Si sono concluse le elezioni per il rinnovo degli organismi di governo all’Università La Sapienza di Roma.
Al Senato accademico è candidato Aldo Pecora, che io stesso ho incoraggiato a presentarsi; sul presupposto che il suo impegno per la legalità, forte e costante, possa e debba incidere in ambito studentesco.
Inutile fingere: conosco bene Aldo, di cui condivido battaglie e decisione. Siamo amici e ci ritroviamo frequentemente assieme, a Sud e Nord, a iniziative per la giustizia e l’emancipazione dalle mafie.
Conosco ancora meglio il suo principale avversario, Battista Barberio, che viene dalla mia stessa città, San Giovanni in Fiore (Cosenza).
Ora vi domanderete, forse, perché "la Voce di Fiore" si occupa di faccende particolari, molto interne al complesso mondo dell’università; per cui serve una riforma che, per riprendere la Costituzione, assicuri ai "capaci e meritevoli" il raggiungimento dei "gradi più alti degli studi".
Fin qui, abbiamo seguito la protesta nazionale contro il decreto Gelmini, posizionandoci a favore d’una scuola pubblica, aperta e realmente formativa; liberata dal nepotismo, dalla cialtroneria e dal sistema delle clientele, non privo di ritorni per "Caste" e "Castine".
Ci sembra utile, anzi, doveroso, dire qualcosa su ciò che sta avvenendo in Sapienza, la prima università italiana per numero di iscritti. E ci pare importante informare, sperando che i suoi studenti non abbiano prodotto un danno irrimediabile.
Sia Pecora che Barberio fanno parte della lista "Sapienza in movimento", che di recente, grazie alla capacità organizzativa del primo, portavoce del movimento "E adesso ammazzateci tutti", ha invitato il collega Marco Travaglio a un incontro pubblico in ateneo.
Del primo, si sa che ha fondato il movimento dei "ragazzi di Locri", si sa che ha rimediato querele e minacce per il suo coraggio; si sa che s’è scagliato contro pezzi grossi della politica calabrese, come l’indagato Nicola Adamo (Pd), con un eccellente palmarès di imputazioni, e l’appena reintegrato Enzo Sculco (Pd), consigliere regionale condannato per per frode in pubbliche forniture, truffa, tentata truffa, falso ideologico, turbativa d’asta, concussione, abuso d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio, corruzione. Ancora, di Pecora si sa che denuncia senza remore il dilagante malaffare a Mezzogiorno, guardando al resto del Paese con la massima attenzione e senza alcuna partigianeria.
Di Barberio non si sa.
Il mio concittadino sarebbe figlioccio politico dell’onorevole Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza nuovamente candidato alla carica (le elezioni saranno nella primavera del 2009), già sindaco di San Giovanni in Fiore, consigliere regionale, assessore regionale all’Agricoltura, deputato per quattro legislature e membro della Delegazione parlamentare presso l’assemblea del Consiglio d’Europa e della Delegazione parlamentare presso l’assemblea dell’Unione dell’Europa Occidentale.
Figlioccio o meno, più probabilmente mero, vivo simpatizzante del grandissimo presidente Oliverio, Barberio, che si fa chiamare "Grinta", frequenta - a suo dire - comitati elettorali del Pd a Roma ed è figlio d’arte.
Suo padre, l’ingegner Antonio, già tesserato Ds e politicamente legato all’onorevole Oliverio, fu assessore ai Lavori pubblici del Comune di San Giovanni in Fiore, da cui il suo studio professionale associato ebbe degli incarichi: la progettazione della Casa della Cultura e il rifacimento del tetto della scuola media Gioacchino da Fiore, dopo un cedimento per cui non fu aperta alcuna inchiesta.
Il pater familias fa oggi parte dei dissidenti del Pd locale. Rimasto senza poltrona, lo si vede in giro cogli scontenti del partito. Per lui, riferendosi al sottoscritto, "i capelloni non possono parlare di mafia", come disse a un incontro pubblico alla presenza dell’europarlamentare Gianni Pittella.
Il giovane Barberio, alias Grinta, è consigliere uscente della facoltà di Architettura della Sapienza. Ha condotto la sua campagna elettorale cercando voti, ad uno ad uno, presso i suoi concittadini e i calabresi, che a Roma sono particolarmente diffusi. Per quanto abbiamo avuto modo di sentire da suoi sostenitori, ha parlato di ambiente. Immaginiamo, quindi, verde, inquinamento, ecologia, ecosistema, energia pulita e magari finanche salvaguardia delle cactacee. Forse ci sarà stato, ma non sappiamo, uno slancio del Nostro sino al caso dei rifiuti a Crotone; può essere con qualche richiamo all’attività di Veolia, al trust di Raffaele Vrenna e alla discarica di Vetrano, nell’agro di San Giovanni in Fiore. O, forse, per pragmatismo anglosassone, Barberio avrà trattato De rerum natura in generale.
Solo perché il presidente Mario Oliverio è popolare, amatissimo e straordinariamente alla mano, un paradigma, viene da pensare che diversi suoi sostenitori (il politico ha per certo grandi meriti: di recente ha fatto realizzare a San Giovanni in Fiore una utilissima rotatoria per il traffico nei pressi del cimitero e ha provveduto all’allargamento d’una strada per 300 metri della sua lunghezza), studenti in Sapienza, avranno preferito anche il Grinta, simpatico, frizzante, vispo, una macchietta. Decisamente un ambientalista, avrebbe fatto intendere il consigliere d’amministrazione uscente Gianluca Senatore, calabro di Rossano (Cosenza).
