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SATIRA. "Castigat ridendo mores...".

martedì 14 novembre 2006.
 


Satira *

La satira è un genere della letteratura, del teatro e di altre arti caratterizzato dall’attenzione critica alla vita sociale, con l’intento di evidenziarne gli aspetti paradossali e schernirne le assurdità e contraddizioni etiche.

Indice

1 Caratteristiche

2 Storia

2.1 La satira nell’antichità

2.2 Medioevo e Rinascimento

2.3 La satira oggi

3 Voci correlate

Caratteristiche

La definizione di satira va dettagliata sia rispetto alla categoria della comicità, del carnevalesco, dell’umorismo, dell’ironia e del sarcasmo, con cui peraltro condivide molti aspetti:

-  con il comico condivide la ricerca del ridicolo nella descrizione di fatti ed persone,
-  con il carnevalesco condivide la componenete "corrosiva" e scherzosa con cui denunciare impunemente,
-  con l’umorismo condivide la ricerca del paradossale e dello straniamento con cui produce spunti di riflessione morale,
-  con l’ironia condivide il metodo socratico di descrizione antifrasticamente decostruttiva,
-  con il sarcasmo condivide il ricorso peraltro limitato a modalità amare e scanzonate con cui mette in discussione ogni autorità costituita.

Essa si esprime in una zona comunicativa "di confine", infatti ha in genere un contenuto etico normalmente ascrivibile all’autore, ma invoca e ottiene generalmente la condivisibilità generale, facendo appello alle inclinazioni popolari; anche per questo spesso ne sono oggetto privilegiato personaggi della vita pubblica che occupano posizioni di potere.

Queste stesse caratteristiche sono state sottolineate dalla Prima sezione penale della Corte di Cassazione che, con la sentenza 9246 del 2006, si è sentita in dovere di dare una definizione giuridica di cosa debba intendersi per satira:

"È quella manifestazione di pensiero talora di altissimo livello che nei tempi si è addossata il compito di ’castigare ridendo mores’, ovvero di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene."

Storia

La satira nell’antichità

Le origini della satira nella letteratura europea si confondono evidentemente con quelle della letteratura comica, il cui inizio è attribuito tradizionalmente a Omero con il poema Margite. La commedia greca di Aristofane fa della satira politica un ingrediente fondamentale. Ma la vera codificazione come genere letterario, anche’essa frutto di una evoluzione italica parallela, avviene nella letteratura latina. La satira nasce tra il III e il II secolo a.C. ad opera di Ennio, e si può cosiderare il primo genere originale della letteratura latina, al contrario di tutti gli altri che erano di origine greca. La satira nasce come una polemica diretta ad obbiettivi mirati, molte volte con temi moraleggianti che riguardano i più svariati argomenti, questo succede perché non ha schemi fissi che le donano la rigidità tipica di altri generi, ma si basa interamente sullo stile dello scrittore.

Per approfondire, vedi la voce Satira latina.

Medioevo e Rinascimento

Nel corso dei secoli l’ossequio ai classici latini, in particolare Orazio, preservò la satira facendole superare la barriera linguistica della nascita di letterature in lingue regionali. La satira ebbe ampio uso nella poesia orale giullaresca di cui ci sono pervenuti alcuni frammenti scritti.

In particolare va notata la compresenza in Dante di un registro comico realistico in corrispondenza della critica corrosiva alle personalità che lo avevano disconosciuto ed esiliato, fino ad allargarsi a una visione critica dell’intera società a lui contemporanea.

La satira oggi

La corrosione progressiva del canone dei generi letterari, e della categoria stessa di letterario e non letterario ripropose nell’ultimo secolo la commistione di comico, umoristico nella satira. Solo nel corso degli ultimi secoli si allargò all’arte figurativa e ai nuovi media. Nel significato popolare contemporaneo, si tende ad identificare la satira con una delle forme possibili dell’umorismo e, in qualche caso, della comicità; talvolta, poi, si intende per satira anche, indiscriminatamente, qualsiasi attacco letterario o artistico a personaggi detentori del potere politico, sociale o culturale, o più genericamente vi si include qualsiasi critica al potere svolta in forma almeno salace.

Da un punto di vista strettamente letterario è pertanto assai difficile mantenere oggi una definizione stabile del genere letterario, se non in senso storico, poiché il pur sperabile dinamismo delle forme letterarie risente attualmente di una certa leggerezza e di una pesante ridondanza, non sempre disinteressate, nella classificazione.

Voci correlate

Castigat ridendo mores.

umorismo, la capacità di suscitare la risata.

Risata verde

* Wikipedia, l’enciclopedia libera.


ENCICLOPEDIA TRECCANI: SATIRA


-  "L’UMORISMO" DI PIRANDELLO: UN "URLO" MAGISTRALE PER BENEDETTO XV ... E BENEDETTO XVI.

-  PER RATZINGER, PER IL PAPA E I CARDINALI, UNA LEZIONE DI GIANNI RODARI. L’Acca in fuga


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