Richieste di denaro a personaggi importanti per non pubblicare foto compromettenti, un giro di "ragazze immagine", molte volte "in prestito" dall’agenzia di Riccardo Schicchi, usate per adescare personaggi famosi, ma anche spaccio di droga e riciclaggio dei proventi ottenuti: sono questi i principali reati contestati al fotografo Fabrizio Corona (che sarà interrogato nel carcere di Potenza entro 48 ore), al re del porno Riccardo Schicchi e ad altre 16 persone raggiunte da una serie di provvedimenti cautelari emessi dal gip di Potenza, Alberto Iannuzzi su richiesta del sostituto procuratore Henry John Woodcock.
Gilardino e Flavia Vento - Il giudice per le indagini preliminari ha rifiutato di firmare la richiesta di misure cautelari per Flavia Vento e il centravanti del Milan Alberto Gilardino, che restano comunque indagati. Ma molti altri sono finiti al centro dell’attenzione del giudice. La modella Nina Moric, moglie di Fabrizio Corona, è stata portata in questura dopo che la polizia ha sigillato la sua casa. Sono finiti in questura pure due fotografi della Corona’s che dopo la foto segnaletica sono stati rilasciati. Tra gli arrestati Niccolò Oddi, noto alle cronache mondane per i presunti flirt con Alessia Fabiani, Aida Yespica e Elisabetta Canalis. Proprio la Yespica, insieme e Fernanda Lessa sono state ascoltate dagli inquirenti.
Ecco cosa si legge dalle prime carte sui diversi filoni di indagine, che hanno portato agli arresti:
Berlusconi pagò 20 mila euro - L’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, fu costretto a pagare 20 mila euro per evitare che alcune foto della figlia Barbara fossero pubblicate su giornali di gossip. Questo episodio - di cui in qualche misura erano trapelate indiscrezioni già nel dicembre scorso - fa parte delle accuse che vengono mosse ad alcuni degli indagati nei documenti delle indagini della Procura della Repubblica di Potenza. Barbara Berlusconi fu fotografata all’uscita di una discoteca, a Milano. La donna era accompagnata da un uomo che aveva con lei un atteggiamento di grande vicinanza. La figlia dell’ex premier e il suo accompagnatore furono fotografati. Successivamente, una delle persone che curano l’immagine della famiglia Berlusconi fu contattata e le fu proposto di acquistare le foto che ritraevano Barbara e l’uomo e che furono definite ’compromettenti’. Secondo quanto si è appreso a Potenza, l’on. Silvio Berlusconi pagò 20 mila euro affinchè le foto non fossero pubblicate. L’episodio costituisce una delle accuse specifiche di estorsione a carico di una delle persone coinvolte nell’inchiesta del pm di Potenza, Henry John Woodcock.
Berlusconi: Sì. A Miti Simonetto. W: Materialmente chi le ha acquistate? B: Mio padre. Cioè materialmente le ha acquistate mio padre. W: Cioè, voglio dire, le ha pagate suo padre? B: Le ha pagate il mio papà, sì. W: Quindi, voglio dire, lei ha messo al corrente suo padre, appunto, di questa... B: Io no, nel senso che io ho trattato... ho sempre parlato con Simonetto e quindi non ne ho mai parlato direttamente con mio padre... W: E ma voglio dire ha avuto occasione di parlarne con suo padre di questa cosa? Cioè suo padre le avrà detto: «Stai un po’ più attenta...». B: No, nel senso che insomma... purtroppo, anche stando attenti, queste cose capitano e effettivamente io con il mio papà non ne ho parlato perché mi trovavo in una situazione un po’ di imbarazzo, insomma... comunque mio padre è una persona impegnata, non voglio ogni volta andare a dargli dei disturbi ulteriori e di conseguenza io con mio padre non ne ho parlato direttamente. Io mi ricordo però che mio padre, un giorno a casa, appunto, mi disse: «Ho ricevuto una cartelletta con dei pagamenti che dovrei fare per te con un... mi puoi dare delle spiegazioni?». Però, siccome io mi trovavo un po’ in imbarazzo, lì per lì gli dissi: «Per favore, è un favore che ti chiedo di farmi, ma...». Insomma, lui mi disse: «Va bene». Capì insomma che io ero un po’ in imbarazzo e quindi non volle chiedermi nient’altro. W: Ho capito. E quanto fu pagato per queste fotografie? B: Fu pagato 20.000 euro.
Il ricatto a Lapo: "Dammi 200 mila euro" - Duecento mila euro ha chiesto Fabrizio Corona alla Fiat, per non fare uscire una video-intervista al transessuale Patrizia. Nell’ottobre del 2005, Lapo Elkann ha casa del trans ha rischiato la vita per una overdose di cocktail di droghe. Corona chiamò l’ufficio stampa della Fiat proponendo del materiale su quella tragica notte, che avrebbe potuto dare alla Rai. L’ufficio stampa della Fiat chiese al fotografo Marco Durante, titolare dell’Agenzia LaPresse che lavora per conto del gruppo, di capire da Corona l’oggetto di questo materiale.
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