Un ambientalista, il Grinta, che ha però accettato la cementificazione totale di San Giovanni in Fiore, nel più assoluto silenzio. Opportunismo o rivoluzione non violenta?
La politica è mescolamento di carte, trasformismo, commedia dell’arte.
Barberio, il nuovo Gandhi della Sapienza, s’è presentato agli elettori con viso simpatico e argomenti da buontempone. Un ammiccamento, una stretta di mano, una pacca sulla spalla al passante disinteressato di turno, ha presidiato la sede di "Sapienza in movimento" sparpagliando i sodali di San Giovanni in Fiore. Uno squadrone ben attrezzato; forse motivato dalla mera benedizione, in senso figurato, del re Mario Oliverio, che una leggenda metropolitana indica quale destinatario di preferenze persino nell’ultimo conclave?
Il presidente Oliverio ha augurato una buona campagna elettorale all’apprendista politico Barberio, lasciando Aldo Pecora alle sue contestazioni, agli schiamazzi, agli eroici furori giovanili?
Ce lo dirà, al limite, qualche senatore?
Queste son cose da giovani, e l’onorevole Oliverio ha altre preoccupazioni, in un periodo difficile su scala globale, in cui serve domandar consulenze per i problemi della Provincia di Cosenza; di recente americanofila e impegnata culturalmente contro i Casalesi.
Comunque andranno queste elezioni, Pecora è per me migliore del buon Grinta. E questo nessuno mi può impedire di scriverlo: né politici né politicanti; né sciacquini né improbabili gruppi di solidarietà meccanica, paesani o amanti del paesaggio.
Da una parte l’impegno, indipendente dai partiti. Dall’altra, invece, un lavoro più sulla persona. E, m’han detto e stradetto, sull’ambiente. Sicché riporto fedelmente.
Lunedì 1 dicembre i risultati. Sapienza in movimento.
26 novembre 2008
Alcune precisazioni si impongono dopo questo articolo che, va detto, ha suscitato dibattito e commenti anche al di là del forum. Io non ho mai sostenuto, come qualcuno ha osservato in privato, che il candidato Battista Barberio è stato sponsorizzato dall’onorevole Mario Oliverio nella sua campagna elettorale.
La stampa, come l’informazione, è veramente efficace se fornisce degli stimoli e se chi si assume la responsabilità quotidiana di informare e commentare sa valutare fatti e contesti con onestà intellettuale e spirito libero.
Invito Battista Barberio a replicare su questo sito, integrando, dissentendo e, comunque, dicendo la sua.
Per quanto mi riguarda, mi auguro che l’esito del voto in Sapienza soddisfi le aspettative dei candidati Barberio e Pecora.
Ho ricevuto, per il candidato Barberio, notizie a sprazzi circa il suo impegno sull’ambiente, che mi auguro possa trovare ulteriori articolazioni anche in altre sedi, non solo universitarie.
Confermo la mia posizione di preferenza nei confronti di Aldo Pecora, che ritengo più idoneo, per la costante attività antimafia e per l’indipendenza dai partiti, a occupare un posto nel Senato accademico della Sapienza.
Per ultimo, ho volutamente modificato il testo originario dell’articolo, precisando, a scanso di equivoci, il mio punto di vista, evidentemente frainteso. Omnia munda mundis. Avanti, ora, con le querele e le mistificazioni. Galullo docet.
Attendo fiducioso l’arrivo di Godot, con in mano l’immaginetta di san Mario. Ora pro nobis.
La replica
UNIVERSITA’: SAPIENZA IN MOVIMENTO SECONDA LISTA A ELEZIONI UNIVERSITA’: SAPIENZA IN MOVIMENTO SECONDA LISTA A ELEZIONI (AGI) - Roma, 28 nov. - "Dai dati ufficiali che cominciano ad arrivare dallo spoglio delle elezioni dei rappresentanti degli studenti ai consigli di facolta’ e agli organi centrali, emerge che la nostra lista, Sapienza in movimento e’ la seconda piu’ votata agli organi centrali dell’Universita’ ’La Sapienza’ di Roma, e ha ottenuto un proprio rappresentante al Consiglio di Amministrazione, uno al Senato Accademico ed uno al Cus, senza contare la Commissione territoriale dell’Adisu, in cui il seggio e’ ancora incerto con altre liste". Cosi’ il coordinamento direttivo di Sapienza in Movimento commenta i dati relativi allo elezioni per il rinnovo dei rappresentanti degli studenti all’Universita’ ’La Sapienza’ per il triennio 2008/2011. "Siamo quindi la prima lista di centrosinistra dell’Ateneo, con piu’ di 1.800 voto, l’unica ad essere rappresentata negli organi centrali, vista l’esclusione, purtroppo, della lista riconducibile ai giovani democratici, che non ha raccolto i voti necessari. Gli studenti che hanno votato la nostra lista - si rileva nella nota - hanno quindi condiviso i temi che abbiamo portato avanti durante l’intera campagna elettorale: ambiente e legalita’. Le nostre iniziative, come la settimana dell’ambiente e gli eventi per la legalita’ con ospiti come Marco Travaglio, hanno ottenuto un grande successo, e sono state ’partecipate’ da parte di quella componente studentesca che si riconosce nelle idee di centrosinistra, ma sente necessaria l’esigenza di mettere in agenda e iniziare la discussione sui temi da noi rilanciati durante la campagna elettorale all’universita’". (AGI) Red 281843 NOV 08 NNNN
NOTA STAMPA SAPIENZA IN MOVIMENTO SU ATTACCO GIORNALISTICO A GIOVAMBATTISTA BARBERIO
