EU-ROPA !!!

Il Brasile e Lula continuano a dare lezioni all’Europa!!! Richiesta ufficiale presso la Santa Sede: che il Papa annulli il suo viaggio (previsto per la Quinta Conferenza Episcopale, in maggio) in Brasile!!! Un articolo di Marco Vozza - a cura di pfls

lunedì 2 aprile 2007.
 

Il Brasile non vuole il Papa

di Marco Vozza *

È quanto meno curioso scoprire che, almeno in altre parti del mondo, ci sono ancora degli stati che hanno il coraggio di decidere delle proprie sorti politiche autonomamente, evitando possibili intromissioni da parte di chicchessia, fosse anche il Papa in personaIn Brasile sta avendo grande eco la notizia della richiesta ufficiale da parte dell’ambasciatore brasiliano presso la Santa Sede, Joao Pinto Tubarao, affinchè il Papa annulli il suo viaggio in Brasile previsto per maggio in occasione dell’assemblea del CELAM, Quinta conferenza episcopale dei vescovi dell’America Latina e dei Caraibi.

Facciamo un attimo il punto della situazione.

Lula, presidente dello stato sudamericano riconfermato lo scorso anno, sta facendo tantissimo per cercare di ridare dignità al suo popolo, agli emarginati, ai poveri, dopo decenni di sofferenze e ingiustizie.

Se già durante la precedente legislatura era riuscito a migliorare la condizione di 40 milioni di persone attraverso una precisa politica sociale, adesso sta cercando di migliorare, tra le altre cose, le condizioni di vita, salute e prevenzione dei suoi cittadini.Il Governo brasiliano, difatti, sta per promulgare un decreto legge che preveda la depenalizzazione dell’aborto, renda gratuita la distribuzione di preservativi e pillole anticoncezionali, il tutto supportato da una decisa campagna mediatica mirata all’educazione sessuale.

Ovviamente prevedibile la convinta opposizione da parte degli esponenti locali dalla chiesa cattolica, in particolare del Vescovo di San Paolo.Intervistato dal Journal do Brasil, Lula ha dichiarato:"Non credo che la visita di Papa Benedetto XVI possa far bene alla vita politica del Brasile. Credo che sia una sua precisa volontà, una volta qui, esternare pubblicamente il suo punto di vista sulla famiglia ingerendo nella nostra vita pubblica. A fine maggio il Parlamento si troverà ad affrontare l’iter finale del progetto di legge teso a regolare i diritti delle famiglie non sposate, ed un intervento del Papa sarebbe quanto meno fuori luogo".

Pedro Ernesto Salgado Coelho Esteban della Egreja do Primeiro dia, esponente di primo piano della Chiesa Evangelica brasiliana, tuona: "La Chiesa Cattolica è un pericolo per i diritti dei deboli".

Ma c’è di più. Esponenti delle religioni spirituali (la macumba, per esempio) di origine africana, molto diffuse in America Latina, hanno minacciato il presidente brasiliano, facendogli pervenire chiari avvertimenti di minacce qualora il Santo Padre dovesse mettere piede in Brasile.

Infine, le vibranti proteste della società civile sono giunte per bocca di Pamela da Brinquadera Neta, dell’Associcao livra primeiro, che si occupa dei diritti degli emigranti sudamericani: "L’Italia è un paese succube di una cultura della condanna e dell’emarginazione delle diversità, e non vogliamo che questa situazione possa venire a formarsi anche nel nostro Paese".

Ma anche in Europa c’è chi ha dato manforte alla sorprendente decisione d’oltreoceano. Zapatero, premier del Governo socialista spagnolo che tanto sta facendo per i diritti della società civile - vi ricordo questo post dove rendevo nota la decisione da parte del governo di assumersi il 100% dei costi economici per le operazioni di cambio di sesso - ha affermato, nell’ambito delle continue polemiche riguardanti il libro Sanctorum (quello delle immagine porno-religiose, di cui scrissi qui): "La vita politica e civile di una nazione riguarda i suoi cittadini e gli amministratori della vis publica. La Chiesa Cattolica pensi ad amministrare le anime dei fedeli e basta".

Discorso che non fa una piega, mi sembra, mentre ne vedo più d’una, per esempio, nelle ultime brillanti esternazioni da parte della CEI, che accomuna i Dico a pedofili e incestuosi. Ma questa è giustamente, un’altra storia e un alto paese.

Tratto da:inlibera.blogspot.com, 01.04.2007.


Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  LA "CHARTA CHARITATIS" (1115), LA "MAGNA CHARTA" (1215) E LA FALSA "CARTA" DELLA "DEUS CARITAS EST" (2006).

-  EUROPA!!! CHE SIGNIFICA ESSERE "EU-ROPEUO". Per la rinascita dell’EUROPA, e dell’ITALIA. La buona-esortazione del BRASILE.


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