si è talmente ciechi nell’ignorare un personaggio come Vattimo nel coinvolgimento dell’amministrazione cittadina; se si ècosi ottusi nel non capire che la pacificazione nella politica cittadina, dopo una campagna elettorale infuocata e avvelenata, passa anche attraverso concessioni di cariche all’opposizione come è già avvenuto in città importanti della regione, a Lamezia Terme, ad esempio; se si è così arroganti nel non comprendere che una larga parte dell’elettorato non si riconosce nelle loro posizioni e avrebbe bisogno di segnali forti per partecipare, con convinzione, al rinnovamento della città; se si è cosi insensibili nel non accorgersi che 1500 persone hanno votato per noi, sostenitori di una politica nuova votata al sociale, alla difesa dei diritti dei più deboli, ad attivare un dibattito vero sull’etica e la legalità in politica. Per quanto mi riguarda sarò sempre, nonostante la distanza, vicino, sensibile e solidale alle tematiche della mia terra e a coloro che si prendono pesci in faccia solo perché hanno il coraggio di dire la verità e stimolare le masse alla reazione e alla critica attiva e non supina. Forza Gianni, forza Emiliano, forza ragazzi. Un abbraccio.
Marco
Bologna 15/05/05