Il coordinamento direttivo di Sapienza in Movimento e tutti i ragazzi del gruppo sono solidali con l’amico Giovambattista Barberio, che è stato vittima di un attacco a mezzo stampa, ingiustificato e lesivo della dignità personale. Ci riferiamo, in particolare, all’articolo ‘giornalistico’ pubblicato lo scorso giovedì 26 novembre sul quotidiano on line ‘la voce di Fiore’, a firma Emiliano Morrone, e dal titolo ‘Roma: Università La Sapienza: c’è l’ombra di Mario Oliverio sulle elezioni per il Senato Accademico? Lupo vs Pecora?’. L’articolo in questione è stato adesso modificato in alcune sue parti, ma non si può cancellare l’astio e la virulenza della prima versione. Infatti in questa Barberio viene definito ‘figlioccio’ del presidente della provincia di Cosenza, Mario Oliverio, che tramerebbe nell’ombra per spingere gli studenti a votare il suo protetto. Barberio in questo articolo,che non ha nulla di giornalistico (perché nel giornalismo le fonti vanno sempre verificate), viene definito come ‘un padrino’, anche se nel senso buono. Barberio, che noi tutti conosciamo per la sua disponibilità e per la sua schiettezza, viene descritto come il ‘carnefice’ di Aldo Pecora. Tutti noi abbiamo sempre considerato Aldo e Giovambattista allo stesso modo, come due ragazzi che portano avanti le idee del nostro movimento e non possiamo quindi accettare attacchi sconsiderati e ingiustificati, da persone che non conoscono il nostro movimento e non ne fanno parte. Certamente un attacco del genere non viene dall’interno del nostro gruppo, ma solo da chi non sopporta l’idea che un movimento come il nostro, senza né padrini né padroni, ma portatore di nuovi ideali e valori di centrosinistra possa ottenere un risultato così importante in una competizione difficile come sono le elezioni universitarie nell’Ateneo più grande d’Europa. Chi ha attaccato Barberio, e quindi tutti noi, Aldo Pecora compreso, non condivide, ma disprezza, lo sforzo fatto da migliaia di ragazzi per avere un’università migliore, basata su valori come AMBIENTE, DIRITTI E LEGALITA’.
COORDINAMENTO DIRETTIVO SAPIENZA IN MOVIMENTO
29 NOVEMBRE 2008
La risposta alla replica
Ma chi è questo Emiliano Morrone, che si permette impunemente di esprimere una semplice opinione personale sull’operato politico di Battista Barberio, candidato al Senato accademico in Sapienza? E’ certamente un ignorante, un imbecille, un incolto, un incapace; come sul forum di questo articolo hanno scritto alcuni, forse sostenitori diretti - ci si arriverebbe per collegamento di molteplici elementi probatori - del candidato Battista Barberio.
Morrone, esercitando il diritto di manifestare il proprio pensiero, non sancito da alcun dettato costituzionale, ha offeso tutti gli elettori della lista "Sapienza in movimento" e ha sostenuto che la medesima ha "padroni" e "padrini", scrive un immediato coordinamento del gruppo studentesco. Rapido, pronto a difendere il "povero" Battista Barberio, toccato solo nel metodo, non condiviso dall’invidioso e fetente Morrone.
Dall’aver, entro i limiti del diritto di critica, articolato un giudizio politico sul Barberio, il "Coordinamento di Sapienza in movimento" ha derivato un’offesa a tutto il gruppo: organizzatori, candidati ed elettori. Un salto straordinario, sul piano logico.
Deve pagare, Morrone, per questo affronto a Barberio, di cui ha scritto che ha condotto una campagna elettorale chiedendo voti ai concittadini di San Giovanni in Fiore e a tanti studenti calabresi. Non si può tollerare tanta supponenza, tanto arbitrio di prosa, al di fuori dei canoni giornalistici, che impongono la verifica rigorosa delle fonti, insegnano i prodi e saggi senatori, nel senso di figliuoli maturi, estensori della replica all’articolo.
Guarda caso, però, le tesi di questo psicopatico di Morrone, di questa peste incontenibile, di questo assassino dell’informazione, di questo figlio di buona donna, peraltro cardiopatica, di questo indegno calabrese, di questo esiliato fuori d’ogni grazia, sono confermate dai post pervenuti a "la Voce di Fiore"; piena di schifezze, inesattezze, menzogne e costruzioni moralmente riprovevoli.
Sì, perché chi ha scritto certe frasi rimaste nell’archivio elettronico, ha dimenticato di far sparire il proprio Ip. Sicché, Maria di Roma e Gianni di San Giovanni in Fiore, censurati, hanno lo stesso indirizzo; così come quel baldo e valido giovinotto che s’è augurato la morte di Saverio Alessio per overdose, pubblicato.
Peccato, occasione sciupata, per i senatori coordinanti della Sapienza. Ha fatto più rumore un mero commento politico di Morrone, folle da internare, piuttosto che il loro impegno quotidiano, convinto ed esemplare, sull’ambiente devastato del pianeta Terra.
Peccato, perché chi fa politica deve saper discernere e ponderare. Peccato che i senatori coordinanti della Sapienza abbiano confuso "figlioccio" con "padrino", nonostante la profonda differenza di forma e di significato.
Morrone ha scritto, e ribadito, che Barberio è da considerarsi "figlioccio", "in senso buono" e "politico", dell’onorevole Oliverio. Se avesse usato la parola "affiliato", sarebbe esploso il caos, anche significando la mera appartenenza allo stesso partito, il Pd dei D’Alema e dei Veltroni. Formazione che sta nella legittimità democratica al pari del Pdl, per esempio, del Partito dei Consumatori e del Partito dell’Amore, se ancora esiste la creatura di Schicchi.
Tuttavia, questo fetido sito di "la Voce di Fiore", questo monnezzaio di rifiuti umani e tesi campate, questo orribile spazio, che non è un quotidiano on-line, ha dato al gotha di "Sapienza in movimento", al nucleo operativo, all’élite che decide, pubblicità, visibilità e la possibilità di menar vanto del proprio patrimonio di voti e valori.
Resta, e tutta, la contraddizione che non si può essere per i DIRITTI e la LEGALITA’, se si ignora dall’origine l’articolo 21 della Costituzione repubblicana. Ma questa è altra roba: il reietto Morrone non può dare lezione a nessuno, men che meno a un assieme eterogeneo e solidale di compagni (si può dire?) ambientalisti. Pendente il dubbio che non tutti gli studenti, candidati, elettori e simpatizzanti, abbiano compiuto quel salto logico di cui più sopra. Forse pochi, forse moltissimi: lo dirà il tempo.
Ancora, Morrone, che fa rima con una parola che ricorda qualcosa in basso alla cintola, per i senatori coordinanti non poteva parteggiare per Aldo Pecora, pur avendolo premesso da principio, nel suo scritto poi aggiornato per non urtare la sensibilità elettronica di Barberio e sodali.
Eppure, gli accorti e sapienti senatori, cioè i sommi sacerdoti di "Sapienza in movimento", da un lato ne hanno rilevato la parzialità, pur espressamente dichiarata dal medesimo giornalistuncolo; dall’altro, hanno comunque incluso il forse ignaro Aldo Pecora nel loro testo zarathustriano, definitivo, assoluto. Quasi a voler isolare il balordo Morrone, di modo da gridare all’universo mondo il suo caso psichiatrico?
A quel degradato di Morrone viene in mente un vecchio motto latino, "excusatio non petita, accusatio manifesta". Il mostruoso pennivendolo sosteneva forse, anche nella prima versione del suo "articolo ’giornalistico’", ingerenze dell’onorevole Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza, nella campagna elettorale per il rinnovo degli organismi di governo in Sapienza?
No, se le parole hanno, messe in sequenza, un significato univoco in lingua nazionale.
Né offendeva minimamente Antonio Barberio, padre di Battista, membro - e qui non si fraintenda, per carità! - del Partito democratico.
In sintesi, per esplicitare, Battista Barberio è certamente un simpatico e volenteroso ragazzo, la cui riferita passione per l’ambiente in campagna elettorale non è stata di pari grado per le questioni, sulla materia, del suo comune di provenienza. In Calabria. In Calabria. In Calabria.
In proposito, non risulta al visionario Morrone, che Barberio junior abbia avuto posizioni critiche circa l’attività dell’amministrazione pubblica, che a San Giovanni in Fiore e dintorni non è intervenuta, negli anni, contro una palese devastazione del verde, della natura, del territorio.
Auguri vivissimi ad Aldo Pecora, simbolo d’una Calabria che si espone e combatte le mafie. Auguri vivissimi a Battista Barberio, simbolo d’una politica che l’anarchico Morrone non condivide, perché vorrebbe, invece, che dimenticasse il comunismo di quartiere, il berlusconismo e il "calabresismo": la mistificazione, il mito della celebrazione sulla stampa, il rimanere nelle retrovie - senza urtarsi, senza dire, senza urlare per la giustizia di tutti. Rossi, bianchi, neri e pazzi come il sottoscritto.
Francesco Saverio Alessio ha ragione in pieno. Passino pure i suoi sfoghi. Quando servono, non bisogna trattenersi. Tenete presente che io sono un moderato, ma i miei garbati richiami sono serviti a poco, anzi a nulla. Troppi hanno approfittato del direttore, che invito seriamente a riflettere sulla democrazia in rete. Caro Emiliano, non è democratico lasciarsi insultare all’infinito! Concordo in pieno con la ricostruzione di Giusy. Sicuramente, chi esce davvero male da questa storia è proprio Battista Barberio, che non conosco e non voglio avere il dispiacere di conoscere. Non può tacere un candidato che incassa dei voti, davanti a suoi sostenitori che debordano senza ritegno. Barberio è stato muto e non ha richiamato i suoi a un atteggiamento più civile e decoroso. Nulli, a questo punto, gli argomenti espressi a suo sostegno: fuori luogo e spesso pieni di volgarità intollerabili. Mi dispiace che Aldo Pecora non abbia mostrato una posizione netta, se non altro di condanna di chiare forme incivili, e sono contento che ci sia una candidata donna. Magari darà ordine a una bolgia di velenosi meschini, esaltati e soprattutto vigliacchi.
Nicola Senni, Martinengo (Bg)
Carissimo Nicola, anche se non ci conosciamo personalmente permettimi di darti del tu. Mi sembra veramente singolare, che dopo il mio post, quello di Giusy, che saluto con affetto e riconoscenza, e soprattutto il tuo ultimo, non siano più arrivati post di nessun tipo, nonostante le visite siano ulteriormente aumentate. Purtroppo per la categoria degli studenti, davvero quelli che avevano partecipato finora a questa bolgia, e qui uso le tue parole, sono soltanto: una bolgia di velenosi meschini, esaltati e soprattutto vigliacchi .
Con simpatia e rispetto
Saluti a te, Saverio.
L’importante è mettere dei punti. Col punto si chiude un periodo, potrebbe iniziare il seguente...in tal caso non credo accada...è stato già detto tutto. Qualora arrivassero altri insulti, minacce e simili sarebbero l’ennesima replica della replica, per la serie "Manteniamo a vita lo stesso registro".
Io sono sicura, che tra gli studenti ci siano persone che hanno voglia di esprimere le proprie aspettative, quello che sperano, di buono, arrivi dall’uno o l’altro trionfo...un confronto del genere sarebbe interessante da leggere e tenere in memoria...soprattutto, in un periodo come questo, in cui le riforme hanno bastonato il settore istruzione in generale, ma in particolare le università. Non è ancora tardi.
Ri-saluti :-)
Giusy
Siamo alle solite: un pezzo pubblicato, un tema centrale che lo caratterizza, un cubitale “Rispondi all’articolo” che segue il testo...e una sfilza di innumerevoli post completamente devianti il baricentro della discussione che dovrebbe formarsi, su argomentazioni ripetitive, de-costruttive, “soggettivamente” cariche di astio e maldicenza, futili, a tratti maldestre, volgarmente minacciose e soprattutto estenuanti per chi legge e vorrebbe interessarsi alla centralità dell’argomento trattato.
Il testo contiene:
1. informazione: la candidatura di due studenti che si contendono la rappresentanza in Senato Accademico;2. argomentazione: l’espressione di una DEMOCRATICA preferenza da parte di chi scrive, nel caso in esame il direttore, riguardo all’informazione di cui sopra;
3. conclusione: un augurio, esplicitamente espresso, rivolto a entrambi i canditati.
Struttura lineare, consona, lecita. La discussione che ne sarebbe dovuta scaturire ha caratteri ben diversi da quella che invece continua a formarsi a seguito articolo:
- l’importanza del Senato Accademico quanto organo collegiale nel quale i membri sono tenuti a deliberare atti unitari e non ad eccedere nel personalismo;le capacità, le virtù, le competenze, le personalità di entrambi i candidati proiettate nell’ottica del ruolo che si propongono di intraprendere;
le DEMOCRATICHE preferenze personali, perché no...lecite!...se espresse senza scarto e imposizione alcuni verso chi la pensa diversamente.
“Questo forum è moderato a priori”. Di fatto non lo è. Non lo è per niente.
Contiene accuse, offese pesanti, minacce evidenti, tentativi di attacco alla sensibilità sia umana che professionale di coloro che si espongono scrivendo. E’ forse moderazione questa?
E’ evidente che “moderato” è soltanto l’appellativo contenuto nel messaggio “Questo forum è moderato a priori” che compare ogni qualvolta si invia un post di commento.
Il resto è l’opposto. Il resto è COMPLETA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE che traduce l’onestà intellettuale e lo spirito democratico di chi “modera”...o forse, meglio dire, di chi “dovrebbe moderare” e di fatto non lo fa.
Solo Entropia. Nessuna Crescita.
Giusy
oltre barberio e pecora ci sarebbe anche un’altra candidata che si contende il posto al senato ovvero Claudia Croce,fonte disponibile su www.uniroma1.it nella sezione votazioni senato accademico. comunque era giusto precisarlo perchè tifo per claudia e spero che vinca lei, soprattutto come donna, sarebbe una figura molto interessante
ciao
questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito............chi ci dice che le risposte non vengono pubblicate proprio da lei caro direttore......lei che sono sicura scrive anche i commenti a favore del candidato pecora che lei definisce un suo carissimo amico......una cosa è certa di barberio non sa prorio nulla sto provando a inviare delle risposte alla discussione ma lei non mi da modo di farlo, sii gentile pubblica le risposte dell’altra parte altrimenti si vergogni.... francesca io ho votato barberio...frequento sapienza in movimento e questa rivalità con Pecora non è mai esistita anzi insieme con le loro forze hanno portato avanti le nostre idee Ambiente, diritti, legalità,
Francesca
Non è l’unico forum moderato a priori, cara Francesca. Lei ha inviato un solo messaggio, che, come vede, è stato pubblicato. Io non debbo vergognarmi di alcunché, si rassereni. Approfitto del suo messaggio, per rispondere ai più recenti post.
Ergo: ho scritto un commento politico. Oltre il quale non vado. Non si può dire che le elezioni siano state taroccate, sulla base d’un messaggio su questo sito. Non sono il rettore né faccio parte di movimenti universitari. Quindi, mi limito, coerentemente, al mio ruolo di battitore libero, qui e altrove. Speravo d’essere stato chiaro nella mia risposta a "Sapienza in movimento". Auguri a Pecora e a Barberio, punto. Tutto il resto sono parole e commenti di sostenitori di parte, che, francamente, muoveranno, forse un attimo, le varie campane della parrocchia. Non suonerò la tromba, chiunque vinca domani. Per me, la vicenda è chiusa qui. Solo mi dispiace per la caduta di stile di "Sapienza in movimento". Ho letto in giro, altrove, la replica al mio pezzo; qui pubblicata per dovere. La replica è una, e non è ortodosso darla ad altri, che la riportano sic et simpliciter. Ma questo, per il coordinamento, è giornalismo vero, senza virgolette. Chi fa queste cosine, si perde. Come la bolla di sapone, che mi ricorda il grande Trilussa, per restare a Roma.
Con viva cordialità.
em
Life’s a tale told by an idiot - signifying nothing
Mi chiedo, e chiedo al direttore Morrone, come mai il nostro forum sia moderato a priori, quando poi, di fatto, tutti i post vengono pubblicati. Sistematicamente. Inesorabilmente. Con un amore verso l’umanità più scadente ed infima, che fa invidia ai maestri della Chiesa. Che fa invidia a Gioacchino da Fiore ed a Cristo in persona. Mi sembra evidente che persista un’abolizione totale di ogni forma di censura. Anche di quella semplicemente legata al buon gusto.
Come se l’espressione democratica del pluralismo dovesse essere l’esser costretti ad ascoltare in eterno una favola raccontata da un idiota - “a tale told by an idiot” - nell’originale di Shakespeare. Autore drammatico, poetico, quindi vitale: esistenziale, per eccellenza. Autore, il caro William Shakespeare, che Lei “amici di catanzaro” o Lei “geppy” o Lei “compagno D” o Lei “Giacomo P. studente Valle Giulia” o Lei “Ho si sapisse” o Lei Francesca e chiunque altro, schiavi di merda e sottosviluppati mentali, oltre che ignoranti e “animaliccji ‘è timpa” e bastardi figli di puttana, sicuramente non avrete mai letto; tanto meno in inglese, e tanto meno comprendereste anche leggendolo.
Come se riuscire a battere qualche lettera sulla tastiera di un pc sia garanzia di appartenenza al genere umano, garanzia dell’ESSERE UOMINI, e in quanto tali di potersi esprimere su di una testata giornalistica. Anche uno scimpanzé, o un carassio puzzolente, una lucertola azzurra dei Faraglioni di Capri, un sorcio grigio di fogna di Londra o una serpe verde di un campo padano, se li si ponesse davanti al mio 6715s, tirerebbero fuori qualcosa. Anche un mafioso “pecoraio”, o un famoso uomo politico che si vanta di non avere mai letto un libro dall’inizio alla fine. Che uomo! Cchì pinniellu! Chiunque traccerebbe qualche segno, anche se incomprensibile.
Procediamo con ordine, che vedo già Domenico Barberio pronto a redarguirmi e bacchettarmi sul mio razzismo contro parte dell’umanità! Sulla mia inaccettabile violenza. Sul mio essere eguale a chi combatto. Domenico scrive di noi e del nostro libro come se il problema fossimo noi ed il nostro libro, e non il degrado umano, sociale, politico che ci tocca subire a San Giovanni in Fiore. Non gli oltre quindici milioni di debiti che il comune ha accumulato con una gestione scriteriata e mafiosa del potere e non il sottosviluppo economico e culturale che ha prodotto mostri come le persone che scrivono su questo forum. E il nostro direttore ha pubblicato anche lui.
Tutto questo accade per una generosità fuori da ogni comune logica esistenziale. Fuori dalla normalità umana. Per via di una escatologia florense contemporanea imprevedibile ed inaspettata. Una rivelazione che nessuno di noi merita; ma che il direttore è capace di donarci.
Io, don Francesco Saverio Alessio, e’ l’Aliessi, e’ ri “Cacciaturi”, con stemma ed educazione superiore, ricevuta dalla nascita, appartengo, nonostante ciò, alle larghe schiere di amanti promulgatori di internet e del web, e dell’assoluta libertà che dovrebbe essere garantita nel poterne far uso. Tra l’altro le mie opinioni rispetto alla rete delle reti non giungono peregrine: “Il pensiero e le più alte sfere della conoscenza umana sono attività e processi continuamente derivati da se stessi, e alimentati da se stessi, non hanno luogo o appartenenza proprietaria; sono patrimonio dell’umanità. Qualsiasi tentativo di restrizione e di controllo di Internet e del World Wide Web è contro i principi stessi dell’«intelligenza connettiva» intesa come possibilità di condividere il pensiero e i progetti espressi da altri, le interpretazioni dei fatti. È contro lo sviluppo della democrazia, rallentando la creazione di un nuovo logos rigenerante per l’umanità e per me, piccolo individuo a «intelligenza connettiva globale»”.
Tanto pronunciavo al “ I Festival della filosofia in Sila ”, nel 2006, e scrivevo ne “ La società sparente ”, nel 2007, e tanto sostengo ancora oggi. Le mie tesi derivano dallo studio, di testi, conferenze, e da incontri con intellettuali ben più importanti e intelligenti di me, oltre che da una personale, e sofferta, patita, ma fortunata, osservazione del mondo. Derivano dalle tesi accuratamente esposte dai miei cari amici Gianni Vattimo, Derrick de Kerckhove, Giacomo Marramao, altri, e dalle attenzioni di mia madre, donna Caterina Martire, dagli insegnamenti di mio padre, don Micuzzu Alessio, e, anche se non esisteva internet, e se non posso definirlo come mio amico, dalle ipotesi di Friedrich Wilhelm Nietzsche.
Bene!, diciamo che sono davvero stanco di sentirmi insultare e di assistere agli insulti nei riguardi del mio direttore editoriale Emiliano Morrone, che firma in Tribunale per questa testata. Forse non è ben chiaro agli ignoranti che scrivono post che questa è una testata regolarmente registrata in tribunale e che loro sono ospiti, e dovrebbero comportarsi da ospiti, cioè con buona educazione e RISPETTO. Insulti ed offese che provengono da una ignobile turba di individui che non hanno la pur semplice forma di buona educazione, né una parvenza di volontà di appartenenza al buon vivere civile ed al genere umano, e che per quanto mi riguarda sono poco meno che bestie. Esseri viventi che non hanno neanche la vaga percezione del fatto che esprimere un’opinione, da definirsi tale, rispettando il concetto di democrazia, significhi FIRMARLA con nome e cognome, significhi: sono IO che ho espresso questo.
“Si vergogni lei, anonimo maleducato. La discussione va condotta sempre con rispetto. Le sue parole non valgono, se non muove una critica argomentata e corretta. Evidentemente, questo non lo capisce da solo”. Nicola Senni, Martinengo.
Un estraneo alle nostre problematiche si esprime così. Redarguisce, indica, propone, e mostra persino compassione. Nicola Senni, è una persona che non conosco. La conosco solo dai suoi interventi su La Voce di Fiore. Nicola Senni è di Martinengo, provincia di Bergamo, e non ha genitori florensi, non è neanche calabrese. Eppure questa persona si interessa ai nostri problemi ogni giorno. Attento, educato, civile, interviene con parsimonia ma contemporaneamente con decisone, precisione, ricchezza umana, nei nostri forum. Dovreste prendere esempio: SCHIAVI! Questo è il modo di usare l’internet. In prima persona. Con sincerità. Con il desiderio di migliorarsi e di migliorare l’ambiente intorno a noi.
Carissimo direttore, sono stanco di ingoiare tutta la merda che loro mangiano e poi cacano. È più puzzolente della mia. Odora di cadaveri scomparsi. O anche ritrovati. Fa lo stesso, ma puzza che non se ne può. È l’indecente puzza delle anime sporche.
Sono stanco di essere costretto a leggere insulsaggini, offese, diffamazioni, e illazioni prive di qualsiasi argomento sensatamente umano e civile a loro sostegno. Sono stanco di esser costretto a perdere tempo per decifrare significati che non potrò mai decifrare; perché appartengo ad un altro genere, ad un’altra specie. Perché riconosco altre forme di comunicazione, perché non sono una bestia. Perché desidero, anzi voglio, profondamente!, il bene dell’umanità e non solo il bene di me stesso.
Perché sono più umano, intelligente, poetico, sensibile, vero, incazzato, e avvelenato da tutto il malessere che mi circonda. Perché ero fra gli studenti a Verona il 30 0ttobre a manifestare contro la riforma Gelmini, ma mi cascano le braccia se l’ho fatto per studenti come questi che scrivono sul nostro forum. E mi cascano ancora di più se penso che le stesse cose le facevo già trent’anni fa, con la celere di Cossiga che ci manganellava.
Chiedo quindi pubblicamente, al direttore che mi rappresenta in tribunale, al mio amico fraterno Emiliano Morrone, di evitare in futuro di dare adito a questa indecente plebaglia di esprimere, quello che con grande sforzo da parte mia, chiamo opinioni, se queste non saranno controfirmate e garantite da un indirizzo e-mail comprovabile e registrato presso un provider affidabile.
P.S. : alli tamarrielli cqù r’uotto corcje e alli mafiusielli chi ccje sù d’arrieti: non sono un esperto di internet solo per atteggio, so già chi siete, bastardi, merde! Non lo sapete che esistono gli IP? Siccome i vostri compariccji mi hanno reso esperto anche nelle frequentazioni in tribunale, e le minacce di morte sono un reato grave, ci vedremo lì. Tranquilli! Tranquilli! Che non esiste solo San Giovanni in Fiore in questo mondo.
Caro Direttore,
questa storia della solidarietà del movimento a Barberio è ridicola e puzza molto. Come al solito sei fin troppo garbato nel trattare le cose e le persone. Noi ragazzi della "Sapienza" siamo offesi nell’intelligenza da questo comunicato del Coordinamento, che nessuno ha visto e che è stato scritto nel fine settimana, senza consultazioni, col solo scopo di isolarti. Ce ne vuole di convinzione per fare queste manovrine! Ma la prassi di chi, giovane, vuole arroccarsi dietro a piccole posizioni di potere, aspirando ad altro, è purtroppo questa. Come da copione.
Con la stima di sempre.
Rosario
Caro Emiliano, ringraziandoti per la benevolenza che hai inteso esprimermi in questo articolo, non posso però esimermi dal commentare, anche perché ritengo giusto e doveroso aspettare il lunedi. Ho conosciuto solo da poco tempo Barberio, Senatore e gli altri attivisti di Sapienza in Movimento. Sono tutti bravi ragazzi, simpatici e volenterosi, per cui ti confesso di cadere un po’ dalle nuvole nel leggere quanto da te riportato. Non conosco la geografia politica presente e passata di San Giovanni in Fiore, ma posso dirti che con Barberio abbiamo condiviso una bella esperienza in campagna elettorale, ed il fatto stesso che le urne abbiano restituito un risultato più o meno di parita’ di preferenze mi dice che comunque entrambi abbiamo saputo lavorare bene. Per ora credo sia opportuno stemperare i toni ed attendere i risultati ufficiali.
Aldo Pecora
Cari ragazzi, per favore, stemperiamo i toni. Queste querrelle tra correnti sono del tutto deleterie. Il risultato di Mondosapienza nè è la prova: in questa lista in cui le correnti Gentile e Rizzo si sono pestate i piedi a vicenda, sono passati i terzi in comodo, cioè i candidati di Lista Aperta(che era la loro alleata). Oppure pensate ad Azione Universitaria, divisa tra la corrente Alicata e i "Peppe": la prima, addirittura, pur di sconfiggere la seconda va a chiedere alle altre liste di sostenere la legittimità dell’annullamento delle schede in cui è riportato solo lo pseudonimo "peppe" senza il cognome e senza che sia barrata la lista. Anzi, alcuni di loro testimoniano di aver visto che in alcuni verbali la cifra "5" a favore di Azione Universitaria, diventava "65".
I dati ufficiali verranno forniti lunedì. Peraltro sul sito della Sapienza è riportato il numero dei votanti in maniera provvisoria. Aldo, sembra che tu abbia perso per 20 voti. Questi sono i rumors che mi arrivano da altre liste.
Non conosco Barberio. L’ho visto solo qualche secondo l’altro giorno al Rettorato. Aldo l’ho incontrato tempo fa ad una manifestazione con Pancho Pardi. Nell’era Frati, sono davvero tanti studenti a chiedersi se Aldo continuerà coerentemente nelle sue battaglie contro l’illegalità diffusa e il malcostume o se, invece, candidandosi con "Sapienza in Movimento"(che ha appoggiato lo stesso Frati nelle elezioni per il Rettore) chinerà la testa. Giro qui gli interrogativi posti in questi giorni da molti studenti, ai quali può rispondere solo il diretto interessato: "Non sarebbe stato più coerente scegliere un’altra lista?" "Non è che ha scelto Sapienza in Movimento tanto per accaparrarsi un posto in senato e puntare al gettone di presenza?" . Non sappiamo cosa Barberio e Pecora hanno fatto in questi anni nelle rispettive facoltà a sostegno delle problematiche studentesche, se si eccettuano convegni o incontri di varia natura. Saranno forse i fatti e l’impegno profuso in questi anni ad emettere il verdetto a favore dell’uno o dell’altro.
Quali i fatti e le idee concrete?
Emiliano Morrone
Auguro a tutti i candidati l’affermazione che meritano. A tutti, indistintamente. Tornando all’oggetto dell’articolo, auguri a Battista Barberio e ad Aldo Pecora.
Molto cordialmente, Emiliano Morrone
Posto il seguente dispaccio di agenzia per evitare che si generi confusione. I risultati elettorali saranno resi noti soltanto lunedì, secondo Apcom.
Raccomando, poi, toni rispettosi. Sono fuori luogo le ingiurie, peraltro gratuite, da qualunque parte vengano.
Enrico M. Ciccozzi
Roma, 27 nov. (Apcom) - I risultati delle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche negli organi collegiali dell’Università La Sapienza per il triennio 2008-2011 "saranno resi noti lunedì" prossimo. Lo precisa lo stesso ateneo, dopo che sono iniziati a trapelare indiscrezioni sull’andamento dello spoglio e sugli esiti della tornata elettorale.
I seggi sono stati allestiti all’interno delle facoltà e sono rimasti aperti martedì e mercoledì scorsi.
Gli studenti sono stati chiamati a eleggere sei rappresentanti in Consiglio di amministrazione, cinque rappresentanti in Senato Accademico, due rappresentanti nel Comitato per lo sviluppo dello sport universitario e la componente studentesca nei Consigli di facoltà scaduti. Con lo stesso voto saranno eletti i rappresentanti nel Comitato territoriale dell’Adisu. Per gli organi centrali hanno votato gli iscritti ai corsi di laurea triennale, ai corsi di laurea specialistica e alle scuole di specializzazione.
Si è espresso il 10,6% per cento degli aventi diritto, pari a 13.348 votanti, superando il quorum del 10% che consente di avere la rappresentanza piena degli studenti negli organi collegiali centrali.
Complimenti per la lezione che ci ha dato: un vero esempio di democrazia e intelligenza.
Nicola Senni
Infatti, il nome dice tutto. Pecora è Pecora, lo stesso Pecora che fondò i ragazzi di Locri e che fu querelato dal presidente del consiglio regionale calabrese Bova (dello stesso partito di Barberio Jr) per aver parlato. Barberio, come ha scritto il Direttore, è figlio d’arte e, a quanto pare, ha a che fare anche con Mario Oliverio, che nella sua zona è chiamato Lupo (lo ha scritto Ilario Lombardo, giornalista professionista). Direttore, non si può moderare questo forum con più attenzione?
Angelica (FI)
Caro Direttore,
hai fatto solo della pubblicità gratuita a questo Battista "Grinta". E’ evidente che non può accostarsi ad Aldo. Mi chiedo perché tu abbia scritto questo articolo. Potevi evitare, anche perché Mario Oliverio ne trarrà beneficio. Ricordati che è candidato alla presidenza della Provincia di Cosenza. Sappiamo come vanno le cose in Calabria e in Italia. A mio avviso, sei stato troppo impulsivo. Con la stima di sempre, Mario
Prima di tutto Grinta non è Giovambattista ma suo fratello,informati bene!Io ho contribuito alla sua campagna elettorale e spero tanto che un ragazzo di San Giovanni in Fiore venga eletto al senato accademico della Sapienza.FORZA BATTISTA!
Rosangela da ROSSANO
Dopo Forza Italia, c’è ora un nuovo movimento, "Forza Battista". Ma la copia segue pedissequamente l’originale?
Gianni Grandinetti
Si vergogni lei, anonimo maleducato. La discussione va condotta sempre con rispetto. Le sue parole non valgono, se non muove una critica argomentata e corretta. Evidentemente, questo non lo capisce da solo.
Nicola Senni
Aldo Pecora è sicuramente l’espressione di chi prende posizione e ha le idee chiare per cambiare le cose. Con coraggio, determinazione, onestà e trasparenza. Soprattutto, è fuori dalle logiche di potere dei partiti. Non conosco questo Grinta, ma dubito che possa competere con Aldo. Grazie ad Aldo e ad Ammazzateci tutti per l’impegno quotidiano e l’esempio di purezza e voglia di costruire.
Luigi
conosco Battista Grinta benissimo e, a mio parere, è un ragazzo con una grande voglia di fare, con un grande cuore e con un grande amore verso il suo territorio. Chi lo conosce veramente è sicuramente d’accordo con me. Non sono un universitario della Sapienza, ma se lo fossi stato avrei sicuramente votato per lui. VAI GRINTA !
Francesco